I precursori dell'anarchismo: differenze tra le versioni

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Il Medio Evo è da molti considerato come un periodo quasi barbarico e privo di civiltà, in realtà dal X secolo e all'XI secolo si sviluppò una società in cui gli individui ebbero la possibilità di prender parte, seppur in misura limitata, alle decisioni riguardanti la collettività. Questo movimento, strutturatosi intorno ai liberi Comuni, è passato alla storia come [[movimento comunalista]].
Il Medio Evo è da molti considerato come un periodo quasi barbarico e privo di civiltà, in realtà dal X secolo e all'XI secolo si sviluppò una società in cui gli individui ebbero la possibilità di prender parte, seppur in misura limitata, alle decisioni riguardanti la collettività. Questo movimento, strutturatosi intorno ai liberi Comuni, è passato alla storia come [[movimento comunalista]].


Tracce di proto-[[anarchismo cristiano]] sono riscontrabili nei movimenti [[Eresia|eretici]] cristiani come il [[movimento del libero spirito]], che professava l'indipendenza dalle [[autorità]] ecclesiastiche, nel movimento dei [[bogomili]] ([[Bulgaria]] del X secolo), che rifiutavano tutta la realtà materiale e denunciavano tutti i rappresentanti del potere mondano (denunciarono l'opulenza del clero e l'inutilità dei certi riti religiosi), nell'insurrezione degli [[hussiti]] della Boemia, che si opponevano ai privilegi feudali e della [[Chiesa cattolica]], e in individualità come [[Richard di Saint-Victor]], che criticava la monarchia e i privilegi [[autoritari]]. Non meno antiautoritario fu il movimento dei dolciniani, guidato da [[Fra Dolcino]], un eretico cristiano nemico non solo della [[Chiesa|gerarchia ecclesiastica]] ma di ogni [[gerarchia]] e [[autorità]].
Tracce di proto-[[anarchismo cristiano]] sono riscontrabili nei movimenti [[Eresia|eretici]] cristiani come il [[movimento del libero spirito]] <ref>Secondo Norman Cohn (''I fanatici dell'Apocalisse'', Edizioni di Comunità, Milano, 1965, pp. 179-180) i membri del [[movimento del libero spirito]] furono «gnostici preoccupati della propria salvezza individuale; ma la gnosi a cui arrivarono fu un [[anarchismo]] semimistico, un'affermazione di [[libertà]] così temeraria e incondizionata da equivalere a una negazione totale di ogni specie di freno e limitazione [...]. Nel tardo Medioevo furono gli adepti del Libero spirito che conservarono, come parte del loro credo di emancipazione totale, la sola dottrina sociale integralmente [[rivoluzionaria]] che esistesse. E fu dalle loro file che uscirono dei dottrinari capaci di ispirare il più ambizioso esperimento di rivoluzione sociale integrale a cui assisté l?europa del Medioevo».</ref>, che professava l'indipendenza dalle [[autorità]] ecclesiastiche, nel movimento dei [[bogomili]] ([[Bulgaria]] del X secolo), che rifiutavano tutta la realtà materiale e denunciavano tutti i rappresentanti del potere mondano (denunciarono l'opulenza del clero e l'inutilità dei certi riti religiosi), nell'insurrezione degli [[hussiti]] della Boemia, che si opponevano ai privilegi feudali e della [[Chiesa cattolica]], e in individualità come [[Richard di Saint-Victor]], che criticava la monarchia e i privilegi [[autoritari]]. Non meno antiautoritario fu il movimento dei dolciniani, guidato da [[Fra Dolcino]], un eretico cristiano nemico non solo della [[Chiesa|gerarchia ecclesiastica]] ma di ogni [[gerarchia]] e [[autorità]].


== Il Rinascimento ==
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