Fernando Tarrida del Mármol: differenze tra le versioni

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===Instancabile attività  anarchica===
===Instancabile attività  anarchica===
Prima ancora della [[repressione]] catalana, Tarrida del Marmol era noto per essere stato collaboratore di «El Productor» e direttore di «''[[Acracia]]''», ma anche per aver partecipato nel [[1888]] al Congresso laico di Barcellona. L'[[1889|anno seguente]] è presente alla Conferenza di Parigi, in qualità  di rappresentante della [[Spagna]]. Durante quegli anni partecipa al Congresso del Libero Pensiero e al ''Congreso del Pacto'' (Madrid, [[1891]]), in cui polemizza duramente con i socialisti, ai quali però farà  mai mancare la propria [[solidarietà ]] nei momenti di [[repressione]].  
Prima ancora della [[repressione]] catalana, Tarrida del Marmol era noto per essere stato collaboratore di «El Productor» e direttore di «''[[Acracia]]''», ma anche per aver partecipato nel [[1888]] al Congresso laico di Barcellona. L'[[1889|anno seguente]] è presente alla Conferenza di Parigi, in qualità  di rappresentante della [[Spagna]]. Durante quegli anni partecipa al Congresso del Libero Pensiero e al ''Congreso del Pacto'' (Madrid, [[1891]]), in cui polemizza duramente con i socialisti, ai quali però farà  mai mancare la propria [[solidarietà]] nei momenti di [[repressione]].  


Oltre che con «''[[Acracia]]''», collabora con la celebre «''[[Revista Blanca]]''». Diviene intimo amico di [[Anselmo Lorenzo]] e [[Ricardo Mella]], collaboratore con [[Francisco Ferrer y Guardia]] (Fernando è stato uno degli iniziatori della ''[[Escuela Moderna]]'') ed instancabile attivista (incontri, conferenze, articoli, didattica, ecc). Oltre a queste attività, Tarrida del Marmol dirige la ''Regia Accademia del Politecnico'' di Barcellona, almeno fino a quando non sarà  imprigionato, insieme a tanti altri anarchici e rivoluzionari, il [[21 luglio]] del [[1896]]: egli è ritenuto implicato in un attentato contro una processione religiosa, compiuto a Barcellona il [[7 giugno]].  
Oltre che con «''[[Acracia]]''», collabora con la celebre «''[[Revista Blanca]]''». Diviene intimo amico di [[Anselmo Lorenzo]] e [[Ricardo Mella]], collaboratore con [[Francisco Ferrer y Guardia]] (Fernando è stato uno degli iniziatori della ''[[Escuela Moderna]]'') ed instancabile attivista (incontri, conferenze, articoli, didattica, ecc). Oltre a queste attività, Tarrida del Marmol dirige la ''Regia Accademia del Politecnico'' di Barcellona, almeno fino a quando non sarà  imprigionato, insieme a tanti altri anarchici e rivoluzionari, il [[21 luglio]] del [[1896]]: egli è ritenuto implicato in un attentato contro una processione religiosa, compiuto a Barcellona il [[7 giugno]].  


===In esilio===
===In esilio===
Rimesso in [[libertà ]] il [[27 agosto]], probabilmente grazie all'appoggio fornitogli da un qualche ricco famigliare, sfugge alle torture di [[Montjuich]] inflitte invece ai suoi più sfortunati compagni di detenzione. Decide di andare in esilio in [[Francia]], scrive ''Los inquisidores españoles'' (Gli inquisitori spagnoli) nel [[1897]], una denuncia della [[repressione]] dello [[Stato]] spagnolo con prefazione dell'amico [[Charles Malato]], che gli costa l'espulsione dal paese.
Rimesso in [[libertà]] il [[27 agosto]], probabilmente grazie all'appoggio fornitogli da un qualche ricco famigliare, sfugge alle torture di [[Montjuich]] inflitte invece ai suoi più sfortunati compagni di detenzione. Decide di andare in esilio in [[Francia]], scrive ''Los inquisidores españoles'' (Gli inquisitori spagnoli) nel [[1897]], una denuncia della [[repressione]] dello [[Stato]] spagnolo con prefazione dell'amico [[Charles Malato]], che gli costa l'espulsione dal paese.


Trasferitosi in [[Belgio]], precisamente a Bruxelles, Liegi e Anversa, si ferma poi a Londra, dove continua a diffondere l'[[anarchia]]. In quest'ultima città  stabilisce la sua residenza, partecipando ad una grande manifestazione, il [[30 maggio]] [[1897]], contro il [[terrorismo]] governativo, a Londra partecipa a diverse conferenze organizzate nel circolo di Charlotte e viene coinvolto, solo in quanto anarchico, in accuse su sue partecipazioni a diverse trame organizzate contro la monarchia e in favore del comitato per [[Cuba]] libera; aveva inoltre partecipato al congresso sindacale di Londra, con Negre, ed era stato portavoce del "gruppo Benevento", frequentato da anarchici italiani residenti a Londra.  
Trasferitosi in [[Belgio]], precisamente a Bruxelles, Liegi e Anversa, si ferma poi a Londra, dove continua a diffondere l'[[anarchia]]. In quest'ultima città  stabilisce la sua residenza, partecipando ad una grande manifestazione, il [[30 maggio]] [[1897]], contro il [[terrorismo]] governativo, a Londra partecipa a diverse conferenze organizzate nel circolo di Charlotte e viene coinvolto, solo in quanto anarchico, in accuse su sue partecipazioni a diverse trame organizzate contro la monarchia e in favore del comitato per [[Cuba]] libera; aveva inoltre partecipato al congresso sindacale di Londra, con Negre, ed era stato portavoce del "gruppo Benevento", frequentato da anarchici italiani residenti a Londra.  
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