Giuseppe Mariani: differenze tra le versioni

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Arrestato nel mese di aprile a Mantova, Giuseppe Mariani che ha confessato il suo coinvolgimento viene condannato all'ergastolo ([[Ettore Aguggini|Aguggini]] viene condannato a 30 anni, [[Giuseppe Boldrini|Boldrini]] all'ergastolo). Detenuto al [[carcere]] di San Vittore, viene trasferito il [[20 giugno]] [[1922]] al penitenziario di Santo Stefano, dove per 10 anni rimarrà in isolamento. Ritornato allo stato di detenzione ordinaria, lavora in [[carcere]] come sarto e insegna francese e italiano agli altri detenuti. Il [[15 novembre]] [[1943]] è tra i leader di una sanguinosa [[rivolta]] dei detenuti del [[carcere]] di San Stefano (con lui anche [[Sante Pollastri]]).
Arrestato nel mese di aprile a Mantova, Giuseppe Mariani che ha confessato il suo coinvolgimento viene condannato all'ergastolo ([[Ettore Aguggini|Aguggini]] viene condannato a 30 anni, [[Giuseppe Boldrini|Boldrini]] all'ergastolo). Detenuto al [[carcere]] di San Vittore, viene trasferito il [[20 giugno]] [[1922]] al penitenziario di Santo Stefano, dove per 10 anni rimarrà in isolamento. Ritornato allo stato di detenzione ordinaria, lavora in [[carcere]] come sarto e insegna francese e italiano agli altri detenuti. Il [[15 novembre]] [[1943]] è tra i leader di una sanguinosa [[rivolta]] dei detenuti del [[carcere]] di San Stefano (con lui anche [[Sante Pollastri]]).


Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, Mariani viene amnistiato e rilasciato il [[1° luglio]] [[1946]]. Aderisce alla neonata [[Federazione Anarchica Italiana]] (FAI) e partecipa al suo secondo congresso tenutosi a Bologna il [[29 settembre|29]]-[[30 settembre]] [[1946]]. Il [[20 maggio]] [[1951]] è delegato al congresso del Comitato Nazionale per le vittime politiche a Bologna. Dopo il congresso della [[Federazione Anarchica Italiana|FAI]] tenutosi a Livorno il [[1 maggio|1°]]-[[2 maggio]] [[1954]] assume l'incarico di responsabile della biblioteca della [[Federazione Anarchica Italiana|FAI]], incarico rinnovato al congresso di Senigallia ([[1 novembre|1]]-[[4 novembre]] [[1957]]). In seguito inizia a scrivere le sue memorie, stabilendosi a La Spezia, Carrara e infine a Sestri Levante. Nel [[1953]] pubblica la sua autobiografia: ''Memorie di un ex-terrorista''; testo nel quale ammette l'errore compiuto, seppur compiuto in buona fede, rispetto all'uso della [[violenza]], che denuncia come inutile e controproducente. [[1956]] si sposa con l'anarchica francese [[Suzanne Saunnier]].
Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, Mariani viene amnistiato e rilasciato il [[1° luglio]] [[1946]]. Aderisce alla neonata [[Federazione Anarchica Italiana]] (FAI) e partecipa al suo secondo congresso tenutosi a Bologna il [[29 settembre|29]]-[[30 settembre]] [[1946]]. Il [[20 maggio]] [[1951]] è delegato al congresso del Comitato Nazionale per le vittime politiche a Bologna. Dopo il congresso della [[Federazione Anarchica Italiana|FAI]] tenutosi a Livorno il [[1 maggio|1°]]-[[2 maggio]] [[1954]] assume l'incarico di responsabile della biblioteca della [[Federazione Anarchica Italiana|FAI]], incarico rinnovato al congresso di Senigallia ([[1 novembre|1]]-[[4 novembre]] [[1957]]). In seguito inizia a scrivere le sue memorie, stabilendosi alla Spezia, Carrara e infine a Sestri Levante. Nel [[1953]] pubblica la sua autobiografia: ''Memorie di un ex-terrorista''; testo nel quale ammette l'errore compiuto, seppur compiuto in buona fede, rispetto all'uso della [[violenza]], che denuncia come inutile e controproducente. [[1956]] si sposa con l'anarchica francese [[Suzanne Saunnier]].


Giuseppe Mariani muore a causa di una broncopolmonite il [[25 marzo]] [[1974]] a Sestri Levante.
Giuseppe Mariani muore a causa di una broncopolmonite il [[25 marzo]] [[1974]] a Sestri Levante.
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