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=== Negli USA: l'anarchismo ===
=== Negli USA: l'anarchismo ===


Sbarcato a New York, girovaga un pò per la città  prima di trasferirsi a Cincinnati (Ohio), dove conosce l'anarchico [[Giovanni Solimine]] che lo introdurrà  alla conoscenza dell'[[anarchismo]]. Divenuto un militante del [[Anarchismo negli Stati Uniti|movimento anarchico italo-americano]], conosce uno degli esponenti anarchici all'epoca più influenti negli [[Stati Uniti]]: [[Luigi Galleani]], noto editore del giornale anarchico ''[[Cronaca sovversiva]]'' che all'epoca veniva pubblicato nella città  di Lynn (Massachussets).
Sbarcato a New York, girovaga un pò per la città  prima di trasferirsi a Cincinnati (Ohio), dove conosce l'anarchico [[Giovanni Solimine]] che lo introdurrà  alla conoscenza dell'[[anarchismo]]. Divenuto un militante del [[Anarchismo negli Stati Uniti|movimento anarchico italo-americano]], conosce uno degli esponenti anarchici all'epoca più influenti negli [[Stati Uniti]]: [[Luigi Galleani]], noto editore del giornale anarchico ''[[Cronaca sovversiva]]'' che all'epoca veniva pubblicato nella città  di Lynn (Massachussets).
   
   
Negli anni precedenti la Grande Guerra, l'ambiente anarchico americano è particolarmente attivo e Zonchello non si tira indietro, dando il suo contributo a ''[[Cronaca sovversiva|Cronaca]]'' soprattutto quando [[Luigi Galleani|Galleani]] si allontanava da Lynn. Quando nel [[1918]] questi viene tratto in arresto, il bororese si trasferisce a Lynn per dedicarsi interamente alla redazione del ''[[Cronaca Sovversiva|giornale]]'', firmando inoltre sotto vari pseudonimi (''Cizeta, Costanzo, Tino'' o ''Tino Cizeta'') diversi articoli contro la guerra, lo sfruttamento dei lavoratori e l'autoritarismo governativo.
Negli anni precedenti la Grande Guerra, l'ambiente anarchico americano è particolarmente attivo e Zonchello non si tira indietro, dando il suo contributo a ''[[Cronaca sovversiva|Cronaca]]'' soprattutto quando [[Luigi Galleani|Galleani]] si allontanava da Lynn. Quando nel [[1918]] questi viene tratto in arresto, il bororese si trasferisce a Lynn per dedicarsi interamente alla redazione del ''[[Cronaca Sovversiva|giornale]]'', firmando inoltre sotto vari pseudonimi (''Cizeta, Costanzo, Tino'' o ''Tino Cizeta'') diversi articoli contro la guerra, lo sfruttamento dei lavoratori e l'autoritarismo governativo.
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[[Image:Adunata_refrattari.jpg|thumb|300 px|''[[L'Adunata dei refrattari]]'']]
[[Image:Adunata_refrattari.jpg|thumb|300 px|''[[L'Adunata dei refrattari]]'']]
Oltre che in favore di [[Sacco e Vanzetti]], si batte tenacemente anche per la liberazione di [[Aaron Baron]] e degli altri anarchici russi arrestati dai bolscevichi, stigmatizzando quelle che secondo lui erano le similitudini autoritarie esistenti tra [[fascismo]] e [[bolscevismo]]. Alla morte di [[Lenin]] pubblica l'articolo ''È morto il dittatore'' (2 febbraio 1924) in cui il leader bolscevico viene dipinto come colui che ha stroncato con la violenza «gli estremisti della rivoluzione»:
Oltre che in favore di [[Sacco e Vanzetti]], si batte tenacemente anche per la liberazione di [[Aaron Baron]] e degli altri anarchici russi arrestati dai bolscevichi, stigmatizzando quelle che secondo lui erano le similitudini autoritarie esistenti tra [[fascismo]] e [[bolscevismo]]. Alla morte di [[Lenin]] pubblica l'articolo ''È morto il dittatore'' (2 febbraio 1924) in cui il leader bolscevico viene dipinto come colui che ha stroncato con la violenza «gli estremisti della rivoluzione»:
:«“L'han chiamato lo Zar rosso. E non a torto. Lo stato comunista russo, la cosiddetta dittatura del proletariato è l'ultima evoluzione, e, come tale, la più perfetta in rapporto alle antecedenti dell'organismo statale. Vi si accoppia la prepotenza degli uomini con l'inflessibilità  delle premesse dottrinarie... Lenine è morto! E il sole risplende ancora sugli ozi e le gioie e le lussurie e le orgie della beata gente che possiede...»
:«“L'han chiamato lo Zar rosso. E non a torto. Lo stato comunista russo, la cosiddetta dittatura del proletariato è l'ultima evoluzione, e, come tale, la più perfetta in rapporto alle antecedenti dell'organismo statale. Vi si accoppia la prepotenza degli uomini con l'inflessibilità  delle premesse dottrinarie... Lenine è morto! E il sole risplende ancora sugli ozi e le gioie e le lussurie e le orgie della beata gente che possiede...»


