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[[File:No army countries.PNG|thumb|500px|right|Stati senza forze armate]]
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Si definisce come esercito (lat. ''exercitus'', "esercizio", in seguito "esercizio militare") l'[[militarismo|organizzazione militare]] nata spontaneamente da un popolo o, più comunemente, imposta dallo [[Stato]] al popolo per far fronte alla guerra o ad un più o meno reale "nemico". Le caratteristiche comuni a tutti i tipi di esercito sono:
Si definisce come esercito (lat. ''exercitus'', "esercizio", in seguito "esercizio militare") l'[[militarismo|organizzazione militare]] nata spontaneamente da un popolo o, più comunemente, imposta dallo [[Stato]] al popolo per far fronte alla guerra o ad un più o meno reale "nemico". Le caratteristiche comuni a tutti i tipi di esercito sono:
*[[gerarchia]]: le truppe sono divise e organizzate in unità  il cui potere decisionale va dall'alto verso il basso. Esistono comandanti che guidano le diverse unità , ma a loro volta essi sottoposti ad altre [[autorità ]] superiori, fino ad un comandante in capo di tutto l'esercito.
*[[gerarchia]]: le truppe sono divise e organizzate in unità  il cui potere decisionale va dall'alto verso il basso. Esistono comandanti che guidano le diverse unità , ma a loro volta essi sottoposti ad altre [[autorità ]] superiori, fino ad un comandante in capo di tutto l'esercito.
*[[disciplina]] e obbedienza agli ordini come valori fondamentali.
*[[disciplina]] e obbedienza agli ordini come valori fondamentali.


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=== L'esempio del Costarica ===
=== L'esempio del Costarica ===
Dopo la guerra civile, il [[1° dicembre]] [[1948]] il paese ha ufficialmente abolito le forze armate. Il risparmio economico conseguente ha fatto sì che le risorse economiche non destinate ai [[militari]] venissero destinate alla sanità , all'istruzione e alla protezione del patrimonio faunistico e floristico: circa il 28% del territorio è infatti dichiarata parco nazionale. Le conseguenze positive sono: un alto indice di alfabetizzazione (oltre il 95%), un buon servizio sanitario pubblico e una notevole stabilità  politica (il centro e sud america sono [[Stato|Stati]] che storicamente hanno subito numerosi ''golpe'' ad opera dei gruppi militare di potere, ma questo non è mai accaduto in Costarica dopo il [[1948]]).
Dopo la guerra civile, il [[1° dicembre]] [[1948]] il paese ha ufficialmente abolito le forze armate. Il risparmio economico conseguente ha fatto sì che le risorse economiche non destinate ai [[militari]] venissero destinate alla sanità , all'istruzione e alla protezione del patrimonio faunistico e floristico: circa il 28% del territorio è infatti dichiarata parco nazionale. Le conseguenze positive sono: un alto indice di alfabetizzazione (oltre il 95%), un buon servizio sanitario pubblico e una notevole stabilità  politica (il centro e sud america sono [[Stato|Stati]] che storicamente hanno subito numerosi ''golpe'' ad opera dei gruppi militare di potere, ma questo non è mai accaduto in Costarica dopo il [[1948]]).


