Federación Anarquista Uruguaya: differenze tra le versioni

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All'inizio degli anni '60, partecipò ai lavori che portarono alla costituzione di un'organizzazione che riuniva diverse anime della sinistra uruguaiana che sarà antesignana dei ''[[Tupamaros]]''. L'anarchico [[Jorge Zabalza]] (FAU) entrò a far parte di questa celebre organizzazione di guerriglia urbana che però nel tempo assumerà una specifica connotazione [[marxismo-leninismo|marxista-leninista]].  
All'inizio degli anni '60, partecipò ai lavori che portarono alla costituzione di un'organizzazione che riuniva diverse anime della sinistra uruguaiana che sarà antesignana dei ''[[Tupamaros]]''. L'anarchico [[Jorge Zabalza]] (FAU) entrò a far parte di questa celebre organizzazione di guerriglia urbana che però nel tempo assumerà una specifica connotazione [[marxismo-leninismo|marxista-leninista]].  


Nel [[1967]], la dittatura al potere ordinò lo scioglimento della FAU, che passò in clandestinità fino al [[1971]]. Si ristrutturò sulla base della nuova situazione politica: si dotò di una struttura armata clandestina, un settimanale clandestino, una rete di abitazioni per ospitare compagni e compagne bisognosi, diffuse materiale di propaganda e sviluppò progetti di autofinanziamentoecc. La FAU favorì la creazione di due organizzazioni: la ''[[Resistencia Obrero Estudiantil]]'' (R.O.E.), pensata come «fronte di massa», e l'[[OPR-33]] (Organizzazione Popolare Rivoluzionaria-33 Orizzontale), il braccio armato della FAU che porterà con successo una serie di azioni fondate sul [[sabotaggio]], [[espropriazione]] economica, sequestro di di leader politici e padronali, appoggio armato agli scioperi ecc. [[File:DanielBarret.jpg|left|200px|thumb|[[Daniel Barret]], [[anarchico]] uruguayano.]]Messo alle strette dalla [[repressione]] dei servizi speciali dell'[[esercito]] uruguaiano e argentino, cinquanta membri vennero uccisi e fatti scomparire dopo essere stati sottoposti a torture ([[Elena Quinteros]], [[Roger Julien]], [[Victoria Grisonas]], [[Alberto Mechoso Méndez]]...); altri furono condannati a lunghe pene detentive.  
Nel [[1967]], la dittatura al potere ordinò lo scioglimento della FAU, che passò in clandestinità fino al [[1971]]. Si ristrutturò sulla base della nuova situazione politica: si dotò di una struttura armata clandestina, un settimanale clandestino, una rete di abitazioni per ospitare compagni e compagne bisognosi, diffuse materiale di propaganda e sviluppò progetti di autofinanziamento ecc. La FAU favorì la creazione di due organizzazioni: la ''[[Resistencia Obrero Estudiantil]]'' (R.O.E.), pensata come «fronte di massa», e l'[[OPR-33]] (Organizzazione Popolare Rivoluzionaria-33 Orizzontale), il braccio armato della FAU che porterà con successo una serie di azioni fondate sul [[sabotaggio]], [[espropriazione]] economica, sequestro di di leader politici e padronali, appoggio armato agli scioperi ecc. [[File:DanielBarret.jpg|left|200px|thumb|[[Daniel Barret]], [[anarchico]] uruguayano.]]Messo alle strette dalla [[repressione]] dei servizi speciali dell'[[esercito]] uruguaiano e argentino, cinquanta membri vennero uccisi e fatti scomparire dopo essere stati sottoposti a torture ([[Elena Quinteros]], [[Roger Julien]], [[Victoria Grisonas]], [[Alberto Mechoso Méndez]]...); altri furono condannati a lunghe pene detentive.  


L'anarchica italiana [[Luce Fabbri]], figlia di [[Luigi Fabbri|Luigi]] ma residente a Montevideo, entrò in conflitto con l'organizzazione e decise di abbandonarla per dar vita ad un piccolo gruppo anarchico. Stessa scelta farà l'anarchico e sociologo [[Daniel Barret]], che dopo una breve militanza abbandonò la FAU perché non più in linea con la linea politica intrapresa.
L'anarchica italiana [[Luce Fabbri]], figlia di [[Luigi Fabbri|Luigi]] ma residente a Montevideo, entrò in conflitto con l'organizzazione e decise di abbandonarla per dar vita ad un piccolo gruppo anarchico. Stessa scelta farà l'anarchico e sociologo [[Daniel Barret]], che dopo una breve militanza abbandonò la FAU perché non più in linea con la linea politica intrapresa.
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