Francesco Natta: differenze tra le versioni

m
Sostituzione testo - "à " con "à "
m (Sostituzione testo - "[à][\s][]]" con "à]")
m (Sostituzione testo - "à " con "à ")
Riga 2: Riga 2:


== Biografia ==
== Biografia ==
Nato da Giuseppe e Teresa Milanesi in un'umile [[famiglia]], la sua formazione politica viene influenzata dalla [[Comune di Parigi]] (1871) e in un primo tempo anche dalle idee di Mazzini. Di professione meccanico, si unisce a Firenze, insieme a suo fratello Agenore, alle fila della Unione della democrazia sociale. Poco dopo l'inizio del [[1872]], partecipa alla creazione della prima sezione fiorentina della [[Prima Internazionale|AIT]] e diventerà una figura importante della Federazione italiana della AIT in cui si occupa della Commissione di corrispondenza e partecipa anche al Comitato italiano per la [[rivoluzione sociale]], organizzazione clandestina creata nel dicembre del [[1873]] da [[Carlo Cafiero|Cafiero]], [[Andrea Costa|Costa]] e [[Bakunin]] che di fronte alla crisi sociale tenta di fare scoppiare un movimento insurrezionale; Natta è responsabile della regione Toscana. Il movimento, che aveva programmato un'[[ Insurrezione rivoluzionaria di Bologna (1874)|insurrezione a Bologna]], fallisce i suoi intenti nell'agosto [[1874]] ed è arrestato insieme agli altri internazionalisti. Al processo che si svolge durante l'estate del [[1875]], viene prosciolto insieme a tutti gli altri accusati.
Nato da Giuseppe e Teresa Milanesi in un'umile [[famiglia]], la sua formazione politica viene influenzata dalla [[Comune di Parigi]] (1871) e in un primo tempo anche dalle idee di Mazzini. Di professione meccanico, si unisce a Firenze, insieme a suo fratello Agenore, alle fila della Unione della democrazia sociale. Poco dopo l'inizio del [[1872]], partecipa alla creazione della prima sezione fiorentina della [[Prima Internazionale|AIT]] e diventerà una figura importante della Federazione italiana della AIT in cui si occupa della Commissione di corrispondenza e partecipa anche al Comitato italiano per la [[rivoluzione sociale]], organizzazione clandestina creata nel dicembre del [[1873]] da [[Carlo Cafiero|Cafiero]], [[Andrea Costa|Costa]] e [[Bakunin]] che di fronte alla crisi sociale tenta di fare scoppiare un movimento insurrezionale; Natta è responsabile della regione Toscana. Il movimento, che aveva programmato un'[[ Insurrezione rivoluzionaria di Bologna (1874)|insurrezione a Bologna]], fallisce i suoi intenti nell'agosto [[1874]] ed è arrestato insieme agli altri internazionalisti. Al processo che si svolge durante l'estate del [[1875]], viene prosciolto insieme a tutti gli altri accusati.


Natta organizza, nel giugno del [[1876]], un congresso della sezione Toscana della AIT e convoca per il [[24 settembre]] [[1876]] a Firenze il terzo Congresso della Federazione italiana. La data è spostata al [[22 ottobre]] a causa della [[repressione]] che tenta di proibire il suo svolgimento. Il congresso avrà tuttavia luogo in un albergo di Tosi, e ciò malgrado gli arresti di molti delegati tra cui Natta stesso il [[19 ottobre]]. In seguito organizza, nel novembre del [[1876]], il primo [[Movimento operaio|Congresso operaio toscano]].
Natta organizza, nel giugno del [[1876]], un congresso della sezione Toscana della AIT e convoca per il [[24 settembre]] [[1876]] a Firenze il terzo Congresso della Federazione italiana. La data è spostata al [[22 ottobre]] a causa della [[repressione]] che tenta di proibire il suo svolgimento. Il congresso avrà tuttavia luogo in un albergo di Tosi, e ciò malgrado gli arresti di molti delegati tra cui Natta stesso il [[19 ottobre]]. In seguito organizza, nel novembre del [[1876]], il primo [[Movimento operaio|Congresso operaio toscano]].


