Emiliano Zapata: differenze tra le versioni

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'''Emiliano Zapata''' nasce l'[[8 agosto]] del [[1879]] ad Anenecuilco, frazione di Villa de Ayala, Stato di Morelos, in una famiglia molto numerosa (Emiliano è il penultimo dei dieci figli) e con enormi difficoltà  economiche. Nello [[Stato]] del Morelos, dominato dalle grandi famiglie latifondiste che godono dei privilegi concessi dal dittatore [[Porfirio Diaz]], vivono e si scontrano due civiltà : quella dei ricchissimi e arroganti [[capitalismo|capitalisti]] e quella dei fierissimi indigeni molto legati alla loro terra e alla loro cultura.
'''Emiliano Zapata''' nasce l'[[8 agosto]] del [[1879]] ad Anenecuilco, frazione di Villa de Ayala, Stato di Morelos, in una famiglia molto numerosa (Emiliano è il penultimo dei dieci figli) e con enormi difficoltà  economiche. Nello [[Stato]] del Morelos, dominato dalle grandi famiglie latifondiste che godono dei privilegi concessi dal dittatore [[Porfirio Diaz]], vivono e si scontrano due civiltà : quella dei ricchissimi e arroganti [[capitalismo|capitalisti]] e quella dei fierissimi indigeni molto legati alla loro terra e alla loro cultura.


Viste le gravissime difficoltà  economiche in cui si dibatte la sua famiglia, Emiliano, che parla si sin da ragazzo parla spagnolo e ''nahuatl'' (un’antica lingua messicana), è costretto a lasciare la [[scuola]] all'età  di 16 anni (età  in cui rimane orfano) per intraprendere il lavoro di contadino. Nel proprio villaggio si distingue immediatamente  tanto per le sue capacità  lavorative che per la sua intelligenza e curiosità  per le antiche origini del suo popolo. proprio la ricerca e lo studio di antichi documenti, gli dimostreranno senza ombra di dubbio le ragioni storiche del suo ''pueblo'' nel rivendicare terra e [[giustizia sociale]].
Viste le gravissime difficoltà  economiche in cui si dibatte la sua famiglia, Emiliano, che parla si sin da ragazzo parla spagnolo e ''nahuatl'' (un'antica lingua messicana), è costretto a lasciare la [[scuola]] all'età  di 16 anni (età  in cui rimane orfano) per intraprendere il lavoro di contadino. Nel proprio villaggio si distingue immediatamente  tanto per le sue capacità  lavorative che per la sua intelligenza e curiosità  per le antiche origini del suo popolo. proprio la ricerca e lo studio di antichi documenti, gli dimostreranno senza ombra di dubbio le ragioni storiche del suo ''pueblo'' nel rivendicare terra e [[giustizia sociale]].


