Franchismo: differenze tra le versioni

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L'isolamento venne spezzato definitivamente nel [[1953]] quando il presidente [[Dwight Eisenhower|Eisenhower]] visitò la [[Spagna]] e dopo che il [[governo]] spagnolo firmò il ''Concordato'' con il [[Vaticano]]. Gli accordi con gli [[USA]] del [[1953]] permisero l'apertura di basi militari statunitensi in [[Spagna]], che in cambiò ricevette sostanziosi aiuti economici. Nel [[1955]], la [[Spagna]] entrò nelle Nazioni Unite e da quel momento molti altri paesi strinsero legami sempre più solidi con il regime franchista.  
L'isolamento venne spezzato definitivamente nel [[1953]] quando il presidente [[Dwight Eisenhower|Eisenhower]] visitò la [[Spagna]] e dopo che il [[governo]] spagnolo firmò il ''Concordato'' con il [[Vaticano]]. Gli accordi con gli [[USA]] del [[1953]] permisero l'apertura di basi militari statunitensi in [[Spagna]], che in cambiò ricevette sostanziosi aiuti economici. Nel [[1955]], la [[Spagna]] entrò nelle Nazioni Unite e da quel momento molti altri paesi strinsero legami sempre più solidi con il regime franchista.  


Il periodo che va dal [[1957]] al [[1973]] è chiamato ''Miracolo Spagnolo'' perché il paese sviluppò considerevolmente la propria [[economia]] grazie agli aiuti e alle riforme antiproletarie promosse dai tecnocrati (molti dei quali erano vicini all'''Opus Dei'') e suggerite dal [[Fondo Monetario Internazionale]]. La crisi energetica del [[1973]] causò un arresto del boom economico che esplose nel [[1975]]. In quell'anno, nonostante fossero illegali, ci furono molti scioperi che indebolirono il regime e rafforzarono l'opposizione. La brutalità della [[repressione]], la [[La Guerriglia antifranchista|resistenza antifrachista]] (spettacolare fu l'attentato dell'[[ETA]] contro l'ammiraglio [[Luis Carrero Blanco]]) e le divisioni interne completarono il quadro del decadente franchismo.
Il periodo che va dal [[1957]] al [[1973]] è chiamato ''Miracolo Spagnolo'' perché il paese sviluppò considerevolmente la propria [[economia]] grazie agli aiuti e alle riforme antiproletarie promosse dai tecnocrati (molti dei quali erano vicini all'''Opus Dei'') e suggerite dal [[Fondo Monetario Internazionale]]. La crisi energetica del [[1973]] causò un arresto del boom economico che esplose nel [[1975]]. In quell'anno, nonostante fossero illegali, ci furono molti scioperi che indebolirono il regime e rafforzarono l'opposizione. La brutalità della [[repressione]], la [[La Guerriglia antifranchista|resistenza antifrachista]] (spettacolare fu l'attentato dell'[[ETA]] contro l'ammiraglio [[Luis Carrero Blanco]]) e le divisioni interne completarono il quadro del decadente franchismo.


Nel [[1974]] Franco si ammalò e Juan Carlos di Spagna prese il suo posto come capo di [[Stato]] supplente (vennero così ufficializzati gli stretti rapporti tra dittatura e monarchia). Franco recuperò dalla malattia e ritornò al suo posto, ma dopo una nuova malattia e una lunga agonia morì il [[20 novembre]] [[1975]]. Il [[22 novembre]] [[1975]] Juan Carlos fu incoronato Re di Spagna, assumendosi il compito di guidare il paese verso la [[democrazia]]; tutti i membri e fiancheggiatori del regime franchista beneficiarono di un'[[amnistia]] generale e molti di loro continuarono a lavorare per lo [[Stato]] [[Spagna|spagnolo]], dimostrando ancor più quante e quali complicità esistessero tra la casa reale e il regime del ''caudillo''.
Nel [[1974]] Franco si ammalò e Juan Carlos di Spagna prese il suo posto come capo di [[Stato]] supplente (vennero così ufficializzati gli stretti rapporti tra dittatura e monarchia). Franco recuperò dalla malattia e ritornò al suo posto, ma dopo una nuova malattia e una lunga agonia morì il [[20 novembre]] [[1975]]. Il [[22 novembre]] [[1975]] Juan Carlos fu incoronato Re di Spagna, assumendosi il compito di guidare il paese verso la [[democrazia]]; tutti i membri e fiancheggiatori del regime franchista beneficiarono di un'[[amnistia]] generale e molti di loro continuarono a lavorare per lo [[Stato]] [[Spagna|spagnolo]], dimostrando ancor più quante e quali complicità esistessero tra la casa reale e il regime del ''caudillo''.