Dopo l'episodio della [[banda del Matese]], l'Internazionale è proibita e numerosi sono i militanti imprigionati, ma Natta continua a far vivere l'organizzazione clandestinamente. Viene arrestato il [[3 ottobre]] [[1878]] insieme a tredici altri compagni. Dopo un anno di prigione preventiva, torna in giudizio. Difeso da [[Francesco Saverio Merlino]], viene prosciolto e rilasciato il [[6 gennaio]] [[1880]], ma la Federazione italiana è allora divisa tra gli insurrezionalisti e coloro che come [[Andrea Costa]] scelgono il [[parlamentarismo]]. Nel [[1883]], con [[Francesco Pezzi|Pezzi]], Natta prende parte alla nascita della Federazione socialista fiorentina che malgrado il suo nome adotta il programma comunista anarchico.
Dopo l'episodio della [[banda del Matese]], l'Internazionale è proibita e numerosi sono i militanti imprigionati, ma Natta continua a far vivere l'organizzazione clandestinamente. Viene arrestato il [[3 ottobre]] [[1878]] insieme a tredici altri compagni. Dopo un anno di prigione preventiva, torna in giudizio. Difeso da [[Francesco Saverio Merlino]], viene prosciolto e rilasciato il [[6 gennaio]] [[1880]], ma la Federazione italiana è allora divisa tra gli insurrezionalisti e coloro che come [[Andrea Costa]] scelgono il [[parlamentarismo]]. Nel [[1883]], con [[Francesco Pezzi|Pezzi]], Natta prende parte alla nascita della Federazione socialista fiorentina che malgrado il suo nome adotta il programma comunista anarchico.


Però [[Malatesta]], di ritorno a Firenze, viene arrestato nel maggio del [[1883]]. Rimesso in [[libertà]] provvisoria nel mese di novembre, dà alle stampe ''[[La Questione sociale]]'' per rinsaldare il movimento anarchico italiano. Viene processato a Roma nel febbraio del [[1884]] per associazione a delinquere e condannato a 3 anni di prigione, ma è lasciato in [[libertà]] provvisoria in attesa dell'appello. Natta firma insieme a una cinquantina di compagni un manifesto di protesta che gli varrà una condanna a 30 mesi di prigione in contumacia, perché si dà alla fuga. Natta parte clandestinamente insieme a [[Malatesta]] e [[Francesco Pezzi|Pezzi]] per Marsiglia da cui raggiungeranno Buenos Aires. Apre una piccola officina di meccanica con suo figlio.
Però [[Malatesta]], di ritorno a Firenze, viene arrestato nel maggio del [[1883]]. Rimesso in [[libertà]] provvisoria nel mese di novembre, dà alle stampe ''[[La Questione sociale]]'' per rinsaldare il movimento anarchico italiano. Viene processato a Roma nel febbraio del [[1884]] per associazione a delinquere e condannato a 3 anni di prigione, ma è lasciato in [[libertà]] provvisoria in attesa dell'appello. Natta firma insieme a una cinquantina di compagni un manifesto di protesta che gli varrà una condanna a 30 mesi di prigione in contumacia, perché si dà alla fuga. Natta parte clandestinamente insieme a [[Malatesta]] e [[Francesco Pezzi|Pezzi]] per Marsiglia da cui raggiungeranno Buenos Aires. Apre una piccola officina di meccanica con suo figlio.


Quando [[Malatesta]] e [[Francesco Pezzi|Pezzi]] tornano in Europa nel [[1889]], Natta rimane in [[Argentina]]. Risiede in seguito a La Plata dove muore nel marzo del [[1914]].
Quando [[Malatesta]] e [[Francesco Pezzi|Pezzi]] tornano in Europa nel [[1889]], Natta rimane in [[Argentina]]. Risiede in seguito a La Plata dove muore nel marzo del [[1914]].
64 364

contributi