Giovanni Rossi: differenze tra le versioni

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[[File:Giovanni_Rossi.JPG|thumb| 250 px|Giovanni Rossi]]'''Giovanni Rossi''' (Pisa, [[11 gennaio]] [[1856]] - Pisa, [[9 gennaio]] [[1943]]), anarchico, agronomo e scrittore italiano, è stato fondatore della [[colonia di Cittadella]] e di quella de [[La Cecilia]].
[[File:Giovanni_Rossi.JPG|thumb| 250 px|Giovanni Rossi]]'''Giovanni Rossi''' (Pisa, [[11 gennaio]] [[1856]] - Pisa, [[9 gennaio]] [[1943]]), [[anarchico]], agronomo e scrittore italiano, è stato fondatore della [[colonia di Cittadella]] e di quella de [[La Cecilia]].
==Biografia==
==Biografia==


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Il [[20 febbraio]] [[1890]] la nave “Città di Genova” salpò verso il [[Brasile]]. A bordo vi erano numerosi migranti, tra cui anche militanti anarchici e socialisti il cui scopo era quello di realizzare nel Sud America una comune sperimentale che si reggesse secondo i principi dell'[[anarco-comunismo|comunismo anarchico]].
Il [[20 febbraio]] [[1890]] la nave “Città di Genova” salpò verso il [[Brasile]]. A bordo vi erano numerosi migranti, tra cui anche militanti anarchici e socialisti il cui scopo era quello di realizzare nel Sud America una comune sperimentale che si reggesse secondo i principi dell'[[anarco-comunismo|comunismo anarchico]].
Alla fine i coloni decisero di fondare la propria colonia circa a 100 km da Curitiba (Curitiba è la capitale del [[Paranà]], Stato Meridionale del [[Brasile]]) <ref name="cecilia">Secondo quanto riportato da svariate fonti (''La cecilia: una vita in una comune'' [Storia illustrata, 1973], [https://anpi.it/media/uploads/patria/2004/9/46-47_ROSCILLI.pdf Documento], [http://pt.wikipedia.org/wiki/Col%C3%B4nia_Cec%C3%ADlia Wikipedia portoghese] ecc.) sarebbe stato l'imperatore del Brasile, Don Pedro II, a concedere in dono la terra su cui sarebbe nata La Cecilia. Tale decisione sarebbe nata in seguito all'incontro avvenuto a Milano tra Rossi e Don Pedro. Il dramma fu, sempre secondo queste fonti, che i coloni si misero in viaggio senza essere al corrente della caduta della monarchia e dell'avvento della repubblica, la quale poi non ritenne più valido il patto stipulato tra Rossi e l'ex-imperatore. Per questo i coloni sarebbero stati quindi costretti a pagare ingenti tasse per poter restare in quelle terre, creando loro enormi difficoltà di tipo economico.  
Alla fine i coloni decisero di fondare la propria colonia circa a 100 km da Curitiba (Curitiba è la capitale del [[Paranà]], Stato Meridionale del [[Brasile]]). <ref name="cecilia">Secondo quanto riportato da svariate fonti (''La cecilia: una vita in una comune'', Storia illustrata, 1973; [https://anpi.it/patria-indipendente/media/uploads/patria/2004/9/46-47_ROSCILLI.pdf ''Il sogno della colonia Cecilia in Brasile''], [http://pt.wikipedia.org/wiki/Col%C3%B4nia_Cec%C3%ADlia Wikipedia portoghese] ecc.) sarebbe stato l'imperatore del Brasile, Don Pedro II, a concedere in dono la terra su cui sarebbe nata La Cecilia. Tale decisione sarebbe nata in seguito all'incontro avvenuto a Milano tra Rossi e Don Pedro. Il dramma fu, sempre secondo queste fonti, che i coloni si misero in viaggio senza essere al corrente della caduta della monarchia e dell'avvento della repubblica, la quale poi non ritenne più valido il patto stipulato tra Rossi e l'ex-imperatore. Per questo i coloni sarebbero stati quindi costretti a pagare ingenti tasse per poter restare in quelle terre, creando loro enormi difficoltà di tipo economico.  
   
