Georgi Sheitanov: differenze tra le versioni

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A 18 anni decide di fuggire dalla Bulgaria, dando inizio alla sua vita vorticosa di girovago tra Bucarest, Istanbul (dove viene nuova mente arrestato), Gerusalemme, Il Cairo, Marsiglia e finalmente Parigi, che allora era la capitale di tutti i rivoluzionari d'Europa. Qui, grazie ''[[La Ruche]]'' di [[Sébastien Faure]] e ''[[Temps Nouveaux]]'' di [[Jean Grave]],  approfondisce la conoscenza del pensiero anarchico contemporaneo.
A 18 anni decide di fuggire dalla Bulgaria, dando inizio alla sua vita vorticosa di girovago tra Bucarest, Istanbul (dove viene nuova mente arrestato), Gerusalemme, Il Cairo, Marsiglia e finalmente Parigi, che allora era la capitale di tutti i rivoluzionari d'Europa. Qui, grazie ''[[La Ruche]]'' di [[Sébastien Faure]] e ''[[Temps Nouveaux]]'' di [[Jean Grave]],  approfondisce la conoscenza del pensiero anarchico contemporaneo.


Tornato clandestinamente in Bulgaria nel [[1914]], decide di ricontattare le sue vecchie conoscenze socialdemocratiche e anarchiche per dar vita a gruppi d'azione rivoluzionaria. Nel frattempo, con lo scoppio dell [[prima guerra mondiale]], si impegna nella propaganda contro la guerra. Arrestato, viene tradotto nel [[carcere]] di Plovdiv, dove è tra gli organizzatori della rivolta nel [[1917]]. Nello stesso anno riesce a evadere e a raggiungere la [[Russia]] in piena [[rivoluzione russa|rivoluzione]]. Allora i bolscevichi non avevano ancora iniziato la [[repressione]] degli anarchici, Sheitanov si convince che la rivoluzione sia esportabile anche nel suo paese e lancia una proposta d'unità  d'azione tra anarchici, socialisti e sindacalisti.  
Tornato clandestinamente in Bulgaria nel [[1914]], decide di ricontattare le sue vecchie conoscenze socialdemocratiche e anarchiche per dar vita a gruppi d'azione rivoluzionaria. Nel frattempo, con lo scoppio della[[ prima guerra mondiale]], si impegna nella propaganda contro la guerra. Arrestato, viene tradotto nel [[carcere]] di Plovdiv, dove è tra gli organizzatori della rivolta nel [[1917]]. Nello stesso anno riesce a evadere e a raggiungere la [[Russia]] in piena [[rivoluzione russa|rivoluzione]]. Allora i bolscevichi non avevano ancora iniziato la [[repressione]] degli anarchici, Sheitanov si convince che la rivoluzione sia esportabile anche nel suo paese e lancia una proposta d'unità  d'azione tra anarchici, socialisti e sindacalisti.  


Rientrato nel [[1919]], organizza a Jambol un congresso clandestino anarchico nel quale si progetta l'organizzazione armata dei militanti in vista di una possibile insurrezione. Dopo la nascita della [[Federazione Anarco-Comunista di Bulgaria]], Georgi Sheitanov ne diviene uno die militanti più attivi, inoltre pubblica una celebre ''Carta degli anarchici'' e un ''Manifesto dei rivoluzionari'', nel quale vengono palesate le prime delusioni sulle attività  dei bolscevichi in [[Russia]]. Prende parte a numerose iniziative violente contro lo [[Stato]] ed è per questo nuovamente arrestato. Evaso dal [[carcere]] in cui è detenuto e passa alla lotta aperta tentando di organizzare il movimento bulgaro in una maniera più efficace. Partecipa alla liberazione del prigioniero anarchico [[Petar Maznev]], collabora con le riviste ''Società  Libera'' (organo della federazione Anarco-Comunista) e ''Plamak''.<ref>[http://anarcoefemerides.balearweb.net/post/115137 Anarcoefemerides]</ref>
Rientrato nel [[1919]], organizza a Jambol un congresso clandestino anarchico nel quale si progetta l'organizzazione armata dei militanti in vista di una possibile insurrezione. Dopo la nascita della [[Federazione Anarco-Comunista di Bulgaria]], Georgi Sheitanov ne diviene uno die militanti più attivi, inoltre pubblica una celebre ''Carta degli anarchici'' e un ''Manifesto dei rivoluzionari'', nel quale vengono palesate le prime delusioni sulle attività  dei bolscevichi in [[Russia]]. Prende parte a numerose iniziative violente contro lo [[Stato]] ed è per questo nuovamente arrestato. Evaso dal [[carcere]] in cui è detenuto e passa alla lotta aperta tentando di organizzare il movimento bulgaro in una maniera più efficace. Partecipa alla liberazione del prigioniero anarchico [[Petar Maznev]], collabora con le riviste ''Società  Libera'' (organo della federazione Anarco-Comunista) e ''Plamak''.<ref>[http://anarcoefemerides.balearweb.net/post/115137 Anarcoefemerides]</ref>
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