[[File:Mapa maquis3.PNG|200px|thumb|left|Mappa della [[Spagna]] che mostra i luoghi in cui si concentrava la resistenza antifranchista]]
[[File:Mapa maquis3.PNG|200px|thumb|left|Mappa della [[Spagna]] che mostra i luoghi in cui si concentrava la resistenza antifranchista]]
==Critiche generali al franchismo==
==Critiche generali al franchismo==
Al franchismo si rivolgono varie critiche, tra cui:
Al franchismo si rivolgono varie critiche, tra cui:
* [[Dittatura]] [[repressione|repressiva]], senza lacuna tolleranza verso le ideologie non uniformate al franchismo.
* [[Dittatura]] [[repressione|repressiva]], senza lacuna tolleranza verso le ideologie non uniformate al franchismo.
* [[Governo]] basato sul culto della personalità di [[Franco]].
* [[Governo]] basato sul culto della personalità di [[Franco]].
* Intolleranza di fronte alle [[religione|religioni]] differenti dal cattolicesimo; allo stesso modo furono perseguiti gli [[ateismo|atei]].
* Intolleranza di fronte alle [[religione|religioni]] differenti dal cattolicesimo; allo stesso modo furono perseguiti gli [[ateismo|atei]].
* Intolleranza verso le minoranze: [[razzismo]], [[omofobia]], [[xenofobia]], ecc.
* Intolleranza verso le minoranze: [[razzismo]], [[omofobia]], [[xenofobia]], ecc.
* [[Repressione]] violenta nei confronti degli oppositori politici (Anti[[comunismo]], Anti[[anarchismo]], Anti[[democrazia]], ecc).
* [[Repressione]] violenta nei confronti degli oppositori politici (Anti[[comunismo]], Anti[[anarchismo]], Anti[[democrazia]], ecc).
* [[Autocrazia]], il [[potere]] si concentra solo nelle mani di [[Franco]].
* [[Autocrazia]], il [[potere]] si concentra solo nelle mani di [[Franco]].
* [[Militarismo]], la società spagnola fu educata forzatamente al culto della [[patria]], dell'[[esercito]] e delle forze di [[polizia]].
* [[Militarismo]], la società spagnola fu educata forzatamente al culto della [[patria]], dell'[[esercito]] e delle forze di [[polizia]].
* [[Patriottismo]] e [[Nazionalismo]] estremista.
* [[Patriottismo]] e [[Nazionalismo]] estremista.


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:<big>«</big>'''<i>Questa impossibile lotta si esaurì nei primi anni sessanta, poi lentamente l'evolversi degli avvenimenti mondiali fece scendere sulla Spagna una cappa di silenzio, che durò fino alla morte di Franco, avvenuta nel novembre 1975'''</i><big>»</big> (Estratto da ''[[La Retirada]]. L'odissea di 5000 repubblicani spagnoli dopo la fine della guerra civile'', dello storico Pietro Ramella) <ref> [http://www.storia900bivc.it/pagine/editoria/ramella297.html "La retirada". L'odissea di 5000 repubblicani spagnoli dopo la fine della guerra civile] </ref>
:<big>«</big>'''<i>Questa impossibile lotta si esaurì nei primi anni sessanta, poi lentamente l'evolversi degli avvenimenti mondiali fece scendere sulla Spagna una cappa di silenzio, che durò fino alla morte di Franco, avvenuta nel novembre 1975'''</i><big>»</big> (Estratto da ''[[La Retirada]]. L'odissea di 5000 repubblicani spagnoli dopo la fine della guerra civile'', dello storico Pietro Ramella) <ref> [http://www.storia900bivc.it/pagine/editoria/ramella297.html "La retirada". L'odissea di 5000 repubblicani spagnoli dopo la fine della guerra civile] </ref>
La più spettacolare operazione dei ''maquisards'' <ref> '''Maquis''' significa "macchia", ovvero «darsi alla macchia» ed è il termine che nel gergo si riferisce al movimento di resistenza francese nella seconda guerra mondiale. I combattenti partigiani erano detti ''maquisards''. Identico termine viene usato per i "guerriglieri spagnoli" che proseguirono la Resistenza armata contro i [[Fascismo|fascisti]] di Franco dopo la fine della  
La più spettacolare operazione dei ''maquisards'' <ref> '''Maquis''' significa "macchia", ovvero «darsi alla macchia» ed è il termine che nel gergo si riferisce al movimento di resistenza francese nella seconda guerra mondiale. I combattenti partigiani erano detti ''maquisards''. Identico termine viene usato per i "guerriglieri spagnoli" che proseguirono la Resistenza armata contro i [[Fascismo|fascisti]] di Franco dopo la fine della  
