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Quantunque nella forma il concetto compaia solo alla fine degli anni '20, nella sostanza l'utilità di una simile organizzazione viene proposta negli [[Stati Uniti]] dai [[galleanisti]] di ''[[Cronaca Sovversiva]]'' e prima ancora da [[Giuseppe Ciancabilla]]: | Quantunque nella forma il concetto compaia solo alla fine degli anni '20, nella sostanza l'utilità di una simile organizzazione viene proposta negli [[Stati Uniti]] dai [[galleanisti]] di ''[[Cronaca Sovversiva]]'' e prima ancora da [[Giuseppe Ciancabilla]]: | ||
« Non vogliamo programmi tattici, e di conseguenza non vogliamo organizzazione. Dopo aver stabilito il fine, l'obiettivo a cui teniamo, lasciamo ogni anarchico liberi di scegliere i mezzi che il suo istinto, la sua educazione, il suo temperamento, il suo spirito combattivo gli suggeriscono quello che meglio crede. Noi non formiamo programmi fissi e non formiamo piccole o grandi partiti. Ma ci raggruppiamo insieme spontaneamente, e non con criteri permanenti, secondo affinità momentanee e per uno scopo specifico e costantemente cambiamo questi gruppi non appena lo scopo per il quale ci eravamo associati cessa di essere, e quando altri obiettivi e necessità nascono e si sviluppano in noi ci spingono a cercare nuovi collaboratori, persone che nella circostanza specifica ragionano come noi... » (''[http://theanarchistlibrary.org/library/giuseppe-ciancabilla-against-organisation Contro l'organizzazione]'') | « Non vogliamo programmi tattici, e di conseguenza non vogliamo organizzazione. Dopo aver stabilito il fine, l'obiettivo a cui teniamo, lasciamo ogni anarchico liberi di scegliere i mezzi che il suo istinto, la sua educazione, il suo temperamento, il suo spirito combattivo gli suggeriscono quello che meglio crede. Noi non formiamo programmi fissi e non formiamo piccole o grandi partiti. Ma ci raggruppiamo insieme spontaneamente, e non con criteri permanenti, secondo affinità momentanee e per uno scopo specifico e costantemente cambiamo questi gruppi non appena lo scopo per il quale ci eravamo associati cessa di essere, e quando altri obiettivi e necessità nascono e si sviluppano in noi ci spingono a cercare nuovi collaboratori, persone che nella circostanza specifica ragionano come noi... » (''[http://theanarchistlibrary.org/library/giuseppe-ciancabilla-against-organisation Contro l'organizzazione]''). | ||
Data la struttura che li caratterizza, e non necessitando di nessuna adesione formale, i gruppi di affinità sono considerati dai partigiani di quest'idea il modo, oltre che più efficace e logorante per il sistema centralizzato, anche più rappresentativo della [[libertà]] e della [[rivoluzione]] pluralistica anarchica. L'efficacia è determinata da diversi potenziali fattori: | Data la struttura che li caratterizza, e non necessitando di nessuna adesione formale, i gruppi di affinità sono considerati dai partigiani di quest'idea il modo, oltre che più efficace e logorante per il sistema centralizzato, anche più rappresentativo della [[libertà]] e della [[rivoluzione]] pluralistica anarchica. L'efficacia è determinata da diversi potenziali fattori: |