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: «Erano gli anni in cui fiorivano i gruppi di pressione, le azioni dirette e il radicalismo in tutti i collettivi, eccetto che in quelli cattolici [...] Condivido molti obiettivi con i socialisti e i comunisti come, per esempio, quello che afferma da ognuno secondo le sue capacità a ognuno secondo le sue necessità .» | : «Erano gli anni in cui fiorivano i gruppi di pressione, le azioni dirette e il radicalismo in tutti i collettivi, eccetto che in quelli cattolici [...] Condivido molti obiettivi con i socialisti e i comunisti come, per esempio, quello che afferma da ognuno secondo le sue capacità a ognuno secondo le sue necessità .» | ||
Pubblica vari articoli per riviste socialiste e [[comunismo|comuniste]]; passa parecchi mesi al Greenwich Village, entrando in contatto con [[Eugene O' Neill]]. Nel [[1918]] si sposa e poi divorzia | Pubblica vari articoli per riviste socialiste e [[comunismo|comuniste]]; passa parecchi mesi al Greenwich Village, entrando in contatto con [[Eugene O' Neill]]. Nel [[1918]] si sposa e poi divorzia l'anno seguente. Da una relazione successiva nasce la sua prima figlia. A partire dal [[1926]] inizia il processo della sua conversione al cattolicesimo, che sfocia nella richiesta del battesimo per sé e per la figlia. | ||
Nel [[1933]], incontrato | Nel [[1933]], incontrato l'uomo della sua vita, [[Peter Maurin]], brillante intellettuale francese con cui condivide anche il sostegno al sindacato rivoluzionario dell'[[IWW]], con cui fonda «[[The Catholic Worker]]» (Il Lavoratore Cattolico), giornale di sinistra con affinità anarchiche ma di esplicito orientamento cristiano, e omonimo movimento in difesa dei diseredati e dei poveri. Negli anni dieci, scrive appassionatamente in difesa dei diritti delle donne, della [[libertà ]] dell'amore e del [[neomalthusianesimo|controllo delle nascite]]. Avvia inoltre, in pieno clima guerrafondaio degli anni '30, per delineare una nuova collocazione neutrale e [[pacifismo|pacifista]] che sposava la [[non violenza]], l'amore attivo, la lotta allo [[capitalismo|sfruttamento capitalistico]] ed al sentimento nazionale. Si propagandava anche l'ospitalità per gli impoveriti e i diseredati, assumendo caratteristiche assai affini con l'[[anarchismo]]: | ||
: «Forse non molti Catholic Workers si definiscono anarchici, ma il movimento, | : «Forse non molti Catholic Workers si definiscono anarchici, ma il movimento, nell'insieme, presenta vari elementi che si possono considerare tali: non esiste un'istanza centrale, non c'è un organismo di riferimento, non ci sono regole né doveri, le iniziative sono prese o accettate di volta in volta da coloro che ne sono direttamente coinvolti. Il “New York Catholic Worker” nel numero di maggio comprende sempre un articolo dal titolo Aim and Means, sui mezzi e i fini del movimento». (da ''[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/322/47.htm I compagni Catholic Workers]'', articolo di A-Rivista anarchica) | ||
In seguito, Dorothy Day apre in un quartiere povero di New York la prima "[[casa di ospitalità ]]". Il movimento, con le sue case, si diffonde rapidamente in altre città degli [[USA]], in [[Canada]] e in [[Gran Bretagna]]: dal [[1941]] in poi saranno aperte decine di comunità , ognuna indipendente, ma tutte affiliate ai [[Catholic Workers]]. | In seguito, Dorothy Day apre in un quartiere povero di New York la prima "[[casa di ospitalità ]]". Il movimento, con le sue case, si diffonde rapidamente in altre città degli [[USA]], in [[Canada]] e in [[Gran Bretagna]]: dal [[1941]] in poi saranno aperte decine di comunità , ognuna indipendente, ma tutte affiliate ai [[Catholic Workers]]. | ||
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Nel [[1983]], i Missionari Clarettiani hanno proposto la causa di canonizzazione di Dorothy Day. Molti oppositori l'hanno giudicata indegna a causa dei suoi "peccati di gioventù" (sessualità prematrimoniale e aborto); ciononostante, il papa Giovanni Paolo II ha concesso all'arcidiocesi di New York il permesso di aprire la causa nel marzo del [[2000]], conferendole ufficialmente il titolo di «serva di Dio». | Nel [[1983]], i Missionari Clarettiani hanno proposto la causa di canonizzazione di Dorothy Day. Molti oppositori l'hanno giudicata indegna a causa dei suoi "peccati di gioventù" (sessualità prematrimoniale e aborto); ciononostante, il papa Giovanni Paolo II ha concesso all'arcidiocesi di New York il permesso di aprire la causa nel marzo del [[2000]], conferendole ufficialmente il titolo di «serva di Dio». | ||
Il movimento dei [[Catholic Workers]] ha proseguito la sua attività anche dopo la morte di Dorothy Day. Oggi esistono ben più di cento comunità , incluse alcune in [[Germania]], [[Olanda]], [[Irlanda]], [[Svezia]], [[Messico]], [[Australia]] e [[Nuova Zelanda]]. Gli attivisti cattolici sono impegnati in circa cento iniziative negli USA e circa quindici | Il movimento dei [[Catholic Workers]] ha proseguito la sua attività anche dopo la morte di Dorothy Day. Oggi esistono ben più di cento comunità , incluse alcune in [[Germania]], [[Olanda]], [[Irlanda]], [[Svezia]], [[Messico]], [[Australia]] e [[Nuova Zelanda]]. Gli attivisti cattolici sono impegnati in circa cento iniziative negli USA e circa quindici nell'Europa nord-occidentale. Il «New York Catholic Worker» continua ad uscire al prezzo originale di un centesimo a copia, così come alcuni fogli analoghi pubblicati in diverse città statunitensi: «Catholic Radical», «Catholic Agitator», l'«Open Door». In Europa i centri di Dortmund ed Amsterdam hanno propri bollettini. | ||
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