Franco Leggio: differenze tra le versioni

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Successivamente entra in Marina, per sfuggire alla sorveglianza che a Ragusa si faceva sempre più stretta, partecipando però attivamente ai primordi delle lotte [[antifascismo| antifasciste]]. Nel [[1944]] contrae la tubercolosi e viene ricoverato in un sanatorio, a Ragusa, da cui scappa nel gennaio del [[1945]] per mettersi a capo della rivolta contro la coscrizione ''classe 1921''.  Il "[[L'insurrezione antimilitarista del “non si parte!”|movimento "Non Si Parte"]]", di cui faceva parte anche [[Maria Occhipinti]], si scontra, armato, con la [[polizia]] italiana, sotto il controllo degli alleati. La repressione è violentissima, gli arresti sono centinaia. Franco Leggio viene condannato ad un anno e mezzo di prigione.
Successivamente entra in Marina, per sfuggire alla sorveglianza che a Ragusa si faceva sempre più stretta, partecipando però attivamente ai primordi delle lotte [[antifascismo| antifasciste]]. Nel [[1944]] contrae la tubercolosi e viene ricoverato in un sanatorio, a Ragusa, da cui scappa nel gennaio del [[1945]] per mettersi a capo della rivolta contro la coscrizione ''classe 1921''.  Il "[[L'insurrezione antimilitarista del “non si parte!”|movimento "Non Si Parte"]]", di cui faceva parte anche [[Maria Occhipinti]], si scontra, armato, con la [[polizia]] italiana, sotto il controllo degli alleati. La repressione è violentissima, gli arresti sono centinaia. Franco Leggio viene condannato ad un anno e mezzo di prigione.


Finita la guerra, prende contatti con diversi anarchici siciliani con i quali dà vita al gruppo anarchico “La Fiaccola”. Nel frattempo ritorna a lavorare in miniera nel [[1949]] e partecipa al grande sciopero di due mesi, e all'[[autogestione]] delle miniere, durante il quale i minatori e le loro famiglie si battono contro la polizia. Come troppe volte nella storia è capitato, i [[sindacalismo|sindacati]] si dimostrano poco propensi alla lotta e molti minatori, fra cui Franco, sono costretti a lasciare Ragusa.  
Finita la guerra, prende contatti con diversi anarchici siciliani con i quali dà vita al gruppo anarchico “La Fiaccola”. Nel frattempo ritorna a lavorare in miniera nel [[1949]] e partecipa al grande sciopero di due mesi, e all'[[autogestione]] delle miniere, durante il quale i minatori e le loro famiglie si battono contro la polizia. Come troppe volte nella storia è capitato, i [[sindacalismo|sindacati]] si dimostrano poco propensi alla lotta e molti minatori, fra cui Franco, sono costretti a lasciare Ragusa.  


Fra il [[1949]] ed il [[1969]] lavora a Napoli, a Bari, a Genova (nel capoluogo ligure diverrà una figura di rilievo nazionale nel movimento anarchico al luglio [[1960]] di Genova) e a Milano, e infine in [[Francia]]. In questo periodo si impegna attivamente nella lotta clandestina messa in piedi dai libertari spagnoli contro il [[franchismo]], entrando a far parte della "banda" di [[José Lluis Facerias]] e riuscendo a sfuggire all'agguato della polizia spagnola in cui lo stesso Facerias, nel [[1957]], perde la vita.  
Fra il [[1949]] ed il [[1969]] lavora a Napoli, a Bari, a Genova (nel capoluogo ligure diverrà una figura di rilievo nazionale nel movimento anarchico al luglio [[1960]] di Genova) e a Milano, e infine in [[Francia]]. In questo periodo si impegna attivamente nella lotta clandestina messa in piedi dai libertari spagnoli contro il [[franchismo]], entrando a far parte della "banda" di [[José Lluis Facerias]] e riuscendo a sfuggire all'agguato della polizia spagnola in cui lo stesso Facerias, nel [[1957]], perde la vita.  


