Emma Neri: differenze tra le versioni

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Nata a Cesena il [[5 settembre]] [[1897]] da Eligio e Elvira Della Bella, sin da bambina Emma Neri viene educata dal padre, di professione ragioniere, agli ideali socialisti. Le buone condizioni economiche della famiglia le consentono di frequentare la [[scuola]] e conseguire il diploma di maestra elementare. Nonostante riesca ad ottenere l'abilitazione di direttrice didattica grazie alla frequenza di un corso all'Università di Bologna, preferirà sempre l'insegnamento perché vocazionalmente predisposta al contatto diretto con i ragazzi e le ragazze.  
Nata a Cesena il [[5 settembre]] [[1897]] da Eligio e Elvira Della Bella, sin da bambina Emma Neri viene educata dal padre, di professione ragioniere, agli ideali socialisti. Le buone condizioni economiche della famiglia le consentono di frequentare la [[scuola]] e conseguire il diploma di maestra elementare. Nonostante riesca ad ottenere l'abilitazione di direttrice didattica grazie alla frequenza di un corso all'Università di Bologna, preferirà sempre l'insegnamento perché vocazionalmente predisposta al contatto diretto con i ragazzi e le ragazze.  


Dopo le prime brevi esperienze in alcune scuole del cesenate, nel [[1921]] ottiene un posto di maestra alla [[scuola]] elementare di Castel Bolognese (RA). Nel paese romagnolo conosce quello che diventerà il suo inseparabile compagno: l'anarchico [[Nello Garavini]]. A contatto con gli anarchici del luogo - che nell'imolese erano stati particolarmente attivi durante il [[biennio rosso]], nei movimenti [[antimilitarismo|antimilitaristi]] contro la prima guerra mondiale e durante le [[Consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20)|occupazioni delle fabbriche del 1919-1920]]-, la maestra comprende che i suoi ideali socialisti trovano maggiore coerenza nell'[[anarchismo]].  
Dopo le prime brevi esperienze in alcune scuole del cesenate, nel [[1921]] ottiene un posto di maestra alla [[scuola]] elementare di Castel Bolognese (RA). Nel paese romagnolo conosce quello che diventerà il suo inseparabile compagno: l'anarchico [[Nello Garavini]]. A contatto con gli anarchici del luogo - che nell'imolese erano stati particolarmente attivi durante il [[biennio rosso]], nei movimenti [[antimilitarismo|antimilitaristi]] contro la prima guerra mondiale e durante le [[Consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20)|occupazioni delle fabbriche del 1919-1920]] - la maestra comprende che i suoi ideali socialisti trovano maggiore coerenza nell'[[anarchismo]].  
[[File:Augusto_Masetti.jpg|thumb|left|220 px|[[Emma Neri]] (a destra) con [[Augusto Masetti]] e [[Maria Rossi]]]]  
[[File:Augusto_Masetti.jpg|thumb|left|220 px|[[Emma Neri]] (a destra) con [[Augusto Masetti]] e [[Maria Rossi]]]]  
Il [[4 giugno]] [[1923]] Emma e [[Nello Garavini]] si uniscono in matrimonio, ma la loro vita, dopo l'avvento del [[fascismo]], si fa molto difficile. Lo squadrismo infatti è sempre più aggressivo e dopo l'assassinio di Matteotti nel [[1924]], la coppia decide di trasferirsi a Milano visto che Garavini era stato aggredito già ben due volte. Il [[19 ottobre]] [[1924]] nasce Giordana, la loro unica figlia, che seguirà l'opera dei genitori negli ambienti dell'[[anarchismo]] castellano.  
Il [[4 giugno]] [[1923]] Emma e [[Nello Garavini]] si uniscono in matrimonio, ma la loro vita, dopo l'avvento del [[fascismo]], si fa molto difficile. Lo squadrismo infatti è sempre più aggressivo e dopo l'assassinio di Matteotti nel [[1924]], la coppia decide di trasferirsi a Milano visto che Garavini era stato aggredito già ben due volte. Il [[19 ottobre]] [[1924]] nasce Giordana, la loro unica figlia, che seguirà l'opera dei genitori negli ambienti dell'[[anarchismo]] castellano.  
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