Foibe e fascismo: differenze tra le versioni

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Sostituzione testo - "Ocalan" con "Öcalan"
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Nato nel [[1943]] da un ufficiale della Guardia Nazionale Repubblicana (Francesco Pirina), ucciso dai partigiani nel luglio del ‘44, fu militante e poi presidente del FUAN romano. Pirina Entrò a far parte del Fronte Delta, che nel tentato golpe Borghese avrebbe dovuto avere un ruolo di primo piano. Negli anni 80 militò nella Lega Nord, poi passò a Forza Italia e poi ancora ad Alleanza Nazionale. A Pordenone fondò il Centro Studi Silentes Loquimur <ref>[http://www.ecn.org/gatanegra/antifa/dossier/pirina.html Note sul fascista Marco Pirina]</ref>. Claudia Cernigli ha più volte denunciato le falsità storiche riportate dal Pirina in molti suoi testi (es. l'inserimento nella lista degli infoibati anche di partigiani uccisi dai nazifascisti o di caduti in altre circostanze). Per il suo libro ''Genocidiò'' nel gennaio 2010 ha subito una condanna per diffamazione poiché il suo testo non forniva prove sulle accuse rivolte a tre partigiani sulla loro partecipazione agli infoibamenti <ref>[https://anpi.it/media/uploads/patria/2010/2/B_INSERTO_Friuli_p_XII-XIV.pdf Pirina condannato per diffamazione]</ref>
Nato nel [[1943]] da un ufficiale della Guardia Nazionale Repubblicana (Francesco Pirina), ucciso dai partigiani nel luglio del ‘44, fu militante e poi presidente del FUAN romano. Pirina Entrò a far parte del Fronte Delta, che nel tentato golpe Borghese avrebbe dovuto avere un ruolo di primo piano. Negli anni 80 militò nella Lega Nord, poi passò a Forza Italia e poi ancora ad Alleanza Nazionale. A Pordenone fondò il Centro Studi Silentes Loquimur <ref>[http://www.ecn.org/gatanegra/antifa/dossier/pirina.html Note sul fascista Marco Pirina]</ref>. Claudia Cernigli ha più volte denunciato le falsità storiche riportate dal Pirina in molti suoi testi (es. l'inserimento nella lista degli infoibati anche di partigiani uccisi dai nazifascisti o di caduti in altre circostanze). Per il suo libro ''Genocidiò'' nel gennaio 2010 ha subito una condanna per diffamazione poiché il suo testo non forniva prove sulle accuse rivolte a tre partigiani sulla loro partecipazione agli infoibamenti <ref>[https://anpi.it/media/uploads/patria/2010/2/B_INSERTO_Friuli_p_XII-XIV.pdf Pirina condannato per diffamazione]</ref>
*'''Augusto Sinagra''': <br />
*'''Augusto Sinagra''': <br />
Legale di Licio Gelli, membro della loggia p2 e legale del governo turco all'epoca del "caso Ocalan", recentemente ha affermato che ''«le foibe sono il prodotto di "una barbarie antica che viene da lontano" perché i popoli "slavi" sono privi di civiltà, come s'é visto poi anche con le vicende della Bosnia.»'' <ref>[http://www.ecn.org/gatanegra/antifa/dossier/sinagra.html Note su Augusto Sinagra]</ref>
Legale di Licio Gelli, membro della loggia p2 e legale del governo turco all'epoca del "caso Öcalan", recentemente ha affermato che ''«le foibe sono il prodotto di "una barbarie antica che viene da lontano" perché i popoli "slavi" sono privi di civiltà, come s'é visto poi anche con le vicende della Bosnia.»'' <ref>[http://www.ecn.org/gatanegra/antifa/dossier/sinagra.html Note su Augusto Sinagra]</ref>
*Padre '''Flaminio Rocchi''': <br />
*Padre '''Flaminio Rocchi''': <br />
Pseudonimo di Anton Sokolic, di padre croato, in seguito cambiò il suo nome originale nell'italiano Flaminio Rocchi. Divenne francescano all'età di 14 anni e fu cappellano militare durante la guerra, poi dirigente dell'Unione degli Istriani; esponente dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, di chiara tendenza nazifascista, Rocchi fu anche vicepresidente della “Lega istriana”. Il suo libro ''L'esodo dei 350.000 Giuliani, Fiumani e Dalmati'', secondo Claudia Cernigoi, è infarcito di molti errori marchiani, in particolare sulla cosiddetta “foiba” di Basovizza. <ref>[http://archive.is/mhrVE Flaminio Rocchi]</ref>
Pseudonimo di Anton Sokolic, di padre croato, in seguito cambiò il suo nome originale nell'italiano Flaminio Rocchi. Divenne francescano all'età di 14 anni e fu cappellano militare durante la guerra, poi dirigente dell'Unione degli Istriani; esponente dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, di chiara tendenza nazifascista, Rocchi fu anche vicepresidente della “Lega istriana”. Il suo libro ''L'esodo dei 350.000 Giuliani, Fiumani e Dalmati'', secondo Claudia Cernigoi, è infarcito di molti errori marchiani, in particolare sulla cosiddetta “foiba” di Basovizza. <ref>[http://archive.is/mhrVE Flaminio Rocchi]</ref>
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