Zonchello è un abile scrittore e molti suoi articoli suscitano vivaci polemiche dentro e fuori il [[movimento anarchico|movimento]], come quando difende gli attentatori del [[Teatro Diana|Diana]] di Milano o pubblica l'elogio funebre del [[Luigi Galleani|galleanista]] [[Umberto Postiglione]] e dell'individualista [[Renzo Novatore]], assassinato dalla polizia durante un conflitto a fuoco. Ma è quasi sempre contro il [[fascismo]] che in questa fase che l'anarchico sardo indirizza i propri strali, maggiormente dopo l'assassinio di Giacomo Matteotti:
Zonchello è un abile scrittore e molti suoi articoli suscitano vivaci polemiche dentro e fuori il [[movimento anarchico|movimento]], come quando difende gli attentatori del [[Teatro Diana|Diana]] di Milano o pubblica l'elogio funebre del [[Luigi Galleani|galleanista]] [[Umberto Postiglione]] e dell'individualista [[Renzo Novatore]], assassinato dalla polizia durante un conflitto a fuoco. Ma è quasi sempre contro il [[fascismo]] che in questa fase che l'anarchico sardo indirizza i propri strali, maggiormente dopo l'assassinio di Giacomo Matteotti:
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===Sotto stretta sorveglianza===
===Sotto stretta sorveglianza===
Dopo il [[1925]] la sua collaborazione a ''[[L'Adunata dei refrattari|L'Adunata]]'' diventa saltuaria, pur tuttavia proseguendo la sua intensa attività  di conferenziere. All'arresto a Roma dell'anarchico [[Michele Schirru]], il [[3 febbraio]] [[1931]], con l'accusa di aver progettato un attentato contro Mussolini, un gruppo di compagni, tra cui lo stesso Zonchello, [[Virgilia D'Andrea]] e [[Orlando Lippi]], cercano di sostenerlo in tutti i modi. Avendo minacciato vendetta contro l'assassinio di Schirru da parte della giustizia italiana, viene attenzionato dalle forze di [[polizia]] insieme a [[Nicola Di Domenico]], [[Raffaele Schiavina]] e [[Osvaldo Maraviglia]] perchè sospettato di voler progettare attentati contro il regime.  
Dopo il [[1925]] la sua collaborazione a ''[[L'Adunata dei refrattari|L'Adunata]]'' diventa saltuaria, pur tuttavia proseguendo la sua intensa attività  di conferenziere. All'arresto a Roma dell'anarchico [[Michele Schirru]], il [[3 febbraio]] [[1931]], con l'accusa di aver progettato un attentato contro Mussolini, un gruppo di compagni, tra cui lo stesso Zonchello, [[Virgilia D'Andrea]] e [[Orlando Lippi]], cercano di sostenerlo in tutti i modi. Avendo minacciato vendetta contro l'assassinio di Schirru da parte della giustizia italiana, viene attenzionato dalle forze di [[polizia]] insieme a [[Nicola Di Domenico]], [[Raffaele Schiavina]] e [[Osvaldo Maraviglia]] perchè sospettato di voler progettare attentati contro il regime.  


Nel [[1932]] fonti di polizia lo citano riguardo ad alcuni pacchi esplosivi inviati al Consolato italiano e al giornale fascista ''Progresso americano'' di New York, il cui scoppio anticipato aveva provocato, il [[30 dicembre]] [[1931]], la morte di tre impiegati delle poste di Easton (Pennsylvania). Nello stesso mese egli era stato tra gli organizzatori, insieme a [[Antonio Giuseppe Meloni]] (detto Joe Melloni), [[Salvatore Dettori]] e [[Amedeo Fulvi]], della rappresentazione del dramma ''La morte civile'', il cui ricavato era stato devoluto alla famiglia di [[Michele Schirru]].
Nel [[1932]] fonti di polizia lo citano riguardo ad alcuni pacchi esplosivi inviati al Consolato italiano e al giornale fascista ''Progresso americano'' di New York, il cui scoppio anticipato aveva provocato, il [[30 dicembre]] [[1931]], la morte di tre impiegati delle poste di Easton (Pennsylvania). Nello stesso mese egli era stato tra gli organizzatori, insieme a [[Antonio Giuseppe Meloni]] (detto Joe Melloni), [[Salvatore Dettori]] e [[Amedeo Fulvi]], della rappresentazione del dramma ''La morte civile'', il cui ricavato era stato devoluto alla famiglia di [[Michele Schirru]].


A partire dal [[1933]], Zonchello viene incluso nell'elenco dei pericolosi sovversivi, tuttavia continua imperterrito nella sua pubblica attività  di conferenziere denunciando senza tregua l'orrore dei regimi [[nazismo|nazi]]-[[fascista|fascisti]]. Allo scoppio della [[rivoluzione spagnola|Rivoluzione in Spagna]] difende le posizioni anarchiche all'interno del fronte repubblicano.
A partire dal [[1933]], Zonchello viene incluso nell'elenco dei pericolosi sovversivi, tuttavia continua imperterrito nella sua pubblica attività  di conferenziere denunciando senza tregua l'orrore dei regimi [[nazismo|nazi]]-[[fascista|fascisti]]. Allo scoppio della [[rivoluzione spagnola|Rivoluzione in Spagna]] difende le posizioni anarchiche all'interno del fronte repubblicano.
===Il secondo dopo guerra===
===Il secondo dopo guerra===
Terminata la seconda guerra mondiale, si trasferisce sulla costa occidentale degli USA, dove prosegue sino agli anni '50 nella sua attività  di conferenziere e collaboratore de ''[[L'Adunata dei refrattari]]''.  
Terminata la seconda guerra mondiale, si trasferisce sulla costa occidentale degli USA, dove prosegue sino agli anni '50 nella sua attività  di conferenziere e collaboratore de ''[[L'Adunata dei refrattari]]''.  


All'inizio degli anni '60, colpito da paralisi, cessa definitivamente la militanza sino al giorno della sua morte, avvenuta a Los Angeles il [[24 settembre]] [[1967]].
All'inizio degli anni '60, colpito da paralisi, cessa definitivamente la militanza sino al giorno della sua morte, avvenuta a Los Angeles il [[24 settembre]] [[1967]].
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