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Ben più significativo fu invece il colloquio da lei avuto con il vecchio ed ammalato [[Pëtr Kropotkin]]. Il vecchio rivoluzionario le confermò quanto le avevano già detto tanti altri anarchici: la [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione]] non era ancora stata sconfitta, c'erano ancora speranze, bisognava lottare. Ma non solo contro i nemici esterni, anche contro lo strozzamento che dall'interno i bolscevichi stavano effettuando contro le loro stesse parole d'ordine della prima ora. | Ben più significativo fu invece il colloquio da lei avuto con il vecchio ed ammalato [[Pëtr Kropotkin]]. Il vecchio rivoluzionario le confermò quanto le avevano già detto tanti altri anarchici: la [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione]] non era ancora stata sconfitta, c'erano ancora speranze, bisognava lottare. Ma non solo contro i nemici esterni, anche contro lo strozzamento che dall'interno i bolscevichi stavano effettuando contro le loro stesse parole d'ordine della prima ora. | ||
In [[Russia]], la Goldman e [[Alexander Berkman]] ebbero rapporti molto difficili anche con l'anarco-bolscevico [[Victor Serge]], nonostante entrambi condividessero le preoccupazioni per le sorti dei libertari e per la deriva autoritaria della [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione]], che li accusava di essere distanti dalle esigenze del popolo russo e che la loro formazione americana «li allontanava dai russi e ne facevano i rappresentanti di una generazione idealistica completamente scomparsa in Russia» <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', edizioni e/o, | In [[Russia]], la Goldman e [[Alexander Berkman]] ebbero rapporti molto difficili anche con l'anarco-bolscevico [[Victor Serge]], nonostante entrambi condividessero le preoccupazioni per le sorti dei libertari e per la deriva autoritaria della [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione]], che li accusava di essere distanti dalle esigenze del popolo russo e che la loro formazione americana «li allontanava dai russi e ne facevano i rappresentanti di una generazione idealistica completamente scomparsa in Russia» <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', edizioni e/o, p. 189.</ref> | ||
Dopo la carneficina di [[Kronstadt]] ([[3 marzo|3]]-[[18 marzo]] [[1921]]) in cui centinaia di proletari furono massacrati dall'Armata Rossa di [[Lev Trotskij|Trotskij]], i due anarchici decisero di lasciare la [[Russia]] e di continuare altrove, in migliori condizioni, la lotta anarchica. Da allora l'attività della Goldman riprese pur tra molte difficoltà, espulsioni, noie ed arresti. Fu a Stoccolma, a Monaco, in altre città finché si stabilì per un periodo a Londra. | Dopo la carneficina di [[Kronstadt]] ([[3 marzo|3]]-[[18 marzo]] [[1921]]) in cui centinaia di proletari furono massacrati dall'Armata Rossa di [[Lev Trotskij|Trotskij]], i due anarchici decisero di lasciare la [[Russia]] e di continuare altrove, in migliori condizioni, la lotta anarchica. Da allora l'attività della Goldman riprese pur tra molte difficoltà, espulsioni, noie ed arresti. Fu a Stoccolma, a Monaco, in altre città finché si stabilì per un periodo a Londra. |