La sola forma istituzionale che può essere definita come "armata" svolge compiti di [[polizia]] civile, guardie di frontiera, sorveglianza dei parchi naturali ed ordine pubblico.
La sola forma istituzionale che può essere definita come "armata" svolge compiti di [[polizia]] civile, guardie di frontiera, sorveglianza dei parchi naturali ed ordine pubblico.
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==Critica anarchica all'esercito==
==Critica anarchica all'esercito==
[[Image:Flag of the EZLN.png|thumb|200px|left|Bandiera dell'[[Ejército Zapatista de Liberación Nacional]]]]
[[Image:Flag of the EZLN.png|thumb|200px|left|Bandiera dell'[[Ejército Zapatista de Liberación Nacional]]]]
Uno dei principi cardine dell'[[anarchismo]] è l'[[antimilitarismo]]. Per gli anarchici, è stato sempre essenziale analizzare due aspetti della [[gerarchia|società  gerarchica]] a cui si oppongono tenacemente: [[patria]] ed [[esercito]]. Tutte le [[correnti anarchiche]], tanto le [[pacifismo|pacifiste]] quanto le [[insurrezionalismo|insurrezionaliste]], si sono da sempre opposte al [[militarismo]] e all'[[esercito]], sia quando questo è stato utilizzato come strumento [[imperialismo|imperialista]] e [[colonialismo|colonialista]] che quando, molto spesso, è stato utilizzato con funzioni repressive dei dissidenti interni al proprio paese.  
Uno dei principi cardine dell'[[anarchismo]] è l'[[antimilitarismo]]. Per gli anarchici, è stato sempre essenziale analizzare due aspetti della [[gerarchia|società  gerarchica]] a cui si oppongono tenacemente: [[patria]] ed [[esercito]]. Tutte le [[correnti anarchiche]], tanto le [[pacifismo|pacifiste]] quanto le [[insurrezionalismo|insurrezionaliste]], si sono da sempre opposte al [[militarismo]] e all'[[esercito]], sia quando questo è stato utilizzato come strumento [[imperialismo|imperialista]] e [[colonialismo|colonialista]] che quando, molto spesso, è stato utilizzato con funzioni repressive dei dissidenti interni al proprio paese.  


Accanto allo studio critico dei principi reazionari ([[esercito]], [[militarismo]], ecc.) che negano i [[acrazia|valori acratici]], l'[[anarchismo]] storicamente propone di mettere in pratica forme di opposizione e resistenza come l'[[obiezione di coscienza]] al servizio militare, l'[[azione diretta]] contro obiettivi militari, ecc.
Accanto allo studio critico dei principi reazionari ([[esercito]], [[militarismo]], ecc.) che negano i [[acrazia|valori acratici]], l'[[anarchismo]] storicamente propone di mettere in pratica forme di opposizione e resistenza come l'[[obiezione di coscienza]] al servizio militare, l'[[azione diretta]] contro obiettivi militari, ecc.
===L'organizzazione militare e il problema della disciplina durante la rivoluzione spagnola===
===L'organizzazione militare e il problema della disciplina durante la rivoluzione spagnola===
{{approff|milizie antifasciste|Colonna Durruti}}[[File:Simone Weil 07.jpg|thumb|250 px|[[Simone Weil]] in divisa da miliziana della [[Colonna Durruti]] durante la rivoluzione spagnola]]
{{approff|milizie antifasciste|Colonna Durruti}}[[File:Simone Weil 07.jpg|thumb|250 px|[[Simone Weil]] in divisa da miliziana della [[Colonna Durruti]] durante la rivoluzione spagnola]]
L'organizzazione delle [[milizie anarchiche|'''milizie''' anarchiche]] e [[antifascismo|antifasciste]] attive durante la [[rivoluzione spagnola]] del [[1936]] era ben diversa da quella di un normale esercito; erano bandite le divise e l'appartenenza all'una o all'altra formazione era indicata dal colore dei fazzoletti. Solitamente il modello organizzativo fu il seguente: l'unità  più piccola era il "gruppo" formato da 10 miliziani, che aveva per rappresentante un delegato democraticamente eletto; dieci gruppi formavano una "'''Centuria'''", un numero di centurie non prefissato, ma dipendente dalle esigenze belliche delle diverse zone, costituiva una "'''Colonna'''". La Colonna era comandata da un comitato di guerra, potenzialmente rimovibile, eletto dai miliziani, che potevano contare anche su un certo numero di aggregati ex ufficiali dell'esercito, esperti di artiglieria e nell'uso degli esplosivi.
L'organizzazione delle [[milizie anarchiche|'''milizie''' anarchiche]] e [[antifascismo|antifasciste]] attive durante la [[rivoluzione spagnola]] del [[1936]] era ben diversa da quella di un normale esercito; erano bandite le divise e l'appartenenza all'una o all'altra formazione era indicata dal colore dei fazzoletti. Solitamente il modello organizzativo fu il seguente: l'unità  più piccola era il "gruppo" formato da 10 miliziani, che aveva per rappresentante un delegato democraticamente eletto; dieci gruppi formavano una "'''Centuria'''", un numero di centurie non prefissato, ma dipendente dalle esigenze belliche delle diverse zone, costituiva una "'''Colonna'''". La Colonna era comandata da un comitato di guerra, potenzialmente rimovibile, eletto dai miliziani, che potevano contare anche su un certo numero di aggregati ex ufficiali dell'esercito, esperti di artiglieria e nell'uso degli esplosivi.