[[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]], tali formazioni furono particolarmente attive in Cantabria, sui Pirenei e in Andalusia. La componente anarchica fu assai rilevante e poi rimase l'unica dopo l'abbandono della lotta armata da parte dei comunisti di osservanza moscovita </ref> spagnoli nella lotta antifranchista fu la spedizione nella vallata dell'Aran <ref>Raymond Carr: España 1808-1975. Ariel Historia, Barcelona, 2003; Alfonso Domingo: ''El Canto Del buho. La vida en el monte de los guerrilleros antifranquistas'',  OberonMemoria, Grupo ANAYA, Madrid 2002.</ref>, a cui presero parte fra i 5000 e 7000 guerriglieri (tra cui [[Antonio Téllez Sola]]), su un totale di 13 000 spagnoli [[antifascismo|antifascisti]] veterani della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione]] presenti <ref> [[Secundino Serrano]]: ''Maquis. Historia de la guerrilla antifranquista''. Historia de la guerriglia antifranquista. Editorial Temas de Hoy, Madrid, 2001.</ref>, che attaccarono nella valle ed in altre zone dei Pirenei grazie ad una buona disponibilità di armamento pesante: l'operazione fu chiamata '''Operazione Riconquista della Spagna'''.  
[[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]], tali formazioni furono particolarmente attive in Cantabria, sui Pirenei e in Andalusia. La componente anarchica fu assai rilevante e poi rimase l'unica dopo l'abbandono della lotta armata da parte dei comunisti di osservanza moscovita </ref> spagnoli nella lotta antifranchista fu la spedizione nella vallata dell'Aran <ref>Raymond Carr: España 1808-1975. Ariel Historia, Barcelona, 2003; Alfonso Domingo: ''El Canto Del buho. La vida en el monte de los guerrilleros antifranquistas'',  OberonMemoria, Grupo ANAYA, Madrid 2002.</ref>, a cui presero parte fra i 5000 e 7000 guerriglieri (tra cui [[Antonio Téllez Sola]]), su un totale di 13 000 spagnoli [[antifascismo|antifascisti]] veterani della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione]] presenti <ref> [[Secundino Serrano]]: ''Maquis. Historia de la guerrilla antifranquista''. Historia de la guerriglia antifranquista. Editorial Temas de Hoy, Madrid, 2001.</ref>, che attaccarono nella valle ed in altre zone dei Pirenei grazie ad una buona disponibilità di armamento pesante: l'operazione fu chiamata '''Operazione Riconquista della Spagna'''.  


[[Franco]], per rispondere all'offensiva, mobilitò 40000 soldati marocchini, oltre che l'[[esercito]] e tutto una serie di sgherri. L'offensiva [[antifascismo|antifascista]] fu per questo respinta.
[[Franco]], per rispondere all'offensiva, mobilitò 40000 soldati marocchini, oltre che l'[[esercito]] e tutto una serie di sgherri. L'offensiva [[antifascismo|antifascista]] fu per questo respinta.
===La CNT durante il franchismo: clandestinità ed esilio ===
===La CNT durante il franchismo: clandestinità ed esilio ===


Nel [[1939]] la ''Ley de responsabilidades políticas'' (Legge di responsabilità politiche) mise fuori legge la [[Confederación Nacional del Trabajo| Confederación Nacional del Trabajo (CNT)]] e si appropriò delle sue proprietà, edifici e attrezzature, veicoli, conti bancari, imprese collettivizzate e documentazione. A quel tempo la [[Confederación Nacional del Trabajo|CNT]] aveva un milione di membri e le infrastrutture che la supportavano erano notevoli.
Nel [[1939]] la ''Ley de responsabilidades políticas'' (Legge di responsabilità politiche) mise fuori legge la [[Confederación Nacional del Trabajo| Confederación Nacional del Trabajo (CNT)]] e si appropriò delle sue proprietà, edifici e attrezzature, veicoli, conti bancari, imprese collettivizzate e documentazione. A quel tempo la [[Confederación Nacional del Trabajo|CNT]] aveva un milione di membri e le infrastrutture che la supportavano erano notevoli.
