Gino Bibbi: differenze tra le versioni

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[[File: Gino_Bibbi.jpg  |thumb|Gino Bibbi]]'''Gino Bibbi''' (Avenza, Carrara, [[5 febbraio]] [[1899]] - Carrara, [[8 agosto]] [[1999]]), è stato un [[anarco-individualismo|anarchico individualista]] italiano, militante [[antifascismo|antifascista]] (cugino di [[Gino Lucetti]], attentatore alla vita di Mussolini) e aviatore per conto dei repubblicani nella [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]]. <ref>Fonte principale dell'articolo: [http://toscana.indymedia.org/article/3726 Articolo Indymedia]</ref>  
[[File: Gino_Bibbi.jpg  |thumb|Gino Bibbi]]'''Gino Bibbi''' (Avenza, Carrara, [[5 febbraio]] [[1899]] - Carrara, [[8 agosto]] [[1999]]), è stato un [[anarco-individualismo|anarchico individualista]] italiano, militante [[antifascismo|antifascista]] (cugino di [[Gino Lucetti]], attentatore alla vita di Mussolini) e aviatore per conto dei repubblicani nella [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]]. <ref>Fonte principale dell'articolo: Indymedia</ref>  


==Biografia==
==Biografia==


'''Gino Bibbi''' nasce ad Avenza, Carrara, il [[5 febbraio]] del [[1899]], figlio di un imprenditore del legname. Già sottotenente di fanteria, studia da ingegnere al politecnico di Milano, dove conosce, nel [[1922]], [[Camillo Berneri]]. Nel [[1923|'23]] viene pestato a sangue dai [[Fascismo|fascisti]], dopo aver lanciato in faccia al gerarca [[Renato Ricci]], nel centro di Carrara, volantini che definivano [[Benito Mussolini|Mussolini]] «tragico pagliaccio». In seguito, durante un'altra aggressione fascista, viene ridotto in modo tale che sua madre, al solo vederlo, ne morrà di crepacuore.  
'''Gino Bibbi''' nasce ad Avenza, Carrara, il [[5 febbraio]] del [[1899]], figlio di un imprenditore del legname. Già sottotenente di fanteria, studia da ingegnere al politecnico di Milano, dove conosce, nel [[1922]], [[Camillo Berneri]]. Nel [[1923|'23]] viene pestato a sangue dai [[Fascismo|fascisti]], dopo aver lanciato in faccia al gerarca [[Renato Ricci]], nel centro di Carrara, volantini che definivano [[Benito Mussolini|Mussolini]] «tragico pagliaccio». In seguito, durante un'altra aggressione fascista, viene ridotto in modo tale che sua madre, al solo vederlo, ne morrà di crepacuore.  


Nel [[1926]], con la complicità di altri anarchici (la sorella [[Maria Bibbi|Maria]], il triestino [[Umberto Tommasini]], il bresciano [[Leandro Sorio]] e il carrarino [[Stefano Vatteroni]]), fornisce la bomba SIPE che il cugino [[Gino Lucetti]] lancerà a Roma, l'[[11 settembre]] [[1926]], contro l'auto del duce. La bomba esploderà, ma Mussolini rimarrà illeso.  
Nel [[1926]], con la complicità di altri anarchici (la sorella [[Maria Bibbi|Maria]], il triestino [[Umberto Tommasini]], il bresciano [[Leandro Sorio]] e il carrarino [[Stefano Vatteroni]]), fornisce la bomba SIPE che il cugino [[Gino Lucetti]] lancerà a Roma, l'[[11 settembre]] [[1926]], contro l'auto del duce. La bomba esploderà, ma Mussolini rimarrà illeso.  


