Economia e anarchia: differenze tra le versioni

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=== Collettivismo ===
=== Collettivismo ===
{{vedi|Collettivismo}}
Il collettivismo si convertì in una corrente dominante del movimento anarchico sotto l'influenza del rivoluzionario [[Russia|russo]] [[Michail Bakunin]], discepolo di Proudhon, il quale considerava che il lavoro organizzato avrebbe espropriato al capitale, ed ogni gruppo di lavoratori avrebbe amministrato i propri mezzi di produzione. Il collettivismo propone la proprietà collettiva della terra, le materie prime e gli strumenti del lavoro, e l'appropriazione del prodotto integrale del lavoro da parte dei lavoratori, sottratto dal costo. La distribuzione dei guadagni si realizzerebbe per decisione collettiva, pero si assumerebbe che la retribuzione sarebbe proporzionale al lavoro realizzato. Per il collettivismo la proprietà dei mezzi di produzione, distribuzione e scambio deve essere sociale (eliminando la proprietà privata) e amministrata collettivamente per i lavoratori riuniti in piccole [[Gruppo di affinità|associazioni di affinità]], finché ognuno di loro produce secondo la propria volontà (o secondo gli accordi presi) ed ognuno riceva il prodotto intero del suo lavoro secondo il merito individuale. A differenza del comunismo anarchico, il collettivismo non promuove l'abolizione del salario come forma di retribuzione del lavoro. Queste associazioni a sua volta si unirebbero in confederazioni, tramite il [[federalismo|principio federativo]]. Queste confederazioni lascerebbero totale autonomia alle associazioni che autogestirebbero i mezzi di produzione. Oltre a Bakunin , altri collettivisti furono [[Johann Most]], [[James Guillaume]] e [[Ricardo Mella]].
Il collettivismo si convertì in una corrente dominante del movimento anarchico sotto l'influenza del rivoluzionario [[Russia|russo]] [[Michail Bakunin]], discepolo di Proudhon, il quale considerava che il lavoro organizzato avrebbe espropriato al capitale, ed ogni gruppo di lavoratori avrebbe amministrato i propri mezzi di produzione. Il collettivismo propone la proprietà collettiva della terra, le materie prime e gli strumenti del lavoro, e l'appropriazione del prodotto integrale del lavoro da parte dei lavoratori, sottratto dal costo. La distribuzione dei guadagni si realizzerebbe per decisione collettiva, pero si assumerebbe che la retribuzione sarebbe proporzionale al lavoro realizzato. Per il collettivismo la proprietà dei mezzi di produzione, distribuzione e scambio deve essere sociale (eliminando la proprietà privata) e amministrata collettivamente per i lavoratori riuniti in piccole [[Gruppo di affinità|associazioni di affinità]], finché ognuno di loro produce secondo la propria volontà (o secondo gli accordi presi) ed ognuno riceva il prodotto intero del suo lavoro secondo il merito individuale. A differenza del comunismo anarchico, il collettivismo non promuove l'abolizione del salario come forma di retribuzione del lavoro. Queste associazioni a sua volta si unirebbero in confederazioni, tramite il [[federalismo|principio federativo]]. Queste confederazioni lascerebbero totale autonomia alle associazioni che autogestirebbero i mezzi di produzione. Oltre a Bakunin , altri collettivisti furono [[Johann Most]], [[James Guillaume]] e [[Ricardo Mella]].


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