[[File:Bandera CNT-AIT.png|250 px|left|thumb|Bandiera della [[Confederación Nacional del Trabajo|CNT-AIT]].]]
[[File:Bandera CNT-AIT.png|250 px|left|thumb|Bandiera della [[Confederación Nacional del Trabajo|CNT-AIT]].]]


La [[repressione]] franchista contro il movimento [[anarco-sindacalista]] fu molto dura sin dopo il [[1939]], ma l'elezione di nuovi quadri di comando e la riorganizzazione del sindacato ricominciò immediatamente nei campi di internamento politico. L'arresto dei leader anarchici comportò enormi difficoltà organizzative, legate anche al passaggio di alcuni anarchici nel campo dei sostenitori di [[Francisco Franco]], i cosiddetti ''cincopuntistas''. Infatti, nel [[1947]], diversi anarchici entrarono nel sindacato unico nazionale ma partendo da punti di vista diverse: alcuni abbandonarono l'[[anarchismo]] per paura e salirono sul carro dei vincitori, altri invece - come Lorenzo àñigo e Francisco Royano, che a causa della militanza anarchica avevano passato molto tempo in [[carcere]] - trovarono convergenze con alcuni leader franchisti in nome dell'[[anticomunismo]], anche se poi non riuscirono a legare mai del tutto con l'apparato del regime. Molti di questi poi ruppero ogni rapporto con i franchisti e di tanti di loro non si seppe più nulla.  
La [[repressione]] franchista contro il movimento [[anarco-sindacalista]] fu molto dura sin dopo il [[1939]], ma l'elezione di nuovi quadri di comando e la riorganizzazione del sindacato ricominciò immediatamente nei campi di internamento politico. L'arresto dei leader anarchici comportò enormi difficoltà organizzative, legate anche al passaggio di alcuni anarchici nel campo dei sostenitori di [[Francisco Franco]], i cosiddetti ''cincopuntistas''. Infatti, nel [[1947]], diversi anarchici entrarono nel sindacato unico nazionale ma partendo da punti di vista diverse: alcuni abbandonarono l'[[anarchismo]] per paura e salirono sul carro dei vincitori, altri invece - come Lorenzo àñigo e Francisco Royano, che a causa della militanza anarchica avevano passato molto tempo in [[carcere]] - trovarono convergenze con alcuni leader franchisti in nome dell'[[anticomunismo]], anche se poi non riuscirono a legare mai del tutto con l'apparato del regime. Molti di questi poi ruppero ogni rapporto con i franchisti e di tanti di loro non si seppe più nulla.  


Durante il regime (1939-1975), la [[CNT-AIT]] operò clandestinamente in [[Spagna]] più o meno concordemente con gli altri antifranchisti (comunisti, socialisti, alcune frange cattoliche, intelletuali, ecc.), sviluppando anche attività “''cenetistas''” (cioè attività della [[CNT]]) in esilio e continuando la lotta contro [[Francisco Franco]] attraverso le azioni dei partigiani (''maquistas''). In città come Barcellona e Valencia essa proseguì ad agire clandestinamente mantenendo una forte opposizione al franchismo. Quasi sino alla fine dell'esilio, divergenze tra i militanti fecero perdere loro influenza tra la popolazione, che sembrò ricrescere nuovamente tra gli anni '60 e '70, grazie alla penetrazione [[anarco-sindacalista]] in organizzazioni operaie cattoliche antifranchiste come [[Hermandad Obrera de Acción Católica]] (HOAC) e [[Juventud Obrera Católica]] (JOC). In quegli anni la [[Confederación Nacional del Trabajo|CNT]] organizzò diverse conferenze in esilio e partecipò come sezione dell'[[AIT]] ai lavori dell'[[AIT-anarcosindacalista|internazionale anarco-sindacalista]] <ref>[http://anarcosindicalistas.blogspot.it/2007/08/la-cnt-durante-el-franquismo.html La CNT durante il franchismo]</ref>.