Gino Bibbi e la sorella Maria vengono arrestati 24 ore dopo l'attentato. La mancanza di prove lo farà passare dal carcere al confino, prima ad Ustica e poi a Lipari. Viene torchiato ad ogni occasione, ogni qual volta la polizia segreta [[Fascismo|fascista]] si trova ad indagare su episodi come l'attentato alla Fiera di Milano del [[1928]]. Di lui si occupa il commissario Rizzo, lo stesso che "curava" l'espropriatore anarchico [[Sante Pollastri]] (già, il «bravo poliziotto che conosce il suo mestiere e che sa che ogni uomo ha un vizio che lo farà cadere!») e l'[[anarco-individualismo|anarchico individualista]] [[Giuseppe Mariani]], autore della strage al [[Teatro Diana]] di Milano, nel [[1922]] <ref name="strage "> Il [[23 marzo]] [[1921]] un gruppo di anarchici milanesi fa esplodere un ordigno all'esterno del [[Teatro Diana]], con l'intento di colpire il questore di Milano Gasti. Gasti si salva, ma l'esplosione causa ventuno morti e più di centocinquanta feriti. [[Giuseppe Mariani]] e [[Giuseppe Boldrini]] sono condannati all'ergastolo, mentre a [[Ettore Aguggini]] riceve una condanna pari a 30 anni. Numerosi altri anarchici, pur estranei, subiscono pesanti condanne che vanno dai 5 ai 18 anni.  </ref>.
Gino Bibbi e la sorella Maria vengono arrestati 24 ore dopo l'attentato. La mancanza di prove lo farà passare dal carcere al confino, prima ad Ustica e poi a Lipari. Viene torchiato ad ogni occasione, ogni qual volta la polizia segreta [[Fascismo|fascista]] si trova ad indagare su episodi come l'attentato alla Fiera di Milano del [[1928]]. Di lui si occupa il commissario Rizzo, lo stesso che "curava" l'espropriatore anarchico [[Sante Pollastri]] (già, il «bravo poliziotto che conosce il suo mestiere e che sa che ogni uomo ha un vizio che lo farà cadere!») e l'[[anarco-individualismo|anarchico individualista]] [[Giuseppe Mariani]], autore della strage al [[Teatro Diana]] di Milano, nel [[1922]] <ref name="strage "> Il [[23 marzo]] [[1921]] un gruppo di anarchici milanesi fa esplodere un ordigno all'esterno del [[Teatro Diana]], con l'intento di colpire il questore di Milano Gasti. Gasti si salva, ma l'esplosione causa ventuno morti e più di centocinquanta feriti. [[Giuseppe Mariani]] e [[Giuseppe Boldrini]] sono condannati all'ergastolo, mentre a [[Ettore Aguggini]] riceve una condanna pari a 30 anni. Numerosi altri anarchici, pur estranei, subiscono pesanti condanne che vanno dai 5 ai 18 anni.  </ref>.


Con il pretesto di completare gli studi di ingegneria, riesce a farsi trasferire all'Ucciardone di Palermo, da dove evade imbarcandosi per Tunisi su una nave argentina, grazie alla complicità di marinai anarchici.  
Con il pretesto di completare gli studi di ingegneria, riesce a farsi trasferire all'Ucciardone di Palermo, da dove evade imbarcandosi per Tunisi su una nave argentina, grazie alla complicità di marinai anarchici.  
Da Tunisi, raggiunge Parigi dove impara a pilotare un aereo, insieme al fratello di [[Francisco Franco]], [[Ramon Franco|Ramon]], esule repubblicano in [[Francia]]. Passa in [[Spagna]], dove, insieme a [[Gigi Damiani]], prepara un piano per far evadere [[Errico Malatesta]], sequestrato dal [[fascismo|regime fascista]] nel sua casa nel quartiere Trionfale a Roma. Alcune soffiate allertano l'OVRA, e il progetto abortisce.  
Da Tunisi, raggiunge Parigi dove impara a pilotare un aereo, insieme al fratello di [[Francisco Franco]], [[Ramon Franco|Ramon]], esule repubblicano in [[Francia]]. Passa in [[Spagna]], dove, insieme a [[Gigi Damiani]], prepara un piano per far evadere [[Errico Malatesta]], sequestrato dal [[fascismo|regime fascista]] nel sua casa nel quartiere Trionfale a Roma. Alcune soffiate allertano l'OVRA, e il progetto abortisce.  