In quegli anni entra in contatto con due maestri di scuola, [[Pablo Torres Burgos]] e [[Otilio Montano]], che gli mettono a disposizione la loro biblioteca privata, ricchissima di letteratura rivoluzionaria. Torres gli mette a disposizione «''[[Regeneracion]]''», la rivista clandestina dei [[fratelli Flores Magon]]; Montano invece lo introduce alla conoscenza della [[letteratura]] anarchica, in particolare  di [[Kropotkin]].
In quegli anni entra in contatto con due maestri di scuola, [[Pablo Torres Burgos]] e [[Otilio Montano]], che gli mettono a disposizione la loro biblioteca privata, ricchissima di letteratura rivoluzionaria. Torres gli mette a disposizione «''[[Regeneracion]]''», la rivista clandestina dei [[fratelli Flores Magon]]; Montano invece lo introduce alla conoscenza della [[letteratura]] anarchica, in particolare  di [[Kropotkin]].
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===L'attivismo politico ===
===L'attivismo politico ===
: «Uomini del Sud! È Meglio morire in piedi che vivere in ginocchio!» <ref>Attribuita a Zapata e  citata in Hudson Strode, ''Timeless Mexico'', 1944, p. 259</ref>
: «Uomini del Sud! È Meglio morire in piedi che vivere in ginocchio!» <ref>Attribuita a Zapata e  citata in Hudson Strode, ''Timeless Mexico'', 1944, p. 259</ref>
Zapata nel febbraio [[1909]], anno in cui diviene sindaco di Anenecuilco, dichiara il proprio sostegno a [[Patricio Leyva]], candidato a governatore dell'opposizione. La vittoria di [[Pablo Escandon]], determina ad Anenecuilco dure rappresaglie contro il ''pueblo'' e nuove perdite di terre da parte degli stessi, a vantaggio delle solite famiglie latifondiste. Zapata, a metà  del [[1910]], tenta ancora una via legalitaria, con il presidente [[Porfirio Diaz]], per la risoluzione dei problemi della sua gente, ma accortosi dell’infruttuosità  del suo attivismo, decide di iniziare ad occupare e a distribuire terre ai contadini con la forza. Contemporaneamente matura l'idea di intraprendere la lotta armata nel Morelos quando, il [[20 novembre]] [[1910]], un gruppo di “liberali democratici” guidato da [[Francisco Madero]], incita alla resistenza armata contro la dittatura di Diaz, promettendo, in caso di vittoria, la restituzione e la redistrubuzione delle terre sottratte al ''pueblo''.  
Zapata nel febbraio [[1909]], anno in cui diviene sindaco di Anenecuilco, dichiara il proprio sostegno a [[Patricio Leyva]], candidato a governatore dell'opposizione. La vittoria di [[Pablo Escandon]], determina ad Anenecuilco dure rappresaglie contro il ''pueblo'' e nuove perdite di terre da parte degli stessi, a vantaggio delle solite famiglie latifondiste. Zapata, a metà  del [[1910]], tenta ancora una via legalitaria, con il presidente [[Porfirio Diaz]], per la risoluzione dei problemi della sua gente, ma accortosi dell'infruttuosità  del suo attivismo, decide di iniziare ad occupare e a distribuire terre ai contadini con la forza. Contemporaneamente matura l'idea di intraprendere la lotta armata nel Morelos quando, il [[20 novembre]] [[1910]], un gruppo di “liberali democratici” guidato da [[Francisco Madero]], incita alla resistenza armata contro la dittatura di Diaz, promettendo, in caso di vittoria, la restituzione e la redistrubuzione delle terre sottratte al ''pueblo''.  
[[File:Pancho Villa, el presidente provisional Eulalio Gutiérrez y Emiliano Zapata.jpg|thumb|300 px|Emiliano Zapata con Eulalio Gutiérrez (in mezzo) e Pancho Villa]]
[[File:Pancho Villa, el presidente provisional Eulalio Gutiérrez y Emiliano Zapata.jpg|thumb|300 px|Emiliano Zapata con Eulalio Gutiérrez (in mezzo) e Pancho Villa]]


Quando [[Torres Burgos]] viene assassinato dai federales, Zapata diventa il "leader" riconosciuto dei contadini e si pone alla testa dei rivoluzionari del Messico del Sud, sotto l'insegna della [[simbolismo|bandiera nera dell’anarchia]] (recante la scritta "''[[Tierra y Libertad]]''"), riuscendo, grazie all’appoggio dei contadini locali a fronteggiare abilmente le truppe repressive mandate dal governo centrale, fino alla rinuncia del dittatore [[Porfirio Diaz|Diaz]] nel maggio del [[1911]].  
Quando [[Torres Burgos]] viene assassinato dai federales, Zapata diventa il "leader" riconosciuto dei contadini e si pone alla testa dei rivoluzionari del Messico del Sud, sotto l'insegna della [[simbolismo|bandiera nera dell'anarchia]] (recante la scritta "''[[Tierra y Libertad]]''"), riuscendo, grazie all'appoggio dei contadini locali a fronteggiare abilmente le truppe repressive mandate dal governo centrale, fino alla rinuncia del dittatore [[Porfirio Diaz|Diaz]] nel maggio del [[1911]].  


