Germaine Berton: differenze tra le versioni

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Arriva a Parigi nell'ottobre del [[1921]], all'inizio del [[1922]] si unisce al [[movimento anarchico]], militando prima nel gruppo [[anarco-comunismo|anarco-comunista]] dell'[[Union Anarchiste]] e poi frequentando gli ambienti [[anarco-individualismo|individualisti]] di rue du Châtaeux. In seguito entra a far parte del Comitato di Difesa dei marinai del Mar Nero:  
Arriva a Parigi nell'ottobre del [[1921]], all'inizio del [[1922]] si unisce al [[movimento anarchico]], militando prima nel gruppo [[anarco-comunismo|anarco-comunista]] dell'[[Union Anarchiste]] e poi frequentando gli ambienti [[anarco-individualismo|individualisti]] di rue du Châtaeux. In seguito entra a far parte del Comitato di Difesa dei marinai del Mar Nero:  
: «Entrai nell'''[[Union anarchiste]]''. Ero stata condannata per oltraggio ad un segretario del commissario di polizia e condivisi la stessa cella occupata da [[Madame Bermain de Ravisi]]. Ho lasciato la prigione Saint-Lazare lo stesso suo giorno e volli rendere omaggio al signor [[Paul Meunier]].<ref>[http://troyes-en-champagne.blogspot.it/2012/01/paul-meunier-depute-de-laube.html Paul Meunier] (1871-1922) è stato un deputato socialista francese che si schierò in favore dei diritti umani e contro l'arroganza dei [[nazionalismo|nazionalisti]] dell'estrema destra. [[Léon Daudet]] e ''[[Action française]]'' organizzarono una campagna mediatica contro di lui che portò al suo arresto senza alcuna reale motivazione. Marie Bernain de Ravisi scrisse un libro (''Sous la dictature de Clemenceau - Un forfait judiciaire - Le procès Paul-Meunier Judet-Bossard'') in cui attaccava la dittatura di Clemenceau e difendeva la posizione umanitaria di Meunier.</ref> Sono stata ferita nell'agosto del 1922 da un colpo di spada durante una manifestazione a Pre-Saint-Gervais: da questo momento mi sono separata dall'Unione Anarchica, le cui tendenze erano comuniste-libertarie, mentre io sono un'individualista. Così mi sono unita al gruppo di anarchici individualisti del XIV arrondissement, rue du Château. Ho lavorato qualche volta, ma, al di là  del frutto del mio lavoro, riconosco che sono stata supportata dai compagni; tra gli anarchici individualisti ci sono persone molto ricche» (''Dichiarazioni al Giudice istruttore Devis riportata dagli organi di stampa'').
: «Entrai nell'''[[Union anarchiste]]''. Ero stata condannata per oltraggio ad un segretario del commissario di polizia e condivisi la stessa cella occupata da [[Madame Bermain de Ravisi]]. Ho lasciato la prigione Saint-Lazare lo stesso suo giorno e volli rendere omaggio al signor [[Paul Meunier]].<ref>[http://troyes-en-champagne.blogspot.it/2012/01/paul-meunier-depute-de-laube.html Paul Meunier] (1871-1922) è stato un deputato socialista francese che si schierò in favore dei diritti umani e contro l'arroganza dei [[nazionalismo|nazionalisti]] dell'estrema destra. [[Léon Daudet]] e ''[[Action française]]'' organizzarono una campagna mediatica contro di lui che portò al suo arresto senza alcuna reale motivazione. Marie Bernain de Ravisi scrisse un libro (''Sous la dictature de Clemenceau - Un forfait judiciaire - Le procès Paul-Meunier Judet-Bossard'') in cui attaccava la dittatura di Clemenceau e difendeva la posizione umanitaria di Meunier.</ref> Sono stata ferita nell'agosto del 1922 da un colpo di spada durante una manifestazione a Pre-Saint-Gervais: da questo momento mi sono separata dall'Unione Anarchica, le cui tendenze erano comuniste-libertarie, mentre io sono un'individualista. Così mi sono unita al gruppo di anarchici individualisti del XIV arrondissement, rue du Château. Ho lavorato qualche volta, ma, al di là  del frutto del mio lavoro, riconosco che sono stata supportata dai compagni; tra gli anarchici individualisti ci sono persone molto ricche» (''Dichiarazioni al Giudice istruttore Devis riportata dagli organi di stampa'').