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Il [[20 febbraio]] del [[1937]], ad Alicante, viene nuovamente arrestato dalla Guardia de Asalto (stalinista) insieme a [[Umberto Tommasini]] e ad altri tre compagni, nonostante avessero un'autorizzazione del Ministero della Marina e dell'Aviazione per compiere atti di [[sabotaggio]] nel porto franchista di Ceuta, in Marocco, utilizzando mine subacquee.  
Il [[20 febbraio]] del [[1937]], ad Alicante, viene nuovamente arrestato dalla Guardia de Asalto (stalinista) insieme a [[Umberto Tommasini]] e ad altri tre compagni, nonostante avessero un'autorizzazione del Ministero della Marina e dell'Aviazione per compiere atti di [[sabotaggio]] nel porto franchista di Ceuta, in Marocco, utilizzando mine subacquee.  
Rinchiusi in una ceka (prigione privata comunista) vengono detenuti per settimane, interrogati, minacciati, malmenati. [[Umberto Tommasini|Tommasini]] riesce ad evadere.  
Rinchiusi in una ceka (prigione privata comunista) vengono detenuti per settimane, interrogati, minacciati, malmenati. [[Umberto Tommasini|Tommasini]] riesce ad evadere.  
Solo l'intervento di [[Juan Garcia Oliver]], ministro della Giustizia, presso il ministro degli Interni, il socialista Galarza che ne aveva disposto l'arresto, riuscirà a salvarlo.  
Solo l'intervento di [[Juan Garcia Oliver]], ministro della Giustizia, presso il ministro degli Interni, il [[socialista]] Galarza che ne aveva disposto l'arresto, riuscirà a salvarlo.  
Dopo questa esperienza, Bibbi lascia la [[Spagna]], pur continuando ad interessarsi, da Parigi, di altre azioni contro il [[fascismo]] e contro lo [[stalinismo]]. Fonda un gruppo anarchico indipendente.  
Dopo questa esperienza, Bibbi lascia la [[Spagna]], pur continuando ad interessarsi, da Parigi, di altre azioni contro il [[fascismo]] e contro lo [[stalinismo]]. Fonda un gruppo anarchico indipendente.  


Con [[Umberto Tommasini|Tommasini]], nel [[1937]], progetta un nuovo attentato al duce, che non verrà però portato a termine per colpa della delazione dell'anarchico diventuto informatore dell'OVRA [[Mario Buda]]. Passato in [[Francia]] alla fine della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|guerra spagnola]], è internato presso il campo di Gurs. Durante l'occupazione, riesce a nascondersi e quindi a tornare in [[Italia]] dove partecipa alla [[gli anarchici e la resistenza antifascista|resistenza]]. È tra gli anarchici che libereranno Carrara dai [[fascismo|fascisti]] <ref name="militants">[http://militants-anarchistes.info/spip.php?article353 da "militants-anarchistes"]</ref>.
Con [[Umberto Tommasini|Tommasini]], nel [[1937]], progetta un nuovo attentato al duce, che non verrà però portato a termine per colpa della delazione dell'anarchico diventuto informatore dell'OVRA [[Mario Buda]]. Passato in [[Francia]] alla fine della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|guerra spagnola]], è internato presso il campo di Gurs. Durante l'occupazione, riesce a nascondersi e quindi a tornare in [[Italia]] dove partecipa alla [[gli anarchici e la resistenza antifascista|resistenza]]. È tra gli anarchici che libereranno Carrara dai [[fascismo|fascisti]] <ref name="militants">''[http://militants-anarchistes.info/spip.php?article353 Dictionnaire des militants anarchistes]''</ref>.


