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=== Giovane anarco-sindacalista ===
=== Giovane anarco-sindacalista ===


Inizia a lavorare a sette anni e a 16 si accosta alle idee anarchiche. Tra il [[1914]] e il [[1921]], in qualità  di membro dell'[[Unione Sindacale Italiana]] (USI), partecipa attivamente alla protesta politica e alle lotta anti-imperialiste. Nel luglio [[1917]], per evitare la chiamata alle armi, oltrepassa il confine di Luino e ripara a a Zurigo. Qui, impiegato come tornitore e pulitore d'argento, frequenta gli [[anarchismo svizzero|ambienti rivoluzionari]] del fuoriuscitismo che ruotano intorno alla Libreria internazionale. Nel frattempo la polizia italiana lo annota come «agente dell'Austria con l'incarico di esplicare propaganda disfattista».  
Inizia a lavorare a sette anni e a 16 si accosta alle idee anarchiche. Tra il [[1914]] e il [[1921]], in qualità  di membro dell'[[Unione Sindacale Italiana]] (USI), partecipa attivamente alla protesta politica e alle lotta anti-imperialiste. Nel luglio [[1917]], per evitare la chiamata alle armi, oltrepassa il confine di Luino e ripara a a Zurigo. Qui, impiegato come tornitore e pulitore d'argento, frequenta gli [[anarchismo svizzero|ambienti rivoluzionari]] del fuoriuscitismo che ruotano intorno alla Libreria internazionale. Nel frattempo la polizia italiana lo annota come «agente dell'Austria con l'incarico di esplicare propaganda disfattista».  


Il [[29 novembre]] [[1918]] viene arrestato e imprigionato (assieme a [[Mario Castagna]], [[Giacomo Magni]], [[Eugenio Giuseppe Macchi]], [[Angelo Pozzi]] e [[Carlo Restelli]]) per aver organizzato e partecipato all'insurrezione di Zurigo, ma viene rilasciato anche grazie ad un'intensa campagna di stampa che gli esprime [[solidarietà ]]. Essendo non colpevole, gli viene riconosciuta un'indennità  di 600 franchi, ma poi viene ugualmente espulso dal paese.
Il [[29 novembre]] [[1918]] viene arrestato e imprigionato (assieme a [[Mario Castagna]], [[Giacomo Magni]], [[Eugenio Giuseppe Macchi]], [[Angelo Pozzi]] e [[Carlo Restelli]]) per aver organizzato e partecipato all'insurrezione di Zurigo, ma viene rilasciato anche grazie ad un'intensa campagna di stampa che gli esprime [[solidarietà ]]. Essendo non colpevole, gli viene riconosciuta un'indennità  di 600 franchi, ma poi viene ugualmente espulso dal paese.
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