Elisabeth Dmitrieff: differenze tra le versioni

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Terza figlia nata da una relazione extra-coniugale tra il proprietario terriero Luka Kuščelev e Natalia Troskevič, una suora di carità  luterana, Elizaveta può fare buoni studi a [[San Pietroburgo]], dove la famiglia si è trasferita, e si forma politicamente leggendo gli scritti di [[Nikolaj Černyševskij]], di [[Nikolaj Dobroljubov]], di [[Dmitrij Pisarev]] e frequentando i circoli radicali e socialisti russi, vicini alla [[Zemlja i Volja]], della quale è seguace un suo fratello.  
Terza figlia nata da una relazione extra-coniugale tra il proprietario terriero Luka Kuščelev e Natalia Troskevič, una suora di carità  luterana, Elizaveta può fare buoni studi a [[San Pietroburgo]], dove la famiglia si è trasferita, e si forma politicamente leggendo gli scritti di [[Nikolaj Černyševskij]], di [[Nikolaj Dobroljubov]], di [[Dmitrij Pisarev]] e frequentando i circoli radicali e socialisti russi, vicini alla [[Zemlja i Volja]], della quale è seguace un suo fratello.  


Decisa a sfuggire all'oppressione della famiglia dominata dalla brutale figura paterna, nel [[1867]] fa un matrimonio « bianco » con un certo colonnello Michail Tomanovskij pur di rendersi indipendente e trasferirsi all'estero: allora, infatti, una donna poteva ottenere il passaporto soltanto se sposata e con il consenso del marito. Nel [[1868]] raggiunge [[Ginevra]], città , come altre svizzere, dove vi era una forte comunità  di emigrati russi, collabora al quotidiano socialista « Narodnoe Delo » (La Causa popolare) e aderisce alla [[I Internazionale]] divenendo, con Nikolaj Utin, membro della sezione russa.  
Decisa a sfuggire all'oppressione della famiglia dominata dalla brutale figura paterna, nel [[1867]] fa un matrimonio « bianco » con un certo colonnello Michail Tomanovskij pur di rendersi indipendente e trasferirsi all'estero: allora, infatti, una donna poteva ottenere il passaporto soltanto se sposata e con il consenso del marito. Nel [[1868]] raggiunge [[Ginevra]], città, come altre svizzere, dove vi era una forte comunità  di emigrati russi, collabora al quotidiano socialista « Narodnoe Delo » (La Causa popolare) e aderisce alla [[I Internazionale]] divenendo, con Nikolaj Utin, membro della sezione russa.  


Nel novembre del [[1870]] si trasferisce a [[Londra]], dove diviene membro della Sezione femminile dell'Internazionale e conosce [[Marx]] che la manda a [[Parigi]] nel marzo del [[1871]], quando è proclamata la Comune. Qui assume lo pseudonimo di Elisabeth Dmitrieff e in aprile fonda con [[Nathalie Lemel]] l'<nowiki></nowiki>''Union des femmes''. Organizza, con il commissario al lavoro [[Leó Frankel]], laboratori tessili che offrono lavoro alle donne disoccupate le quali, riunite in cooperative, possono vendere direttamente i prodotti della loro attività .
Nel novembre del [[1870]] si trasferisce a [[Londra]], dove diviene membro della Sezione femminile dell'Internazionale e conosce [[Marx]] che la manda a [[Parigi]] nel marzo del [[1871]], quando è proclamata la Comune. Qui assume lo pseudonimo di Elisabeth Dmitrieff e in aprile fonda con [[Nathalie Lemel]] l'<nowiki></nowiki>''Union des femmes''. Organizza, con il commissario al lavoro [[Leó Frankel]], laboratori tessili che offrono lavoro alle donne disoccupate le quali, riunite in cooperative, possono vendere direttamente i prodotti della loro attività .
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