La "[[Colonna Durruti]]" si distinse dalle altre colonne in quanto in essa spiccava la figura di [[Buenaventura Durruti]], il quale esercitava sostanzialmente una funzione di comando grazie allo straordinario carisma esercitato sugli altri miliziani. Riguardo al problema della disciplina, Durruti si adoperò affinché i miliziani sviluppassero piena consapevolezza dell'importantissimo compito da loro esercitato sia nell'ambito della lotta al [[franchismo]] che in quello dell'instaurazione del [[comunismo libertario]]:
La "[[Colonna Durruti]]" si distinse dalle altre colonne in quanto in essa spiccava la figura di [[Buenaventura Durruti]], il quale esercitava sostanzialmente una funzione di comando grazie allo straordinario carisma esercitato sugli altri miliziani. Riguardo al problema della disciplina, Durruti si adoperò affinché i miliziani sviluppassero piena consapevolezza dell'importantissimo compito da loro esercitato sia nell'ambito della lotta al [[franchismo]] che in quello dell'instaurazione del [[comunismo libertario]]:


: «Avere disciplina per me non significa nient'altro che badare alla propria responsabilità  ed a quella degli altri. Sono contro ogni disciplina da caserma; conduce soltanto alla brutalizzazione, all'odio, a funzionari privi di coscienza. Ma tanto meno voglio qui parlare di una libertà  malintesa, come la pretendono i vigliacchi, per rendersi facile la vita. Nella nostra organizzazione, la CNT, prevale una retta comprensione della disciplina; e ad essa dobbiamo il fatto che gli anarchici rispettano le decisioni dei compagni ai quali hanno conferito la propria fiducia. In tempo di guerra occorre obbedire ai delegati eletti, altrimenti qualsiasi operazione è condannata al fallimento. Se gli uomini non sono d'accordo con loro, nelle riunioni devono deporre i propri rappresentanti a sostituirli.» <ref>Hans Magnus Enzensberger, ''La breve estate dell'anarchia'', Feltrinelli, pag 235</ref>
: «Avere disciplina per me non significa nient'altro che badare alla propria responsabilità  ed a quella degli altri. Sono contro ogni disciplina da caserma; conduce soltanto alla brutalizzazione, all'odio, a funzionari privi di coscienza. Ma tanto meno voglio qui parlare di una libertà  malintesa, come la pretendono i vigliacchi, per rendersi facile la vita. Nella nostra organizzazione, la CNT, prevale una retta comprensione della disciplina; e ad essa dobbiamo il fatto che gli anarchici rispettano le decisioni dei compagni ai quali hanno conferito la propria fiducia. In tempo di guerra occorre obbedire ai delegati eletti, altrimenti qualsiasi operazione è condannata al fallimento. Se gli uomini non sono d'accordo con loro, nelle riunioni devono deporre i propri rappresentanti a sostituirli.» <ref>Hans Magnus Enzensberger, ''La breve estate dell'anarchia'', Feltrinelli, pag 235</ref>


==Altri utilizzi del termine esercito nell'anarchismo==
==Altri utilizzi del termine esercito nell'anarchismo==
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[[Categoria:Concetti]]
[[Categoria:Concetti]]
[[Categoria:Quello che l'anarchismo non è]]
[[Categoria:Quello che l'anarchismo non è]]
[[Categoria:Società ]]
[[Categoria:Società ]]
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