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===Organizzazione delle attività politiche, culturali e sindacali===
===Organizzazione delle attività politiche, culturali e sindacali===
Nel corso della sua esistenza, la FAUD conobbe molte divisioni, come quando la FAUD di Gelsenkirchen nel [[1921]] costituì l'''Union der Hand- und Kopfarbeiter'' («Unione dei Lavoratori Manuali ed Intellettuali»). Dei 150 000 membri in principio, a metà degli '20 non ne rimasero che non più di 10.000 e soli 4300 nel 1932. Tuttavia, in alcune zone della [[Germania]], la FAUD rimase comunque una forza notevole per esempio tra i disoccupati e soprattutto continuava ad esercitare la propria influenza tra i proletari nell'ambito culturale e politico, di cui la ''[[Gilde freiheitlicher Bücherfreunde]]'' fu una delle sue organizzazioni maggiormente attive nell'ambito culturale.
Nel corso della sua esistenza, la FAUD conobbe molte divisioni, come quando la FAUD di Gelsenkirchen nel [[1921]] costituì l'''Union der Hand- und Kopfarbeiter'' («Unione dei Lavoratori Manuali ed Intellettuali»). Dei 150.000 membri in principio, a metà degli '20 non ne rimasero che non più di 10.000 e soli 4300 nel 1932. Tuttavia, in alcune zone della [[Germania]], la FAUD rimase comunque una forza notevole per esempio tra i disoccupati e soprattutto continuava ad esercitare la propria influenza tra i proletari nell'ambito culturale e politico, di cui la ''[[Gilde freiheitlicher Bücherfreunde]]'' fu una delle sue organizzazioni maggiormente attive nell'ambito culturale.


A partire dalla fine degli anni '20, ai margini delle attività della FAUD erano sorti gruppi d'[[azione diretta]] antinazista - le cosiddette ''[[Schwarzen Scharen]]'' («Gruppi neri») - formati soprattutto da giovani attivi nei vari quartieri, quantunque ciò sollevò delle polemiche con diversi membri della FAUD che ritenevano sbagliato contrapporsi militarmente al [[nazismo]]. Essi inquadravano il Partito Nazional-Socialista nell'ambito esclusivamente economico-sindacale e prevalentemente su questo piano che secondo loro bisognava agire.  
A partire dalla fine degli anni '20, ai margini delle attività della FAUD erano sorti gruppi d'[[azione diretta]] antinazista - le cosiddette ''[[Schwarzen Scharen]]'' («Gruppi neri») - formati soprattutto da giovani attivi nei vari quartieri, quantunque ciò sollevò delle polemiche con diversi membri della FAUD che ritenevano sbagliato contrapporsi militarmente al [[nazismo]]. Essi inquadravano il Partito Nazional-Socialista nell'ambito esclusivamente economico-sindacale e prevalentemente su questo piano che secondo loro bisognava agire.  
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