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«... Dopo 18 anni di carcere politico il livornese Ezio Taddei, rivela al mondo il suo genio di scrittore. Lo scrittore è giunto ieri a Roma da Nuova York...». (Si legga [http://eziotaddei.splinder.com/ da Eziotaddei.splinder.com])</ref>, proseguendo la sua attività di scrittore. Le sue risorse economiche non sono floride, anche perché mai si è preoccupato di far valere i diritti d'autore, ma Ezio riesce sempre e comunque a trovare una soluzione ai suoi problemi e poi si trova più a suo agio in mezzo ai poveri e agli emarginati. | «... Dopo 18 anni di carcere politico il livornese Ezio Taddei, rivela al mondo il suo genio di scrittore. Lo scrittore è giunto ieri a Roma da Nuova York...». (Si legga [http://eziotaddei.splinder.com/ da Eziotaddei.splinder.com])</ref>, proseguendo la sua attività di scrittore. Le sue risorse economiche non sono floride, anche perché mai si è preoccupato di far valere i diritti d'autore, ma Ezio riesce sempre e comunque a trovare una soluzione ai suoi problemi e poi si trova più a suo agio in mezzo ai poveri e agli emarginati. | ||
Inizia in lui un cambiamento ideologico che lo porta ad iscriversi al PCI e a collaborare con «L' | Inizia in lui un cambiamento ideologico che lo porta ad iscriversi al PCI e a collaborare con «L'Unità» e «Vie nuove», dove pubblica articoli sul [[indagine sul caso dell'anarchico Tresca e sviluppi relativi|caso Tresca]], critica la [[democrazia]] americana, difende i coniugi Rosemberg, poi scrive il volumetto ''Vittorio Poccecai (biografia di un evaso dall'inferno di Tito)'', pubblicato dal PCI nella collana "I Titani" con prefazione di [[Vittorio Vidali]]. | ||
L'impegno di Taddei nei confronti del PCI e della Russia di Stalin suscita non poche polemiche negli ambienti anarchici italiani: | L'impegno di Taddei nei confronti del PCI e della Russia di Stalin suscita non poche polemiche negli ambienti anarchici italiani: | ||
:«Ad un certo momento tutto un complesso di gregarismo e di servitù volontaria si è fatto largo in lui, abbattendo le deboli resistenze libertarie, scoprendo, nella medaglia del carattere, dietro la maschera convulsa del rivoltoso, quella pacificata del funzionario di partito [...]Taddei glorifica ostentatamente il PCI come "ente metafisico" e presenta l'abbandono dell'anarchismo quasi come un passaggio dall'infanzia alla giovinezza, come faticoso raggiungimento di una maturità. È la forma peggiore della fobia antianarchica, una fobia avvelenata.» ([[Pier Carlo Masini]], «Il Libertario», 1951)<ref name="dizionario2">Dizionario Biografico degli Anarchici, Tomo II, pag 595</ref> | :«Ad un certo momento tutto un complesso di gregarismo e di servitù volontaria si è fatto largo in lui, abbattendo le deboli resistenze libertarie, scoprendo, nella medaglia del carattere, dietro la maschera convulsa del rivoltoso, quella pacificata del funzionario di partito [...]Taddei glorifica ostentatamente il PCI come "ente metafisico" e presenta l'abbandono dell'anarchismo quasi come un passaggio dall'infanzia alla giovinezza, come faticoso raggiungimento di una maturità. È la forma peggiore della fobia antianarchica, una fobia avvelenata.» ([[Pier Carlo Masini]], «Il Libertario», 1951)<ref name="dizionario2">Dizionario Biografico degli Anarchici, Tomo II, pag 595</ref> |