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Ai problemi economici, dovuti alle difficoltà per rimettere in piedi l'attività della «Casa Editrice Sociale», si aggiungono anche quelli affettivi: nel [[1944]] muore tragicamente il suo amato figlio Marsilio. | Ai problemi economici, dovuti alle difficoltà per rimettere in piedi l'attività della «Casa Editrice Sociale», si aggiungono anche quelli affettivi: nel [[1944]] muore tragicamente il suo amato figlio Marsilio. | ||
=== Il secondo | === Il secondo dopoguerra === | ||
Dopo la fine della Seconda guerra mondiale il suo problema principale è quello di trovare un'occupazione che gli permetta di vivere dignitosamente. La sua esperienza di vecchio editore gli ritorna particolarmente utile e nel [[1946]] ricopre l'incarico prestigioso di direttore editoriale alla Rizzoli, per cui promuove la pubblicazione delle lettere di Mussolini alla Rafanelli. Sempre nel [[1946]] partecipa al dibattito sul referendum "monarchia-repubblica" sostenendo la posizione astensionista. Il [[26 febbraio]] [[1947]] «Il Libertario» di Milano pubblica un suo polemico articolo per la morte di [[Luigi Bertoni]]: ''L'ultimo settatore dell'Anarchismo''. | Dopo la fine della Seconda guerra mondiale il suo problema principale è quello di trovare un'occupazione che gli permetta di vivere dignitosamente. La sua esperienza di vecchio editore gli ritorna particolarmente utile e nel [[1946]] ricopre l'incarico prestigioso di direttore editoriale alla Rizzoli, per cui promuove la pubblicazione delle lettere di Mussolini alla Rafanelli. Sempre nel [[1946]] partecipa al dibattito sul referendum "monarchia-repubblica" sostenendo la posizione astensionista. Il [[26 febbraio]] [[1947]] «Il Libertario» di Milano pubblica un suo polemico articolo per la morte di [[Luigi Bertoni]]: ''L'ultimo settatore dell'Anarchismo''. | ||