Durante il regime (1939-1975), la [[CNT-AIT]] operò clandestinamente in [[Spagna]] più o meno concordemente con gli altri antifranchisti (comunisti, socialisti, alcune frange cattoliche, intelletuali, ecc.), sviluppando anche attività “''cenetistas''” (cioè attività della [[CNT]]) in esilio e continuando la lotta contro [[Francisco Franco]] attraverso le azioni dei partigiani (''maquistas''). In città come Barcellona e Valencia essa proseguì ad agire clandestinamente mantenendo una forte opposizione al franchismo. Quasi sino alla fine dell'esilio, divergenze tra i militanti fecero perdere loro influenza tra la popolazione, che sembrò ricrescere nuovamente tra gli anni '60 e '70, grazie alla penetrazione [[anarco-sindacalista]] in organizzazioni operaie cattoliche antifranchiste come [[Hermandad Obrera de Acción Católica]] (HOAC) e [[Juventud Obrera Católica]] (JOC). In quegli anni la [[Confederación Nacional del Trabajo|CNT]] organizzò diverse conferenze in esilio e partecipò come sezione dell'[[AIT]] ai lavori dell'[[AIT-anarcosindacalista|internazionale anarco-sindacalista]] <ref>[http://anarcosindicalistas.blogspot.it/2007/08/la-cnt-durante-el-franquismo.html La CNT durante il franchismo]</ref>.


Morto Franco nel [[1975]], la [[CNT]] rientrò nella legalità e nel [[1979]] svolse il suo primo congresso regolare del dopo-franchismo.
Morto Franco nel [[1975]], la [[CNT]] rientrò nella legalità e nel [[1979]] svolse il suo primo congresso regolare del dopo-franchismo.


===Alcuni guerriglieri anarchici antifranchisti===
===Alcuni guerriglieri anarchici antifranchisti===
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*[[Joaquín Arasanz Raso]], noto anche come "Villacampa", il più conosciuto ''maquisard'' attivo in Aragona, formalmente ed ufficialmente comunista ma assai prossimo all'[[anarchismo]].[[File:Tellez1.jpg|thumb|left|170 px|[[Antonio Téllez|Antonio Tellez Sola]]]][[File:Salvador_puig_antich.jpg|thumb|left|[[Salvador Puig Antich]]]]
*[[Joaquín Arasanz Raso]], noto anche come "Villacampa", il più conosciuto ''maquisard'' attivo in Aragona, formalmente ed ufficialmente comunista ma assai prossimo all'[[anarchismo]].[[File:Tellez1.jpg|thumb|left|170 px|[[Antonio Téllez|Antonio Tellez Sola]]]][[File:Salvador_puig_antich.jpg|thumb|left|[[Salvador Puig Antich]]]]
*[[Francisco_Sabaté_Llopart|Francesc Sabaté Llopart, "El Quico"]] ed il suo gruppo operò in Catalogna, in particolare a Barcellona, diventando un vero e proprio mito della [[La Guerriglia antifranchista|guerriglia antifranchista]]. La sua morte ([[5 gennaio]] [[1960]]) segnò praticamente la fine della resistenza antifranchista. [[El Quico]] divenne famoso anche per alcune pregiudicate azioni, tra cui quella raccontato da Pino Cacucci in ''Ribelli!'':
*[[Francisco_Sabaté_Llopart|Francesc Sabaté Llopart, "El Quico"]] ed il suo gruppo operò in Catalogna, in particolare a Barcellona, diventando un vero e proprio mito della [[La Guerriglia antifranchista|guerriglia antifranchista]]. La sua morte ([[5 gennaio]] [[1960]]) segnò praticamente la fine della resistenza antifranchista. [[El Quico]] divenne famoso anche per alcune pregiudicate azioni, tra cui quella raccontato da Pino Cacucci in ''Ribelli!'':
:«Barcellona, [[1955]], [[Francisco Franco]] sta visitando la città e i suoi sgherri sono allertati in gran numero per proteggere l'importante visitatore. Un uomo vestito in modo inappuntabile porta con sé una valigia e chiama un taxi. Salito, tiene la valigia accanto a sé e si mette a montare uno strano aggeggio che ha l'aria di essere un bazooka o un qualcosa di simile. Il tassista, allertato, si volta verso di lui ma viene immediatamente rassicurato: «Non si preoccupi, lavoro per il governo e devo distribuire del materiale informativo». Immediatamente infila nell'"aggeggio" appena messo a punto un involucro metallico adeguato al diametro del cilindro, ovvero la parte più vistosa dello strumento. Il "lancia-oggetti" ha una leva che non appena è tirata dal distinto gentiluomo provoca una forte esplosione, il tettuccio del taxi è aperto e l'involucro metallico prima inserito vola in alto e dopo un pò inizia a cadere; dopo un'altra esplosione si apre e lancia una gran quantità di volantini che si sparpagliano sulle Ramblas di Barcelona: '''trattasi in realtà di propaganda antifranchista'''. Il distinto signore elargisce una buona mancia al tassista, ripone il suo armamentario e si allontana flemmaticamente. Gli sgherri di Franco non comprendono da dove salti fuori quella propaganda sovversiva e si preoccupano immediatamente per le reprimende conseguenti alla triste figura fatta, anche perché '''il gentiluomo così cortese e distinto altro non è che Francisco Sabaté Llopart detto "El Quico"'''. Egli è il pericolo numero uno per i fascisti di Franco e uno degli anarchici che poliziotti e servizi del dittatore tentavano di fermare con la massima sollecitudine da parecchi anni».