Il [[7 giugno]] Zapata incontra Madero, il quale, rimangiandosi le promesse fatte, mostra tutta la sua indifferenza alle problematiche contadine. Nel novembre dello stesso anno, deluso dal tradimento di Madero, decide di riprendere la sua [[anarchismo insurrezionale|lotta insurrezionale]] lanciando il [[Plan de Ayala]], definendo Madero viene un traditore e decretando l’immediata restituzione delle terre ai contadini. «''Sono disposto a lottare contro tutti e contro tutto''», scrive Zapata al suo futuro successore [[Gildardo Magana]].
Il [[7 giugno]] Zapata incontra Madero, il quale, rimangiandosi le promesse fatte, mostra tutta la sua indifferenza alle problematiche contadine. Nel novembre dello stesso anno, deluso dal tradimento di Madero, decide di riprendere la sua [[anarchismo insurrezionale|lotta insurrezionale]] lanciando il [[Plan de Ayala]], definendo Madero viene un traditore e decretando l'immediata restituzione delle terre ai contadini. «''Sono disposto a lottare contro tutti e contro tutto''», scrive Zapata al suo futuro successore [[Gildardo Magana]].


Inizia a questo punto una lunghissima battaglia di Zapata e dei “suoi” uomini, inizialmente contro Madero, poi contro Huerta e infine contro Carranza. La tecnica adottata dagli uomini dell'[[Ejercito Libertador del Sur]] è basata sull’applicazione di tecniche di guerriglia: unità  mobili, costituite da due o trecento uomini, comandati da un ufficiale con il grado di "colonnello" o "generale", colpivano i distaccamenti [[militari]] per poi fuggire e divenire così inafferrabili per i ''federales''.
Inizia a questo punto una lunghissima battaglia di Zapata e dei “suoi” uomini, inizialmente contro Madero, poi contro Huerta e infine contro Carranza. La tecnica adottata dagli uomini dell'[[Ejercito Libertador del Sur]] è basata sull'applicazione di tecniche di guerriglia: unità  mobili, costituite da due o trecento uomini, comandati da un ufficiale con il grado di "colonnello" o "generale", colpivano i distaccamenti [[militari]] per poi fuggire e divenire così inafferrabili per i ''federales''.


Verso la fine del [[1913]], per merito anche delle vittorie riportate da [[Pancho Villa]] nel nord del paese, il vecchio e dispotico regime comincia seriamente a traballare. Il [[15 luglio]] Huerta è costretto a fuggire e nell'autunno del [[1914]] si realizza ad Aguascalientes una Convenzione tra le varie correnti rivoluzionarie del [[Messico]], ma senza che queste riescano a trovare un'accordo valido. In dicembre, dopo la rottura con [[Carranza]], rappresentante la [[borghesia]] agraria del nord, le truppe contadine di [[Pancho Villa]] ed Emiliano Zapata entrano trionfanti a Città  del Messico portando al cielo i vessilli della vergine della Guadalupe, patrona dei popoli indigeni.  
Verso la fine del [[1913]], per merito anche delle vittorie riportate da [[Pancho Villa]] nel nord del paese, il vecchio e dispotico regime comincia seriamente a traballare. Il [[15 luglio]] Huerta è costretto a fuggire e nell'autunno del [[1914]] si realizza ad Aguascalientes una Convenzione tra le varie correnti rivoluzionarie del [[Messico]], ma senza che queste riescano a trovare un'accordo valido. In dicembre, dopo la rottura con [[Carranza]], rappresentante la [[borghesia]] agraria del nord, le truppe contadine di [[Pancho Villa]] ed Emiliano Zapata entrano trionfanti a Città  del Messico portando al cielo i vessilli della vergine della Guadalupe, patrona dei popoli indigeni.  
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===Il dopo Zapata===
===Il dopo Zapata===