   
Tuttavia, '''la teoria della partecipazione imperiale''', lanciata da Alfonso Schmitd e ripresa da Zelia Gattai in un racconto sicuramente suggestivo ma sostanzialmente privo di interesse storiografico, '''è fortemente contestata''': Rosellina Gosi, nel [[1977]], ha iniziato a evidenziare come la tesi si basasse sostanzialmente su poco più che il nulla; Isabelle Felici (che ha curato il tema anche in una tesi di dottorato presso l'Université de la Sorbonne Nouvelle-Paris III nel 1994) in un breve saggio pubblicato dalla Rivista Storica dell'Anarchismo nel [[1996]] (numero 2, secondo semestre) ha definitivamente smontato la teoria di Schmitd (è stato anche sottolineato, per tramite di una attenta indagine storiografica, come molto probabilmente mai Cardias incontrò Pedro II). D'altronde la stessa figlia di Cardias, Ebe Cecilia Rossi, in un'intervista rilasciata all'Istituto Ernesto De Martino a Pisa nel 1974, ha espreso forti dubbi sulla veridicità di tale teoria.</ref>
Tuttavia, '''la teoria della partecipazione imperiale''', lanciata da Alfonso Schmitd e ripresa da Zelia Gattai in un racconto sicuramente suggestivo ma sostanzialmente privo di interesse storiografico, '''è fortemente contestata''': Rosellina Gosi, nel [[1977]], ha iniziato a evidenziare come la tesi si basasse sostanzialmente su poco più che il nulla; Isabelle Felici (che ha curato il tema anche in una tesi di dottorato presso l'Université de la Sorbonne Nouvelle-Paris III nel 1994) in un breve saggio pubblicato dalla Rivista Storica dell'Anarchismo nel [[1996]] (numero 2, secondo semestre) ha definitivamente smontato la teoria di Schmitd (è stato anche sottolineato, per tramite di una attenta indagine storiografica, come molto probabilmente mai Cardias incontrò Pedro II). D'altronde la stessa figlia di Cardias, Ebe Cecilia Rossi, in un'intervista rilasciata all'Istituto Ernesto De Martino a Pisa nel 1974, ha espreso forti dubbi sulla veridicità di tale teoria.</ref>
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Per tramite di questa esperienza Rossi dichiarò fallito l'[[anarco-comunismo]], ma non si scoraggiò e cercò di immaginare una nuova società: le linee guida di questo suo nuovo progetto (un progetto assolutamente non incentrato sull'egualitarismo) sono riportate, sotto la forma del romanzo utopistico, nella seconda parte de ''Il Paranà nel XX secolo. Utopia di Giovanni Rossi (Cardias)'', intitolata ''Visione di un ubriaco raccontata da lui stesso''.
Per tramite di questa esperienza Rossi dichiarò fallito l'[[anarco-comunismo]], ma non si scoraggiò e cercò di immaginare una nuova società: le linee guida di questo suo nuovo progetto (un progetto assolutamente non incentrato sull'egualitarismo) sono riportate, sotto la forma del romanzo utopistico, nella seconda parte de ''Il Paranà nel XX secolo. Utopia di Giovanni Rossi (Cardias)'', intitolata ''Visione di un ubriaco raccontata da lui stesso''.


===Il dopo Cecilia===
===Dopo La Cecilia===
In ''Cecilia comunità anarchica sperimentale'' e ''Un episodio d'amore nella colonia Cecilia'' (opuscolo), due operette edite a Livorno nel [[1893]] (l'esperienza brasiliana non era quindi ancora conclusa), Rossi descrisse in maniera lusinghiera l'esperienza brasiliana, ma non mancò di evidenziare i primi germi antisociali (quali ad esempio l'emergere di egoismi familiari) che nella colonia stavano iniziando a prendere piede.
In ''Cecilia comunità anarchica sperimentale'' e ''Un episodio d'amore nella colonia Cecilia'' (opuscolo), due operette edite a Livorno nel [[1893]] (l'esperienza brasiliana non era quindi ancora conclusa), Rossi descrisse in maniera lusinghiera l'esperienza brasiliana, ma non mancò di evidenziare i primi germi antisociali (quali ad esempio l'emergere di egoismi familiari) che nella colonia stavano iniziando a prendere piede.


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==Note==
==Note==
<references/>
<references/>
== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
* R. Gosi, ''Il socialismo utopistico. Giovanni Rossi e la colonia anarchica Cecilia'', Milano, Moizzi Editore, 1977.
* G. Rossi, [http://www.braidense.it/dire/comune.pdf ''Un comune socialista''], Bignami, 1878
* M. L. Betri, ''Cittadella e Cecilia. Due esperimenti di colonia agricola socialista. Carte inedite a cura di Luisa Betri e un saggio introduttivo su l'utopia contadina'', Milano, Edizioni del Gallo, giugno 1971.
* R. Gosi, ''Il socialismo utopistico. Giovanni Rossi e la colonia anarchica Cecilia'', Milano, Moizzi Editore, 1977
* R. Zecca, ''Il positivismo anarchico di Giovanni Rossi. L'esperimento di una comune libertaria nel Brasile della fine del XIX secolo'', Università degli Studi di Milano, Tesi di Laurea, 2008.
* M. L. Betri, ''Cittadella e Cecilia. Due esperimenti di colonia agricola socialista. Carte inedite a cura di Luisa Betri e un saggio introduttivo su l'utopia contadina'', Milano, Edizioni del Gallo, 1971
* R. Zecca, ''Il positivismo anarchico di Giovanni Rossi. L'esperimento di una comune libertaria nel Brasile della fine del XIX secolo'', Università degli Studi di Milano, 2008 (tesi di laurea)
 
==Voci correlate==
==Voci correlate==
*[[Colonie libertarie]]
*[[Colonie libertarie]]
==Collegamenti esterni==
==Collegamenti esterni==
* [http://www.braidense.it/dire/comune.pdf Link che rimanda alla prima edizione (1878) del testo "Un Comune Socialista".]
* [https://boa.unimib.it/retrieve/handle/10281/302147/449272/Giovanni_Rossi_e_la_colonia_Cecilia_il-convertito.pdf ''Giovanni Rossi e la colonia Cecilia: il successo di un presunto fallimento''] di Raul Zecca
* [http://www.secretum-online.it/default.php?idnodo=848 Approfondimento circa le motivazioni che portarono allo sciogliemento della colonia.]
* [http://www.fdca.it/storico/magazzino/cecilia_zane.htm ''L'utopia sperimentata''] di Marcello Zane
*[http://www.fdca.it/storico/magazzino/cecilia_zane.htm L'utopia sperimentata]
* [http://www.youtube.com/watch?v=FBQ0_mhNF4w ''Un'utopia di nome Cecilia''], estratto del documentario di Adriano Zecca
* [http://www.youtube.com/watch?v=FBQ0_mhNF4w Link alla visualizzazione di un estratto del documentario "Un'utopia di nome Cecilia", realizzato dal regista Adriano Zecca nel 2008.]
 
 
 
 


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