:«Barcellona, [[1955]], [[Francisco Franco]] sta visitando la città e i suoi sgherri sono allertati in gran numero per proteggere l'importante visitatore. Un uomo vestito in modo inappuntabile porta con sé una valigia e chiama un taxi. Salito, tiene la valigia accanto a sé e si mette a montare uno strano aggeggio che ha l'aria di essere un bazooka o un qualcosa di simile. Il tassista, allertato, si volta verso di lui ma viene immediatamente rassicurato: «Non si preoccupi, lavoro per il governo e devo distribuire del materiale informativo». Immediatamente infila nell'"aggeggio" appena messo a punto un involucro metallico adeguato al diametro del cilindro, ovvero la parte più vistosa dello strumento. Il "lancia-oggetti" ha una leva che non appena è tirata dal distinto gentiluomo provoca una forte esplosione, il tettuccio del taxi è aperto e l'involucro metallico prima inserito vola in alto e dopo un pò inizia a cadere; dopo un'altra esplosione si apre e lancia una gran quantità di volantini che si sparpagliano sulle Ramblas di Barcelona: '''trattasi in realtà di propaganda antifranchista'''. Il distinto signore elargisce una buona mancia al tassista, ripone il suo armamentario e si allontana flemmaticamente. Gli sgherri di Franco non comprendono da dove salti fuori quella propaganda sovversiva e si preoccupano immediatamente per le reprimende conseguenti alla triste figura fatta, anche perché '''il gentiluomo così cortese e distinto altro non è che Francisco Sabaté Llopart detto "El Quico"'''. Egli è il pericolo numero uno per i fascisti di Franco e uno degli anarchici che poliziotti e servizi del dittatore tentavano di fermare con la massima sollecitudine da parecchi anni».
*[[Marcel lí Massana i Balcells]] ed il suo gruppo, insieme con [[Ramon Vila Capdevila]] (noto anche come "Caraquemada"), agì principalmente in Catalogna nelle zone di Berguedà, Osona, Bages e nella provincia di Barcellona. <ref> Fonti: [http://www.wadhoo.com/t1/page2.asp?Id=23500&Rf=11&Rt=1 Rutes Guiades: Marcel·lí Massana], [http://www.bonrotllo.org/index.php?Seccio=4&Personatge=63 El Punt Català de l'Anoia: Marcel·lí Massana]</ref>
*[[Marcel lí Massana i Balcells]] ed il suo gruppo, insieme con [[Ramon Vila Capdevila]] (noto anche come "Caraquemada"), agì principalmente in Catalogna nelle zone di Berguedà, Osona, Bages e nella provincia di Barcellona. <ref> Fonti: [http://www.wadhoo.com/t1/page2.asp?Id=23500&Rf=11&Rt=1 Rutes Guiades: Marcel·lí Massana], [http://www.bonrotllo.org/index.php?Seccio=4&Personatge=63 El Punt Català de l'Anoia: Marcel·lí Massana]</ref>
*[[José Luis Facerias]], noto anche come "Face", amico di [[El Quico]], si dedicò, insieme al suo gruppo, alle rapine alle banche per sostenere in compagni incarcerati dai [[Fascismo|fascisti]].
*[[José Luis Facerias]], noto anche come "Face", amico di [[El Quico]], si dedicò, insieme al suo gruppo, alle rapine alle banche per sostenere in compagni incarcerati dai [[Fascismo|fascisti]].
*[[Antonio Téllez]], anarchico, combatté nell'invasione della Valle d'Aran. Scrisse anche le biografie di [[El Quico|Sabaté]], [[José Luis Facerias|Facerias]] e [[Salvador Puig Antich]].
*[[Antonio Téllez]], anarchico, combatté nell'invasione della Valle d'Aran. Scrisse anche le biografie di [[El Quico|Sabaté]], [[José Luis Facerias|Facerias]] e [[Salvador Puig Antich]].
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