Eresia: differenze tra le versioni

1 byte rimosso ,  21:15, 25 ago 2019
m
Sostituzione testo - "à »" con "à»"
m (Sostituzione testo - "{{references|2}}" con "<references/>")
m (Sostituzione testo - "à »" con "à»")
Riga 44: Riga 44:
L'[[anarchia]], essendo un pensiero privo di una strutturazione ideologica ben definita, si presta a mille [[correnti anarchiche|correnti e tendenze]], per cui non è del tutto corretto parlare di '''eresie anarchiche''' in senso stretto giacché non esiste in tal senso un pensiero ortodosso o dominante che che dir si voglia. Ad ogni modo non si può negare che ci siano stati anarchici che hanno espresso punti di vista definibili in qualche modo anarchicamente eretici, in quanto in '''contrasto''' con certi "valori" e principi dell'[[anarchismo]], come per esempio quando [[Camillo Berneri]] criticò l'[[Astensionismo elettorale anarchico|astensionismo elettorale]] come dogma anarchico.<ref>[http://www.socialismolibertario.it/berneri15.htm Astensionismo e anarchismo]</ref>
L'[[anarchia]], essendo un pensiero privo di una strutturazione ideologica ben definita, si presta a mille [[correnti anarchiche|correnti e tendenze]], per cui non è del tutto corretto parlare di '''eresie anarchiche''' in senso stretto giacché non esiste in tal senso un pensiero ortodosso o dominante che che dir si voglia. Ad ogni modo non si può negare che ci siano stati anarchici che hanno espresso punti di vista definibili in qualche modo anarchicamente eretici, in quanto in '''contrasto''' con certi "valori" e principi dell'[[anarchismo]], come per esempio quando [[Camillo Berneri]] criticò l'[[Astensionismo elettorale anarchico|astensionismo elettorale]] come dogma anarchico.<ref>[http://www.socialismolibertario.it/berneri15.htm Astensionismo e anarchismo]</ref>


Un altro personaggio che espresse pensieri anarchici eretici fu [[Ferdinando Tartaglia]], un presbitero e teologo che aveva mescolato fra i dodici e ventiquattro anni teologia e poesia, facendone la struttura portante della sua disarticolata dottrina, che conserverà nel marasma delle sue riflessioni per tutta la vita. Allontanato dalla [[Chiesa]] per le sue posizioni religiose e politiche, nel [[1946]] venne raggiunto dalla scomunica, che lui stesso definì un provvedimento giustificato poiché la sua critica alla [[dottrina]] cristiana era fondata sul completo '''rovesciamento''' delle coordinate teologiche ed una sovversione radicale dell'intera idea di dio. Tartaglia sostiene che dio, non è né dio né non dio, quindi non può esservi una morte di dio che abbandona nell'abisso, né è possibile dare senso allo spirito astratto nella cui totalità si smarriscono i mistici entrando in intimità col divino (Tesi per la fine del problema di dio). Stimato poeta, influenzato dallo spirito di Baruch Spinosa, negli anni del ''Movimento di Religione'' [[Ferdinando Tartaglia]] entra in contatto con il mondo libertario. Tra il [[1947]] e [[1948]] compaiono alcuni suoi scritti su ''[[Umanità Nova]]'', ''[[Volontà]]'' e ''[[Gioventù Anarchica]]'', c'è in particolare un lungo intervento intitolato ''Anarchismo e postanarchismo'', apparso sulla “Gioventù Anarchica” di [[Carlo Doglio]] e [[Pier Carlo Masini]], nel quale Tartaglia spinge la sua tensione al cambiamento radicale fin dentro all'anarchismo, invitando a «un'opzione decisiva di novità », capace di condurre all'abbandono di ogni attaccamento ad ogni tipo di tradizione. Per Tartaglia il parlare di una tradizione anarchica rivela una contraddizione intrinseca da oltrepassare. «Nel [[1949]], in modo improvviso Tartaglia comunica ad Aldo Capitini l'intenzione di ritirarsi dal Movimento di Religione, considerato alla stregua di uno strumento di lavoro iniziale e provvisorio. Comincerà un lungo periodo di silenzio, protratto fino alla morte, anche se in realtà inizia a considerare la possibilità di una riconciliazione con la Chiesa, che avverrà comunque solo nel 1987, un anno prima di morire.» <ref>[http://www.arivista.org/?nr=352&pag=../325/50.htm A-Rivista - Tra anarchia e religione]</ref>
Un altro personaggio che espresse pensieri anarchici eretici fu [[Ferdinando Tartaglia]], un presbitero e teologo che aveva mescolato fra i dodici e ventiquattro anni teologia e poesia, facendone la struttura portante della sua disarticolata dottrina, che conserverà nel marasma delle sue riflessioni per tutta la vita. Allontanato dalla [[Chiesa]] per le sue posizioni religiose e politiche, nel [[1946]] venne raggiunto dalla scomunica, che lui stesso definì un provvedimento giustificato poiché la sua critica alla [[dottrina]] cristiana era fondata sul completo '''rovesciamento''' delle coordinate teologiche ed una sovversione radicale dell'intera idea di dio. Tartaglia sostiene che dio, non è né dio né non dio, quindi non può esservi una morte di dio che abbandona nell'abisso, né è possibile dare senso allo spirito astratto nella cui totalità si smarriscono i mistici entrando in intimità col divino (Tesi per la fine del problema di dio). Stimato poeta, influenzato dallo spirito di Baruch Spinosa, negli anni del ''Movimento di Religione'' [[Ferdinando Tartaglia]] entra in contatto con il mondo libertario. Tra il [[1947]] e [[1948]] compaiono alcuni suoi scritti su ''[[Umanità Nova]]'', ''[[Volontà]]'' e ''[[Gioventù Anarchica]]'', c'è in particolare un lungo intervento intitolato ''Anarchismo e postanarchismo'', apparso sulla “Gioventù Anarchica” di [[Carlo Doglio]] e [[Pier Carlo Masini]], nel quale Tartaglia spinge la sua tensione al cambiamento radicale fin dentro all'anarchismo, invitando a «un'opzione decisiva di novità», capace di condurre all'abbandono di ogni attaccamento ad ogni tipo di tradizione. Per Tartaglia il parlare di una tradizione anarchica rivela una contraddizione intrinseca da oltrepassare. «Nel [[1949]], in modo improvviso Tartaglia comunica ad Aldo Capitini l'intenzione di ritirarsi dal Movimento di Religione, considerato alla stregua di uno strumento di lavoro iniziale e provvisorio. Comincerà un lungo periodo di silenzio, protratto fino alla morte, anche se in realtà inizia a considerare la possibilità di una riconciliazione con la Chiesa, che avverrà comunque solo nel 1987, un anno prima di morire.» <ref>[http://www.arivista.org/?nr=352&pag=../325/50.htm A-Rivista - Tra anarchia e religione]</ref>


==Eresia nel tempo==
==Eresia nel tempo==
64 364

contributi