===L'omicidio di M. Plateau===
===L'omicidio di M. Plateau===
Il [[22 gennaio]] [[1923]] si reca nella sede parigina di Action Francaise e dopo aver essersi scontrata verbalmente con il segretario dei ''Camelots du roi''<ref>Gruppo paramilitare monarchico intimamente legato ad ''Action Française''. </ref> [[Marius Plateau]], gli spara contro un colpo di pistola che lo uccide sul colpo. Subito dopo, per evitare l'arresto, tenta senza riuscirci di suicidarsi con la stessa arma (risulterà  leggermente ferita). Durante il processo l'anarchica dichiara di aver avuto inizialmente l'intenzione di uccidere Léon Daudet e Charles Maurras <ref>Léon Daudet (Parigi, 16 novembre 1867 – Saint-Rémy-de-Provence, 30 giugno 1942) è Charles Maurras (Martigues, 20 aprile 1868 – Tours, 16 novembre 1952) furono due nazionalisti monarchici francesi fondatori di Action franciase.</ref>(«Ho considerato Maurras e Daudet come responsabili per l'occupazione della Ruhr»), ma non essendoci riuscita aveva assassinato un "personaggio minore" come Plateau.  
Il [[22 gennaio]] [[1923]] si reca nella sede parigina di Action Francaise e dopo aver essersi scontrata verbalmente con il segretario dei ''Camelots du roi''<ref>Gruppo paramilitare monarchico intimamente legato ad ''Action Française''. </ref> [[Marius Plateau]], gli spara contro un colpo di pistola che lo uccide sul colpo. Subito dopo, per evitare l'arresto, tenta senza riuscirci di suicidarsi con la stessa arma (risulterà  leggermente ferita). Durante il processo l'anarchica dichiara di aver avuto inizialmente l'intenzione di uccidere Léon Daudet e Charles Maurras <ref>Léon Daudet (Parigi, 16 novembre 1867 – Saint-Rémy-de-Provence, 30 giugno 1942) è Charles Maurras (Martigues, 20 aprile 1868 – Tours, 16 novembre 1952) furono due nazionalisti monarchici francesi fondatori di Action franciase.</ref>(«Ho considerato Maurras e Daudet come responsabili per l'occupazione della Ruhr»), ma non essendoci riuscita aveva assassinato un "personaggio minore" come Plateau.  


Difesa dal prestigioso avvocato comunista Henri Torres, Germaine viene assolta il [[24 dicembre]] [[1923]] grazie anche ad una campagna di [[solidarietà ]] organizzata dal periodico ''[[Le Libertaire]]'' appoggiata da molti celebri anarchici ([[Louis Lecoin]], [[Séverine]], ecc.). Durante le indagini, l'amante di Germaine Berton, l'anarchico conosciuto come ''Gohary'', viene trovato morto l'[[8 febbraio]] [[1923]] ufficialmente suicidato.<ref>Pierre-Alexandre Bourson, [http://books.google.it/books?id=i86u1AQqNcoC&pg=PT36&lpg=PT36&dq=amant+germaine+berton&source=bl&ots=fsDYVbfCuZ&sig=4ssx4DLv0tdei8qyVUrE5EpjrZA&hl=en&ei=CAhCS8TCKIWknQPcxJj4Cg&sa=X&oi=book_result&ct=result&redir_esc=y#v=onepage&q=amant%20germaine%20berton&f=false Le Grand secret de Germaine Berton: la Charlotte Corday des anarchistes], p. 39</ref> Anche Joseph Dumas, alto ufficiale di [[polizia]] coinvolto nelle indagini, viene trovato misteriosamente morto. <ref>[http://fr.wikipedia.org/wiki/Marius_Plateau#Biographie Biografia di Plateau (fr.wikipedia)]</ref>
