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Liberato a metà nel gennaio del [[1920]], viene consegnato alle [[autorità]] italiane in quanto disertore. Monnanni è immediatamente trasferito al [[carcere]] militare di Firenze, processato e lievemente condannato per diserzione. Nel dopoguerra ritorna insieme a [[Leda Rafanelli]]. Con l'ascesa del [[fascismo]] la loro vita si fa ogni giorno più difficile: nel [[1923]] gli squadristi mettono a soqquadro i locali dell'appena rinnovata «Casa Editrice Sociale» e la polizia gli sequestra materiale ritenuto sovversivo. Monnanni viene anche arrestato e subito dopo rilasciato. In pieno [[Fascismo|regime fascista]] i due, tra mille difficoltà, proseguono l'attività editoriale come «Casa Editrice Monanni». | Liberato a metà nel gennaio del [[1920]], viene consegnato alle [[autorità]] italiane in quanto disertore. Monnanni è immediatamente trasferito al [[carcere]] militare di Firenze, processato e lievemente condannato per diserzione. Nel dopoguerra ritorna insieme a [[Leda Rafanelli]]. Con l'ascesa del [[fascismo]] la loro vita si fa ogni giorno più difficile: nel [[1923]] gli squadristi mettono a soqquadro i locali dell'appena rinnovata «Casa Editrice Sociale» e la polizia gli sequestra materiale ritenuto sovversivo. Monnanni viene anche arrestato e subito dopo rilasciato. In pieno [[Fascismo|regime fascista]] i due, tra mille difficoltà, proseguono l'attività editoriale come «Casa Editrice Monanni». | ||
[[File:Leda rafanelli.jpg|thumb|left| | [[File:Leda rafanelli.jpg|thumb|left|250px|[[Leda Rafanelli]], anarchica e scrittrice italiana, fu per lungo tempo compagna di Giuseppe Monnanni]] | ||
Nel [[1927]] Mussolini in persona chiede informazioni sull'anarchico aretino direttamente al prefetto di Milano, il quale gli riporta che Monnanni «non si interessa di politica e pare anzi che voglia abbandonare le sue vecchie idee. Attualmente pubblica volumi di filosofia e coltura in generale, e fornisce parecchie biblioteche fasciste. Ha recentemente pubblicato il volume intitolato Sindacalismo Nazionale dell'Avv. Ezio Maria Olivetti del Popolo d'Italia». | Nel [[1927]] Mussolini in persona chiede informazioni sull'anarchico aretino direttamente al prefetto di Milano, il quale gli riporta che Monnanni «non si interessa di politica e pare anzi che voglia abbandonare le sue vecchie idee. Attualmente pubblica volumi di filosofia e coltura in generale, e fornisce parecchie biblioteche fasciste. Ha recentemente pubblicato il volume intitolato Sindacalismo Nazionale dell'Avv. Ezio Maria Olivetti del Popolo d'Italia». | ||