Dopo la morte di Zapata, i suoi seguaci eleggono quale loro capo un giovane intellettuale, [[Gildardo Magana]]. Gilardo, che ha una forte prerogativa conciliatoria, continua la lotta del pueblo sino al [[1920]], quando decide di aderire al [[Plan de Agua Prieta]], lanciato contro Carranza da un gruppo di generali del Sonora. Gli insorti del Morelos decidono allora di deporre le armi e di fidarsi, per l’ennesima volta, delle promesse di una nuova riforma agraria. La pacificazione tra [[rivoluzione|rivoluzionari]] e  [[autorità ]] messicana viene in questo modo raggiunta. Nasce quindi un regime assurdo, che pone insieme Zapata, considerato incredibilmente tra i fondatori dello stesso, e coloro che lo hanno assassinato.
Dopo la morte di Zapata, i suoi seguaci eleggono quale loro capo un giovane intellettuale, [[Gildardo Magana]]. Gilardo, che ha una forte prerogativa conciliatoria, continua la lotta del pueblo sino al [[1920]], quando decide di aderire al [[Plan de Agua Prieta]], lanciato contro Carranza da un gruppo di generali del Sonora. Gli insorti del Morelos decidono allora di deporre le armi e di fidarsi, per l'ennesima volta, delle promesse di una nuova riforma agraria. La pacificazione tra [[rivoluzione|rivoluzionari]] e  [[autorità ]] messicana viene in questo modo raggiunta. Nasce quindi un regime assurdo, che pone insieme Zapata, considerato incredibilmente tra i fondatori dello stesso, e coloro che lo hanno assassinato.
[[Image:Eufemio Zapata.jpg|left|thumb|150 px|[[Eufemio Zapata]], fratello di Emiliano]]
[[Image:Eufemio Zapata.jpg|left|thumb|150 px|[[Eufemio Zapata]], fratello di Emiliano]]
==Il pensiero di Emiliano Zapata==
==Il pensiero di Emiliano Zapata==
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'''''El caudillo del sur''''' non rivendicava semplicemente più [[eguaglianza]] e terra ai contadini, egli auspicava la costruzione di una nuova nazione a partire da un'organizzazione decentralizzata di ''pueblos'' liberamente [[federalismo|federati]] tra loro, sovrani ed autonomi nelle decisioni politiche, amministrative e finanziarie. Per quanto i contadini avessero un ruolo centrale nelle sue battaglie, egli riteneva importante anche liberare i minatori, gli operai, gli indios e i lavoratori tutti dallo sfruttamento a cui erano sottoposti per colpa della classe capitalistica messicana e statunitense.   
'''''El caudillo del sur''''' non rivendicava semplicemente più [[eguaglianza]] e terra ai contadini, egli auspicava la costruzione di una nuova nazione a partire da un'organizzazione decentralizzata di ''pueblos'' liberamente [[federalismo|federati]] tra loro, sovrani ed autonomi nelle decisioni politiche, amministrative e finanziarie. Per quanto i contadini avessero un ruolo centrale nelle sue battaglie, egli riteneva importante anche liberare i minatori, gli operai, gli indios e i lavoratori tutti dallo sfruttamento a cui erano sottoposti per colpa della classe capitalistica messicana e statunitense.   


Altro aspetto importante della sua visione politica era l’importanza data alle autorità  civili piuttosto che a quelle militari, comprendendo anche l’importanza dei contatti con altri [[Individualità |individualità ]] e\o gruppi che isolassero il Morelos (nel [[1913]], invitò nel Morelos anche [[Ricardo Flores Magón]], allora esiliato negli [[USA]], il quale però non potè accettare l'invito per motivi non ancora ben chiari).” Per questo egli non riconosceva ai governi o ai tribunali alcuna [[autorità ]] rispetto alle leggi naturali o alla volontà  umana di liberarsi dalla condizione di schiavitù.  
Altro aspetto importante della sua visione politica era l'importanza data alle autorità  civili piuttosto che a quelle militari, comprendendo anche l'importanza dei contatti con altri [[Individualità |individualità ]] e\o gruppi che isolassero il Morelos (nel [[1913]], invitò nel Morelos anche [[Ricardo Flores Magón]], allora esiliato negli [[USA]], il quale però non potè accettare l'invito per motivi non ancora ben chiari).” Per questo egli non riconosceva ai governi o ai tribunali alcuna [[autorità ]] rispetto alle leggi naturali o alla volontà  umana di liberarsi dalla condizione di schiavitù.  
== Note ==
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