Difesa dal prestigioso avvocato comunista Henri Torres, Germaine viene assolta il [[24 dicembre]] [[1923]] grazie anche ad una campagna di [[solidarietà ]] organizzata dal periodico ''[[Le Libertaire]]'' appoggiata da molti celebri anarchici ([[Louis Lecoin]], [[Séverine]], ecc.). Durante le indagini, l'amante di Germaine Berton, l'anarchico conosciuto come ''Gohary'', viene trovato morto l'[[8 febbraio]] [[1923]] ufficialmente suicidato.<ref>Pierre-Alexandre Bourson, [http://books.google.it/books?id=i86u1AQqNcoC&pg=PT36&lpg=PT36&dq=amant+germaine+berton&source=bl&ots=fsDYVbfCuZ&sig=4ssx4DLv0tdei8qyVUrE5EpjrZA&hl=en&ei=CAhCS8TCKIWknQPcxJj4Cg&sa=X&oi=book_result&ct=result&redir_esc=y#v=onepage&q=amant%20germaine%20berton&f=false Le Grand secret de Germaine Berton: la Charlotte Corday des anarchistes], p. 39</ref> Anche Joseph Dumas, alto ufficiale di [[polizia]] coinvolto nelle indagini, viene trovato misteriosamente morto. <ref>[http://fr.wikipedia.org/wiki/Marius_Plateau#Biographie Biografia di Plateau (fr.wikipedia)]</ref>


I surrealisti le renderanno omaggio definendola la «prima antieroina surrealista». L'[[Union Anarchiste]] nell'editoriale del [[Libertaire]], n ° 210 ([[26 febbraio]]-[[2 gennaio]] [[1923]]), pubblica un articolo di elogio della Berton intitolato ''L'eroica Germaine Berton''.  
I surrealisti le renderanno omaggio definendola la «prima antieroina surrealista». L'[[Union Anarchiste]] nell'editoriale del [[Libertaire]], n ° 210 ([[26 febbraio]]-[[2 gennaio]] [[1923]]), pubblica un articolo di elogio della Berton intitolato ''L'eroica Germaine Berton''.  
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===La crisi depressiva===
===La crisi depressiva===
«[[Le Libertaire]]» del [[2 novembre]] [[1924]] pubblica un articolo in cui dichiara che dopo l'uscita dal [[carcere]] Germaine Berton aveva sofferto di depressione e aveva anche tentato di suicidarsi (senza riuscirci) con un colpo di pistola (l'arma s'era inceppata); in un secondo momento, sempre secondo il giornale, aveva scritto due lettere a [[Madeleine Colomer]] e una alla madre di [[Philippe Daudet]] (figlio di Leon Daudet, ufficialmente suicidatosi all'età  di 14 anni il [[24 novembre]] [[1923]])<ref>[http://www.lelibertaire.net/article23.html L'affaire Philippe Daudet]</ref> <ref> Il giovane Philippe Daudet era fuggito di casa ed «[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-35755909.html il 24 novembre 1923 a Le Flaouter], un libraio anarchico di Havre che serve da informatore alla polizia. Allarmato dalle dichiarazioni infiammate di Philippe, si sbriga ad allertare i servizi della Sicurezza Generale che inviano una decina di agenti per arrestarlo. Suicidio o eccesso poliziesco, si constata la morte di Philippe Daudet nel taxi incaricato di condurlo al commissariato. Apprendendo la notizia, gli animatori del Libertaire che si trovavano in possesso di una lettera del giovane Philippe a sua madre scelsero di pubblicarla. Approfittando dell'occasione per effettuare una tiratura di 30 mila copie. La sua morte in condizioni mal chiarite fece credere a Léon Daudet che suo figlio era vittima di un complotto anarco-repubblicano. »</ref> nella quale riporta tutto il suo dolore per la morte del figlio, aggiungendo che se «Philippe è morto a causa mia, io adesso muoio per lui». In seguito, dopo aver ingerito del veleno, si sarebbe recata al cimitero Pere Lachaise  «con l'intenzione di inginocchiarsi sulla tomba di qualcuno che gli era caro». «[[Le Libertaire]]» del [[3 novembre|giorno dopo]] riportò che la Berton fu ricoverata all'ospedale Tenon, dove ricevette la visita di [[Madeleine Colomer]]. Il giornale anarchico precisò che Germaine Berton indossava sempre un medaglione in cui era raffigurata l'immagine di Philippe Daudet.  