Poi si rifugia in [[Brasile]] per un qualche periodo. Tornerà a Carrara nel [[1948]] e prenderà alloggio nelle case popolari, insieme alla moglie e a due figli.  
Poi si rifugia in [[Brasile]] per un qualche periodo. Tornerà a Carrara nel [[1948]] e prenderà alloggio nelle case popolari, insieme alla moglie e a due figli.  
Le stesse case popolari di Avenza, dove rimarrà fino alla fine anche [[Alfonso Failla]].  
Le stesse case popolari di Avenza, dove rimarrà fino alla fine anche [[Alfonso Failla]].  


Aderisce alla [[Federazione Anarchica Italiana]], da cui si ritira a metà degli anni cinquanta, «perché troppo subalterna al Partito Comunista Italiano».  
Aderisce alla [[Federazione Anarchica Italiana]], da cui si ritira a metà degli anni cinquanta, «perché troppo subalterna al Partito Comunista Italiano».  
Nel convegno dell'[[Internazionale delle Federazioni Anarchiche]] del settembre [[1968]] a Carrara - quello cui intervenne [[Daniel Cohn-Bendit]] - è parte attiva nella rottura con i giovani del maggio francese:
Nel convegno dell'[[Internazionale delle Federazioni Anarchiche]] del settembre [[1968]] a Carrara - quello cui intervenne [[Daniel Cohn-Bendit]] - è parte attiva nella rottura con i giovani del maggio francese:


: «Sono venuti a proporre il fronte unito delle sinistre! Roba di cinquant'anni fa. Un suicidio!».
: «Sono venuti a proporre il fronte unito delle sinistre! Roba di cinquant'anni fa. Un suicidio!».


Il pericolo stalinista è diventato una tale ossessione per lui che all'inizio degli anni settanta si dirà che era arrivato a simpatizzare per "Nuova Repubblica", movimento fondato da [[Randolfo Pacciardi]], vecchio amico ed ex-comandante della Brigata Garibaldi in [[Spagna]].  
Il pericolo stalinista è diventato una tale ossessione per lui che all'inizio degli anni settanta si dirà che era arrivato a simpatizzare per "Nuova Repubblica", movimento fondato da [[Randolfo Pacciardi]], vecchio amico ed ex-comandante della Brigata Garibaldi in [[Spagna]].  
Fatto sta che si estranea del tutto dal movimento anarchico.  
Fatto sta che si estranea del tutto dal movimento anarchico.  
Alla fine della sua vita si dichiarerà [[anarco-individualismo|anarchico individualista]]: muore a Carrara l'[[8 agosto]] [[1999]], a più di cento anni. Si è fatto poi cremare, il [[simbolismo anarchico|fazzoletto rosso e nero]] annodato al collo.
Alla fine della sua vita si dichiarerà [[anarco-individualismo|anarchico individualista]]: muore a Carrara l'[[8 agosto]] [[1999]], a più di cento anni. Si è fatto poi cremare, il [[simbolismo anarchico|fazzoletto rosso e nero]] annodato al collo.


==Note==
==Note==
<references/>
<references/>
== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Storia del movimento libertario in Italia]]
*[[Storia del movimento libertario in Italia]]
*[[Gino Lucetti]]
*[[Gino Lucetti]]
==Collegamenti esterni==
==Collegamenti esterni==
*[http://www.ecn.org/uenne/archivio/archivio1999/un26/art685.html Ricordando... Gino Bibbi]
*[http://www.ecn.org/uenne/archivio/archivio1999/un26/art685.html Ricordando... Gino Bibbi]
*[http://archiviostorico.corriere.it/1996/gennaio/06/Combatte_Franco_non_vuole_onorificenze_co_8_9601061312.shtml Combattè Franco ma non vuole onorificienze]
*[http://archive.is/QrkQt Combattè Franco ma non vuole onorificienze]
 
 


[[Categoria:Anarchici|Bibbi, Gino]]
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[[Categoria:Anarchici italiani|Bibbi, Gino]]
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[[Categoria:Individualisti|Bibbi, Gino]]
[[Categoria:Antifascisti|Bibbi, Gino]]
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[[Categoria:Rivoluzione spagnola|Bibbi, Gino]]
[[Categoria:Rivoluzione spagnola|Bibbi, Gino]]
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