Giuseppe Fanelli: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
== Biografia ==
[[File:Saverio friscia.gif|thumb|300px|left|[[Bakunin]] tra [[Giuseppe Fanelli]] (a sinistra) e [[Saverio Friscia]] (a destra).]]
[[File:Saverio friscia.gif|thumb|300px|left|[[Bakunin]] tra [[Giuseppe Fanelli]] (a sinistra) e [[Saverio Friscia]] (a destra).]]
[[File:Fanelli Madrid.JPG|200px|thumb|Gruppo dei fondatori della [[I Internazionale]], a Madrid (ottobre [[1868]]). Fanelli è al centro con la lunga barba]]
[[File:Fanelli Madrid.JPG|200px|left|thumb|Gruppo dei fondatori della [[I Internazionale]], a Madrid (ottobre [[1868]]). Fanelli è al centro con la lunga barba]]
'''Giuseppe Fanelli''' nacque a Napoli il [[13 ottobre]] [[1827]] da Lelio (letterato, giureconsulto, agronomo, pedagogista, scrittore e geografo di fama) e Marianna Ribera. Cresciuto in un «ambiente di cultura spirituale, di agiatezza economica e di politiche aderenze», comincia a studiare architettura ma ben presto abbandona queste professioni per mettersi al servizio della [[rivoluzione]]. Da prima si schiera con [[Giuseppe Mazzini]]: partecipa ai combattimenti per la repubblica romana ([[1848]]-[[1849|49]]) e nel [[1857]] è affianco di [[Carlo Pisacane]] nel tentativo [[rivoluzione|rivoluzionario]] intrapreso nel sud [[Italia]]. Nonostante i fallimenti non si perde d'animo e nel [[1860]] con Garibaldi partecipa all'impresa dei mille. Amareggiato per l'esito monarchico-moderato dei moti risorgimentali, si allontana dalle idee garibaldine e si ritira a Martina Franca, dove la famiglia possedeva alcuni bene. Nel [[1863]] con L.Cairoli e Nullo andò a combattere in Polonia.
'''Giuseppe Fanelli''' nacque a Napoli il [[13 ottobre]] [[1827]] da Lelio (letterato, giureconsulto, agronomo, pedagogista, scrittore e geografo di fama) e Marianna Ribera. Cresciuto in un «ambiente di cultura spirituale, di agiatezza economica e di politiche aderenze», comincia a studiare architettura ma ben presto abbandona queste professioni per mettersi al servizio della [[rivoluzione]]. Da prima si schiera con [[Giuseppe Mazzini]]: partecipa ai combattimenti per la repubblica romana ([[1848]]-[[1849|49]]) e nel [[1857]] è affianco di [[Carlo Pisacane]] nel tentativo [[rivoluzione|rivoluzionario]] intrapreso nel sud [[Italia]]. Nonostante i fallimenti non si perde d'animo e nel [[1860]] con Garibaldi partecipa all'impresa dei mille. Amareggiato per l'esito monarchico-moderato dei moti risorgimentali, si allontana dalle idee garibaldine e si ritira a Martina Franca, dove la famiglia possedeva alcuni bene. Nel [[1863]] con L.Cairoli e Nullo andò a combattere in Polonia.


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