«[[Le Libertaire]]» del [[2 novembre]] [[1924]] pubblica un articolo in cui dichiara che dopo l'uscita dal [[carcere]] Germaine Berton aveva sofferto di depressione e aveva anche tentato di suicidarsi (senza riuscirci) con un colpo di pistola (l'arma s'era inceppata); in un secondo momento, sempre secondo il giornale, aveva scritto due lettere a [[Madeleine Colomer]] e una alla madre di [[Philippe Daudet]] (figlio di Leon Daudet, ufficialmente suicidatosi all'età  di 14 anni il [[24 novembre]] [[1923]])<ref>[http://www.lelibertaire.net/article23.html L'affaire Philippe Daudet]</ref> <ref> Il giovane Philippe Daudet era fuggito di casa ed «[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-35755909.html il 24 novembre 1923 a Le Flaouter], un libraio anarchico di Havre che serve da informatore alla polizia. Allarmato dalle dichiarazioni infiammate di Philippe, si sbriga ad allertare i servizi della Sicurezza Generale che inviano una decina di agenti per arrestarlo. Suicidio o eccesso poliziesco, si constata la morte di Philippe Daudet nel taxi incaricato di condurlo al commissariato. Apprendendo la notizia, gli animatori del Libertaire che si trovavano in possesso di una lettera del giovane Philippe a sua madre scelsero di pubblicarla. Approfittando dell'occasione per effettuare una tiratura di 30 mila copie. La sua morte in condizioni mal chiarite fece credere a Léon Daudet che suo figlio era vittima di un complotto anarco-repubblicano. »</ref> nella quale riporta tutto il suo dolore per la morte del figlio, aggiungendo che se «Philippe è morto a causa mia, io adesso muoio per lui». In seguito, dopo aver ingerito del veleno, si sarebbe recata al cimitero Pere Lachaise  «con l'intenzione di inginocchiarsi sulla tomba di qualcuno che gli era caro». «[[Le Libertaire]]» del [[3 novembre|giorno dopo]] riportò che la Berton fu ricoverata all'ospedale Tenon, dove ricevette la visita di [[Madeleine Colomer]]. Il giornale anarchico precisò che Germaine Berton indossava sempre un medaglione in cui era raffigurata l'immagine di Philippe Daudet.  


Il [[17 novembre]] [[1925]] Germaine Berton si unisce in matrimonio a Parigi con l'artista e pittore Paul Burger. Fortemente depressa, sparisce definitivamente dai circoli libertari. Nel [[1935]] abbandona suo marito e si lega a René Coillot. Il [[4 luglio]] [[1942]] pone fine alla sua vita ingerendo una forte dose di veronal, spirando lo stesso giorno nell'Ospedale Boucicaut di Parigi dove era stata ricoverata nel tentativo di salvarla.<ref>[http://autogestionacrata.blogspot.it/2011/11/germaine-berton.html Biografia in lingua spagnola]</ref>
Il [[17 novembre]] [[1925]] Germaine Berton si unisce in matrimonio a Parigi con l'artista e pittore Paul Burger. Fortemente depressa, sparisce definitivamente dai circoli libertari. Nel [[1935]] abbandona suo marito e si lega a René Coillot. Il [[4 luglio]] [[1942]] pone fine alla sua vita ingerendo una forte dose di veronal, spirando lo stesso giorno nell'Ospedale Boucicaut di Parigi dove era stata ricoverata nel tentativo di salvarla.<ref>[http://autogestionacrata.blogspot.it/2011/11/germaine-berton.html Biografia in lingua spagnola]</ref>
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