Ferdinand Domela Nieuwenhuis: differenze tra le versioni

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=== Il socialismo ===
=== Il socialismo ===


Nel [[1878]] fonda il giornale socialista ''Recht voor Allen'' («Giustizia per tutti») che diventerà l'organo della ''[[Sociaal Democratische Bond]]'' (S.D.B.) prima organizzazione socialista di cui egli è uno dei fondatori. Arrestato per "tradimento" (di fatto, un semplice «delitto a mezzo stampa»), viene scarcerato il [[31 agosto]] [[1887]] grazie alla pressione dell'opinione pubblica, ma sfugge per poco a un attentato a Rotterdam.
Nel [[1878]] fonda il giornale [[socialista]] ''Recht voor Allen'' («Giustizia per tutti») che diventerà l'organo della ''[[Sociaal Democratische Bond]]'' (S.D.B.) prima organizzazione [[socialista]] di cui egli è uno dei fondatori. Arrestato per "tradimento" (di fatto, un semplice «delitto a mezzo stampa»), viene scarcerato il [[31 agosto]] [[1887]] grazie alla pressione dell'opinione pubblica, ma sfugge per poco a un attentato a Rotterdam.


L'anno seguente è eletto deputato e esercita il suo mandato sino al [[1891]]. Quest'esperienza gli fa scoprire il ruolo nefasto del [[parlamentarismo]].  
L'anno seguente è eletto deputato e esercita il suo mandato sino al [[1891]]. Quest'esperienza gli fa scoprire il ruolo nefasto del [[parlamentarismo]].  
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Da quel momento abbandona i politici e il potere per allinearsi all'[[anarchismo]] di [[Bakunin]] e al libero pensiero. Nel [[1894]], pubblica a Bruxelles un opuscolo ''Il socialismo in pericolo'' con prefazione di [[Élisée Reclus]], che diventerà nel [[1897]] un libro di riferimento.
Da quel momento abbandona i politici e il potere per allinearsi all'[[anarchismo]] di [[Bakunin]] e al libero pensiero. Nel [[1894]], pubblica a Bruxelles un opuscolo ''Il socialismo in pericolo'' con prefazione di [[Élisée Reclus]], che diventerà nel [[1897]] un libro di riferimento.


Nel [[1896]], lascia non senza chiasso il Congresso socialista di Londra dove viene votata l'esclusione definitiva degli anarchici, poi pubblica nel [[1898]] il giornale anarchico ''De Vrije socialist'' («Il Libero socialista») che successivamente cambierà in ''De Vrije Anarchistisch Tijdschrift'', intorno a cui gravitarono numerosi gruppi anarchici.
Nel [[1896]], lascia non senza chiasso il Congresso [[socialista]] di Londra dove viene votata l'esclusione definitiva degli anarchici, poi pubblica nel [[1898]] il giornale anarchico ''De Vrije socialist'' («Il Libero socialista») che successivamente cambierà in ''De Vrije Anarchistisch Tijdschrift'', intorno a cui gravitarono numerosi gruppi anarchici.


Nel [[1900]], pubblica il libro ''La disfatta del marxismo''. Organizzatore del [[congresso antimilitarista di Amsterdam]] del [[26 giugno|26]]-[[28 giugno]] [[1904]] e di quello dell'[[Congresso di Amsterdam (1907)|agosto]] [[1907]] ([[24 agosto|24]]-[[31 agosto]]), è un ardente propagandista dello [[sciopero generale]] in caso di guerra. Oppositore di un'organizzazione anarchica strutturata, e critico in rapporto al [[sindacalismo]], non partecipa al “[[Congresso Internazionale Anarchico di Amsterdam]]” nel [[1907]].
Nel [[1900]], pubblica il libro ''La disfatta del marxismo''. Organizzatore del [[congresso antimilitarista di Amsterdam]] del [[26 giugno|26]]-[[28 giugno]] [[1904]] e di quello dell'[[Congresso di Amsterdam (1907)|agosto]] [[1907]] ([[24 agosto|24]]-[[31 agosto]]), è un ardente propagandista dello [[sciopero generale]] in caso di guerra. Oppositore di un'organizzazione anarchica strutturata, e critico in rapporto al [[sindacalismo]], non partecipa al “[[Congresso Internazionale Anarchico di Amsterdam]]” nel [[1907]].
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