Negli "anni 60" fonda la casa editrice [[La Fiaccola]], con la quale pubblica e diffonde testi anticlericali e contro la [[antipsichiatria|psichiatria]]. Il suo attivismo è notevole: a Catania, con i compagni etnei, promuove una libreria anarchica, l'Underground; fonda poi la rivista ''Anarchismo'', assumendo il compito di editore fino al 1978; la libreria viene riproposta anche Ragusa, nasce così la ''Zuleima'' nel [[1978]].  
Negli "anni 60" fonda la casa editrice [[La Fiaccola]], con la quale pubblica e diffonde testi anticlericali e contro la [[antipsichiatria|psichiatria]]. Il suo attivismo è notevole: a Catania, con i compagni etnei, promuove una libreria anarchica, l'Underground; fonda poi la rivista ''Anarchismo'', assumendo il compito di editore fino al 1978; la libreria viene riproposta anche Ragusa, nasce così la ''Zuleima'' nel [[1978]].  
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[[correnti_anarchiche#Organizzatori_e_antiorganizzatori| antiorganizzatrice]], che in Sicilia aveva in [[Paolo Schicchi]] il suo capostipite, sulla scia di quella tradizione di antiorganizzatori che ha caratterizzato buona parte dell'[[anarchismo]] siciliano. Come molti sanno, Leggio ha partecipato a quasi tutte le iniziative del movimento anarchico, sempre con spirito critico e collaborativo; ha dato vita e collaborato a gruppi e pubblicazioni, fino al punto da rappresentare l'[[USI]] ad un congresso dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|AIT]] a Bordeaux, pur senza aderirvi.
[[correnti_anarchiche#Organizzatori_e_antiorganizzatori| antiorganizzatrice]], che in Sicilia aveva in [[Paolo Schicchi]] il suo capostipite, sulla scia di quella tradizione di antiorganizzatori che ha caratterizzato buona parte dell'[[anarchismo]] siciliano. Come molti sanno, Leggio ha partecipato a quasi tutte le iniziative del movimento anarchico, sempre con spirito critico e collaborativo; ha dato vita e collaborato a gruppi e pubblicazioni, fino al punto da rappresentare l'[[USI]] ad un congresso dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|AIT]] a Bordeaux, pur senza aderirvi.


L'attivismo di Franco Leggio è stato intento a spingere un movimento in affanno verso un salutare bagno nella realtà, intuendo l'importanza di battaglie, come quella [[anticlericalismo|anticlericale]] e contro la [[antipsichiatria|psichiatria]], intravedendo le novità che si agitavano in un mondo che stava cambiando, intervenendo in esse e con esse, sempre coinvolto in prima persona, mai distaccato, sempre generoso, disinteressato e leale fino all'estremo.
L'attivismo di Franco Leggio è stato intento a spingere un movimento in affanno verso un salutare bagno nella realtà, intuendo l'importanza di battaglie, come quella [[anticlericalismo|anticlericale]] e contro la [[antipsichiatria|psichiatria]], intravedendo le novità che si agitavano in un mondo che stava cambiando, intervenendo in esse e con esse, sempre coinvolto in prima persona, mai distaccato, sempre generoso, disinteressato e leale fino all'estremo.


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.youtube.com/watch?v=zCvYrWbczvs&feature=related Franco Leggio. Un Anarchico di Ragusa (2007], documentario di [[Pino Bertelli]].   
*[http://www.youtube.com/watch?v=zCvYrWbczvs&feature=related Franco Leggio. Un Anarchico di Ragusa (2007], documentario di [[Pino Bertelli]].   
*[http://www.ecn.org/uenne/archivio/archivio2007/un01/art4546.html Articolo in ricordo di Franco]  (da «[[Umanità Nova]]»)
*[http://www.ecn.org/uenne/archivio/archivio2007/un01/art4546.html Articolo in ricordo di Franco]  (da «[[Umanità Nova]]»)
*[http://www.arivista.org/?nr=191&pag=191_18.htm Riprendere l'antica lotta ], lettera di Leggio ad [[A-rivista]]  
*[http://www.arivista.org/?nr=191&pag=191_18.htm Riprendere l'antica lotta ], lettera di Leggio ad [[A-rivista]]  
*[http://raforum.site/spip.php?article6673 Pietro ferrua - Franco Leggio: oltre mezzo secolo di amicizia e collaborazione]
*[http://raforum.site/spip.php?article6673 Pietro ferrua - Franco Leggio: oltre mezzo secolo di amicizia e collaborazione]
[[Categoria:Anarchici|Leggio, Franco]]
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[[Categoria:Anarchici italiani|Leggio, Franco]]
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