Gli anarchici e la resistenza antifascista: differenze tra le versioni

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[https://www.anpi.it/donne-e-uomini/918/enrico-zambonini Biografia ANPI di Enrico Zambonini] </ref>, anarchico fucilato su ordine del Tribunale speciale e poi catturato con gli uomini della squadra di Don [[Pasquino Borghi]] <ref>[https://www.anpi.it/donne-e-uomini/273/don-pasquino-borghi Biografia ANPI di Pasquino Borghi] </ref>, partigiano combattente in contatto con i [[I sette fratelli Cervi|fratelli Cervi]] e fucilato con Don [[Pasquino Borghi]] a Villa Minozzo, nella cui piazza comunale è ora presente una lapide che ricorda il suo «'''''Viva l'Anarchia'''''» urlato in faccia al plotone di esecuzione.
[https://www.anpi.it/donne-e-uomini/918/enrico-zambonini Biografia ANPI di Enrico Zambonini] </ref>, anarchico fucilato su ordine del Tribunale speciale e poi catturato con gli uomini della squadra di Don [[Pasquino Borghi]] <ref>[https://www.anpi.it/donne-e-uomini/273/don-pasquino-borghi Biografia ANPI di Pasquino Borghi] </ref>, partigiano combattente in contatto con i [[I sette fratelli Cervi|fratelli Cervi]] e fucilato con Don [[Pasquino Borghi]] a Villa Minozzo, nella cui piazza comunale è ora presente una lapide che ricorda il suo «'''''Viva l'Anarchia'''''» urlato in faccia al plotone di esecuzione.
====Piacenza====
====Piacenza====
A Piacenza, operarono due anarchici molto stimati e conosciuti, [[Savino Fornasari]] <ref>Savino Fornasari, ferroviere, nacque a Mortizza in provincia di Piacenza nel 1882. Fu il massimo esponente del fiorente movimento anarchico sviluppatosi nel piacentino immediatamente dopo il primo dopoguerra. È stato il fondatore dell'[[Unione Comunista Anarchica]], sezione di Piacenza, e anche un esponente della Camera del lavoro. Espatria a causa dell'avvento del regime fascista e lavora all'organizzazione dei libertari contribuendo, a Parigi, alla formazione del comitato pro-Spagna. Dopo varie vicissitudini viene confinato a Ventotene, dopo l'[[8 settembre]] riesce a tornare a Piacenza ma non prende parte alla Resistenza armata dato che ormai è ultrasettantenne e non in buona salute ma partecipa attivamente alla riorganizzazione del movimento libertario locale e muore a Piacenza investito da un automezzo degli alleati come [[Emilio Canzi]] dopo la [[Liberazione]]. [http://www.arivista.org/?nr=316&pag=dossier35.htm  Dossier Savino Fornasari]</ref> e [[Emilio Canzi]]. Quest'ultimo divenne comandante di tre divisioni e di 22 brigate, per un totale di 11000 uomini. Partecipò attivamente alla ricostruzione del movimento [[anarco-comunismo|comunista anarchico]] fino alla sua morte, in un incidente alquanto strano, nel novembre [[1945]].
A Piacenza, operarono due anarchici molto stimati e conosciuti, [[Savino Fornasari]] <ref>Savino Fornasari, ferroviere, nacque a Mortizza in provincia di Piacenza nel 1882. Fu il massimo esponente del fiorente movimento anarchico sviluppatosi nel piacentino immediatamente dopo il primo dopoguerra. È stato il fondatore dell'[[Unione Comunista Anarchica]], sezione di Piacenza, e anche un esponente della Camera del lavoro. Espatria a causa dell'avvento del regime fascista e lavora all'organizzazione dei libertari contribuendo, a Parigi, alla formazione del comitato pro-Spagna. Dopo varie vicissitudini viene confinato a Ventotene, dopo l'[[8 settembre]] riesce a tornare a Piacenza ma non prende parte alla Resistenza armata dato che ormai è ultrasettantenne e non in buona salute ma partecipa attivamente alla riorganizzazione del movimento libertario locale e muore a Piacenza investito da un automezzo degli alleati come [[Emilio Canzi]] dopo la [[Liberazione]]. [http://www.arivista.org/?nr=316&pag=dossier35.htm  Dossier Savino Fornasari]</ref> e [[Emilio Canzi]]. Quest'ultimo divenne comandante di tre divisioni e di 22 brigate, per un totale di 11.000 uomini. Partecipò attivamente alla ricostruzione del movimento [[anarco-comunismo|comunista anarchico]] fino alla sua morte, in un incidente alquanto strano, nel novembre [[1945]].


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