Franz Kafka: differenze tra le versioni

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Dalle loro testimonianze risulta la partecipazione di Kafka, prima ad una manifestazione contro l'esecuzione di [[Francisco Ferrer y Guardia]], poi durante gli anni [[1910]]-[[1912]], a diverse riunioni che si svolgevano presso il circolo anarchico [[Klub Mladych]] (''Club dei Giovani''), particolarmente attivo nel campo [[antimilitarismo|antimilitarista]] e [[anticlericalismo|anticlericale]], frequentato da molti altri scrittori cechi, come [[Stanislav Kostka Neumann]], [[Michal Mareš]] e [[Jaroslav Hasek]] (un altro scrittore ceco che militò nel [[movimento anarchico]], dimostrazione di come le idee libertarie fossero in quel periodo assai diffuse negli ambienti letterari e tra gli intellettuali in genere). Kafka partecipò anche ad alcune conferenze anarchiche sull'[[amore libero]], sulla [[la Comune di Parigi (1871) | Comune di Parigi]], sulla [[pacifismo|pace]] e contro l'esecuzione del militante parigino [[Jean-Jacques Liabeuf|Liabeuf]].
Dalle loro testimonianze risulta la partecipazione di Kafka, prima ad una manifestazione contro l'esecuzione di [[Francisco Ferrer y Guardia]], poi durante gli anni [[1910]]-[[1912]], a diverse riunioni che si svolgevano presso il circolo anarchico [[Klub Mladych]] (''Club dei Giovani''), particolarmente attivo nel campo [[antimilitarismo|antimilitarista]] e [[anticlericalismo|anticlericale]], frequentato da molti altri scrittori cechi, come [[Stanislav Kostka Neumann]], [[Michal Mareš]] e [[Jaroslav Hasek]] (un altro scrittore ceco che militò nel [[movimento anarchico]], dimostrazione di come le idee libertarie fossero in quel periodo assai diffuse negli ambienti letterari e tra gli intellettuali in genere). Kafka partecipò anche ad alcune conferenze anarchiche sull'[[amore libero]], sulla [[la Comune di Parigi (1871) | Comune di Parigi]], sulla [[pacifismo|pace]] e contro l'esecuzione del militante parigino [[Jean-Jacques Liabeuf|Liabeuf]].


[[Gustav Janouch|Janouch]] cita questo scambio di battute con Kafka: «"Ha studiato la vita di [[Ravachol]]?". "Sì e non solo quella di [[Ravachol]], ma anche la vita degli altri anarchici. Ho approfondito la biografia e le idee di» [[William Godwin| Godwin]], [[Proudhon]], [[Stirner]], [[Bakunin]], [[Kropotkin]], [[Tucker]] e [[Tolstoj]], ho visitato diversi circoli e raduni, ho investito nella faccenda molto tempo e denaro. [...] Ero sulle tracce di [[Ravachol]]. Più tardi queste tracce mi condussero a [[Erich Mühsam]], a [[Arthur Holitscher]], all'anarchico viennese Rudolf Grossmann"». L'anarchico che più gli suscitò ammirazione e simpatia fu [[Kropotkin]] (nei suoi diari si trova questo imperativo categorico: «Non dimenticare Kropotkin!»), probabilmente anche per via del fatto che entrambi ebbero a fare i conti con l'ingombrante [[autorità]] paterna (Kafka espresse il proprio rancore verso il padre in “''Lettera al padre''”).
[[Gustav Janouch|Janouch]] cita questo scambio di battute con Kafka: «"Ha studiato la vita di [[Ravachol]]?". "Sì e non solo quella di [[Ravachol]], ma anche la vita degli altri anarchici. Ho approfondito la biografia e le idee di [[Godwin]], [[Proudhon]], [[Stirner]], [[Bakunin]], [[Kropotkin]], [[Tucker]] e [[Tolstoj]], ho visitato diversi circoli e raduni, ho investito nella faccenda molto tempo e denaro. [...] Ero sulle tracce di [[Ravachol]]. Più tardi queste tracce mi condussero a [[Erich Mühsam]], a [[Arthur Holitscher]], all'anarchico viennese Rudolf Grossmann"». L'anarchico che più gli suscitò ammirazione e simpatia fu [[Kropotkin]] (nei suoi diari si trova questo imperativo categorico: «Non dimenticare Kropotkin!»), probabilmente anche per via del fatto che entrambi ebbero a fare i conti con l'ingombrante [[autorità]] paterna (Kafka espresse il proprio rancore verso il padre in “''Lettera al padre''”).


In diverse occasioni Kafka manifestò la propria avversione al [[nazionalismo]], esaltando al contrario l'internazionalismo comunista e anarchico, e ad ogni forma di struttura centralizzata (partiti, organizzazioni autoritarie ecc.) che relegasse il popolo ai margini delle lotte sociali («Ci sono già i segretari, i burocrati, i politici di professione, tutti i sultani moderni ai quali essi stanno preparando la strada... La rivoluzione evapora e resta soltanto il vaso di una nuova burocrazia. Le catene dell'umanità torturata sono di carta da ufficio»).
In diverse occasioni Kafka manifestò la propria avversione al [[nazionalismo]], esaltando al contrario l'internazionalismo comunista e anarchico, e ad ogni forma di struttura centralizzata (partiti, organizzazioni autoritarie ecc.) che relegasse il popolo ai margini delle lotte sociali («Ci sono già i segretari, i burocrati, i politici di professione, tutti i sultani moderni ai quali essi stanno preparando la strada... La rivoluzione evapora e resta soltanto il vaso di una nuova burocrazia. Le catene dell'umanità torturata sono di carta da ufficio»).
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