Foibe e fascismo: differenze tra le versioni

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Udovisi quindi è stato un [[Fascismo|fascista]] che venne riconosciuto colpevole di collaborazionismo con i nazifascisti e accusato di aver arrestato e legato col fil di ferro <ref>Particolare importante questo perché Udovisi, in qualità di persona scampata agli infoibamenti, racconterà modalità operative del tutte identiche a quelle che la magistratura imputò a lui stesso.</ref>i partigiani Antonio Gorian e Giusto Masserotto, nei pressi di Portole.  
Udovisi quindi è stato un [[Fascismo|fascista]] che venne riconosciuto colpevole di collaborazionismo con i nazifascisti e accusato di aver arrestato e legato col fil di ferro <ref>Particolare importante questo perché Udovisi, in qualità di persona scampata agli infoibamenti, racconterà modalità operative del tutte identiche a quelle che la magistratura imputò a lui stesso.</ref>i partigiani Antonio Gorian e Giusto Masserotto, nei pressi di Portole.  


Secondo la sua testimonianza, ripresa enfaticamente da tv e giornali, Udovisi non solo sarebbe miracolosamente riuscito a salvare se stesso, ma anche un altro italiano di cui però non ricorda incredibilmente il nome:
Secondo la sua testimonianza, ripresa enfaticamente da tv e giornali, Udovisi non solo sarebbe miracolosamente riuscito a salvare stesso, ma anche un altro italiano di cui però non ricorda incredibilmente il nome:
: «[Dopo essere stato torturato] “tutta la notte” e “dopo mezz'ora non sentivo più nulla (...) una donna ufficiale mi spaccò la mascella sinistra con il calcio della pistola (...) ci legarono in fila indiana, l'ultimo di noi era svenuto e gli fecero passare il fil di ferro intorno al collo. Lo abbiamo inevitabilmente soffocato nel dirigerci verso la foiba <ref>Si tratterebbe della foiba di Fianona</ref> (...)  Durante il tragitto (...) mi hanno fatto mangiare della carta, dei sassi, mi hanno sparato vicino alle orecchie (...) Poi la Foiba. (...) quando ho sentito l'urlaccio di guerra mi sono buttato subito dentro come se questa Foiba rappresentasse per me un'ancora di salvezza. Sono piombato dentro l'acqua e mentre calavo a picco sono riuscito a liberarmi una mano con la quale ho toccato quella che credevo essere una zolla con dell'erba mentre in realtà era una testa con dei capelli. L'ho afferrata e tirata in modo spasmodico verso di me e sono riuscito a risalire (...) ho salvato un italiano». <ref>[http://www.nuovaalabarda.org/dossier/foibe_mito.pdf Foibe tra storia e mito]</ref>
: «[Dopo essere stato torturato] “tutta la notte” e “dopo mezz'ora non sentivo più nulla (...) una donna ufficiale mi spaccò la mascella sinistra con il calcio della pistola (...) ci legarono in fila indiana, l'ultimo di noi era svenuto e gli fecero passare il fil di ferro intorno al collo. Lo abbiamo inevitabilmente soffocato nel dirigerci verso la foiba <ref>Si tratterebbe della foiba di Fianona</ref> (...)  Durante il tragitto (...) mi hanno fatto mangiare della carta, dei sassi, mi hanno sparato vicino alle orecchie (...) Poi la Foiba. (...) quando ho sentito l'urlaccio di guerra mi sono buttato subito dentro come se questa Foiba rappresentasse per me un'ancora di salvezza. Sono piombato dentro l'acqua e mentre calavo a picco sono riuscito a liberarmi una mano con la quale ho toccato quella che credevo essere una zolla con dell'erba mentre in realtà era una testa con dei capelli. L'ho afferrata e tirata in modo spasmodico verso di me e sono riuscito a risalire (...) ho salvato un italiano». <ref>[http://www.nuovaalabarda.org/dossier/foibe_mito.pdf Foibe tra storia e mito]</ref>


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