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[[File:NLN Michael Albert.jpg|thumb|[[Michael Albert]], ha sviluppato con [[Robin Hahnel]] la visione economica chiamata economia partecipativa (in inglese “partecipatory economics” o “parecon”).]]
[[File:NLN Michael Albert.jpg|thumb|[[Michael Albert]], ha sviluppato con [[Robin Hahnel]] la visione economica chiamata economia partecipativa (in inglese “partecipatory economics” o “parecon”).]]
L''''economia partecipativa''' (o '''ParEcon''', da '''''Participatory''' '''Economics'''), è la proposta di un sistema economico che utilizza i [[sistemi di decisione partecipativa]] come un [[economia|meccanismo economico]] per guidare la produzione, il [[consumo]] e il posizionamento di risorse in una predefinita società .  Proposta come una alternativa alle contemporanee [[economia|economie capitalistiche e di mercato]] ed anche come alternativa alle [[economie pianificate]] degli [[Socialismo di Stato|stati socialisti]], viene descritta come una visione economica anarchica. Questa proposta emerse dal lavoro dell'attivista e teorico politico [[Michael Albert]] e da quello dell'economista radicale [[Robin Hahnel]], iniziata negli anni 80 e 90.
L''''economia partecipativa''' (o '''ParEcon''', da '''''Participatory''' '''Economics'''), è la proposta di un sistema economico che utilizza i [[sistemi di decisione partecipativa]] come un [[economia|meccanismo economico]] per guidare la produzione, il [[consumo]] e il posizionamento di risorse in una predefinita società .  Proposta come una alternativa alle contemporanee [[economia|economie capitalistiche e di mercato]] ed anche come alternativa alle [[economie pianificate]] degli [[Socialismo di Stato|stati socialisti]], viene descritta come una visione economica anarchica. Questa proposta emerse dal lavoro dell'attivista e teorico politico [[Michael Albert]] e da quello dell'economista radicale [[Robin Hahnel]], iniziata negli anni 80 e 90.


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=== Difesa partecipativa ===
=== Difesa partecipativa ===
[[Robin Hahnel]] ha sostenuto nella nozione informativa sugli incentivi che "la pianificazione partecipativa non è la pianificazione centrale“ e che "le procedure sono completamente diverse e gli incentivi sono completamente differenti ed uno dei modi più importanti e significativi in cui è diversa dalla pianificazione centrale è che è compatibile con l'incentivazione, vale a dire che così gli attori hanno un incentivo a riferire fedelmente la verità , piuttosto che avere un incentivo a falsificare le loro capacità  o preferenze.” <ref>''Giustizia economica e democrazia: Dalla competizione alla collaborazione'', p. 221, Hahnel, Routledge, 2005</ref>  Hahnel ha scritto anche una discussione abbastanza dettagliata di preferenza pareconiana, rispetto al capitalismo per quanto riguarda gli incentivi all'innovazione. <ref>''Giustizia economica e democrazia: Dalla competizione alla collaborazione'' pp. 241, Hahnel, Routledge, 2005</ref>  In particolare, l'innovazione è spesso il risultato della creatività  cumulativa, che potrebbero non essere legittimamente attribuita ai singoli individui. Nel capitalismo i [[diritti dei brevetti]], [[diritti di proprietà  intellettuale]], le [[strutture industriali]] e [[barriere all'ingresso verso il mercato]] sono le caratteristiche istituzionali che premiano gli innovatori individuali, limitando l'uso delle nuove tecnologie. Hahnel ci fa osservare invece che al contrario "in un'economia partecipativa tutte le innovazioni verranno immediatamente messe a disposizione di tutte le imprese, quindi non ci sarà  mai alcuna perdita del rendimento statico.” <ref>''Giustizia economica e democrazia: Dalla competizione alla collaborazione'' pp. 240, Hahnel, Routledge, 2005</ref> Questa posizione concorda con il lavoro più empiricamente orientato di [[Pat Devine]], con il quale Hahnel ha lavorato come [http://it.wikipedia.org/wiki/Visiting_scholar visiting scholar] per circa un anno presso l'[[Università  di Manchester]], il cui lavoro ha smitizzato e chiarito alcune teorie austriache e mainstream di imprenditorialità , evidenziando il potenziale degli approcci partecipativi.  
[[Robin Hahnel]] ha sostenuto nella nozione informativa sugli incentivi che "la pianificazione partecipativa non è la pianificazione centrale“ e che "le procedure sono completamente diverse e gli incentivi sono completamente differenti ed uno dei modi più importanti e significativi in cui è diversa dalla pianificazione centrale è che è compatibile con l'incentivazione, vale a dire che così gli attori hanno un incentivo a riferire fedelmente la verità , piuttosto che avere un incentivo a falsificare le loro capacità  o preferenze.<ref>''Giustizia economica e democrazia: Dalla competizione alla collaborazione'', p. 221, Hahnel, Routledge, 2005</ref>  Hahnel ha scritto anche una discussione abbastanza dettagliata di preferenza pareconiana, rispetto al capitalismo per quanto riguarda gli incentivi all'innovazione. <ref>''Giustizia economica e democrazia: Dalla competizione alla collaborazione'' pp. 241, Hahnel, Routledge, 2005</ref>  In particolare, l'innovazione è spesso il risultato della creatività  cumulativa, che potrebbero non essere legittimamente attribuita ai singoli individui. Nel capitalismo i [[diritti dei brevetti]], [[diritti di proprietà  intellettuale]], le [[strutture industriali]] e [[barriere all'ingresso verso il mercato]] sono le caratteristiche istituzionali che premiano gli innovatori individuali, limitando l'uso delle nuove tecnologie. Hahnel ci fa osservare invece che al contrario "in un'economia partecipativa tutte le innovazioni verranno immediatamente messe a disposizione di tutte le imprese, quindi non ci sarà  mai alcuna perdita del rendimento statico.<ref>''Giustizia economica e democrazia: Dalla competizione alla collaborazione'' pp. 240, Hahnel, Routledge, 2005</ref> Questa posizione concorda con il lavoro più empiricamente orientato di [[Pat Devine]], con il quale Hahnel ha lavorato come [http://it.wikipedia.org/wiki/Visiting_scholar visiting scholar] per circa un anno presso l'[[Università  di Manchester]], il cui lavoro ha smitizzato e chiarito alcune teorie austriache e mainstream di imprenditorialità , evidenziando il potenziale degli approcci partecipativi.  


Albert e Hahnel hanno espresso critiche dettagliate delle economie pianificate centralmente nella teoria e nella pratica. Tuttavia essi sostengono che prova davvero deludente pianificazione centrale consente a malapena il capitalismo fuori dai guai. Hahnel suppone inoltre, "la verità  è il capitalismo aggrava pregiudizio, è l'economia più iniqua mai concepito, è gravemente inefficiente - anche se altamente energetico - ed è incompatibile con la democrazia sia economica che politica. Nell'era attuale di libero mercato trionfalismo è utile organizzare una valutazione sobria del capitalismo risposta alle domande di Friedman uno per uno. " <ref>''Giustizia economica e democrazia: Dalla competizione alla collaborazione'' ch. 4, Hahnel, Routledge, 2005</ref>
Albert e Hahnel hanno espresso critiche dettagliate delle economie pianificate centralmente nella teoria e nella pratica. Tuttavia essi sostengono che prova davvero deludente pianificazione centrale consente a malapena il capitalismo fuori dai guai. Hahnel suppone inoltre, "la verità  è il capitalismo aggrava pregiudizio, è l'economia più iniqua mai concepito, è gravemente inefficiente - anche se altamente energetico - ed è incompatibile con la democrazia sia economica che politica. Nell'era attuale di libero mercato trionfalismo è utile organizzare una valutazione sobria del capitalismo risposta alle domande di Friedman uno per uno. " <ref>''Giustizia economica e democrazia: Dalla competizione alla collaborazione'' ch. 4, Hahnel, Routledge, 2005</ref>
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