Disobbedienza civile (concetto): differenze tra le versioni

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La disobbedienza civile è considerato dall'[[anarchismo]] un mezzo tendenzialmente [[Nonviolenza|non-violento]] (ma non necessariamente) atto a criticare, e se possibile sovvertire, i principi fondanti della [[capitalismo|società  capitalistica]].
La disobbedienza civile è considerato dall'[[anarchismo]] un mezzo tendenzialmente [[Nonviolenza|non-violento]] (ma non necessariamente) atto a criticare, e se possibile sovvertire, i principi fondanti della [[capitalismo|società  capitalistica]].


La disobbedienza civile è generalmente un mezzo di lotta non-violento, tuttavia alcuni intellettuali come [[Howard Zinn]] affermano che sa da un lato è pur vero che l'atto di disobbedienza civile è di per sè generalmente non violento, «nella tensione inevitabile che accompagna la transizione da un mondo violento ad uno non violento, la scelta dei mezzi non sarà  quasi mai pura e comporterà  tali complessità  che la semplice distinzione tra violenza e nonviolenza non è una guida sufficiente... le azioni con cui cerchiamo di fare del bene non possono sfuggire alle imperfezioni del mondo che stiamo cercando di cambiare.»<ref> Howard Zinn, ''Disobedience and Democracy: Nine Fallacies on Law and Order'' (South End Press edition, 2002), 39-41</ref> Ecco perché, continua Zinn, [[Thoreau]], pur promuovendo generalmente una forma di disobbedienza pacifista, non ebbe remore ad appoggiare con coraggio la lotta antischiavista di natura violenta promossa da [[Johnn Brown]]. <ref>[https://en.wikipedia.org/wiki/A_Plea_for_Captain_John_Brown A Plea for Captain John Brown]</ref>
La disobbedienza civile è generalmente un mezzo di lotta non-violento, tuttavia alcuni intellettuali come [[Howard Zinn]] affermano che sa da un lato è pur vero che l'atto di disobbedienza civile è di per sè generalmente non violento, «nella tensione inevitabile che accompagna la transizione da un mondo violento ad uno non violento, la scelta dei mezzi non sarà  quasi mai pura e comporterà  tali complessità  che la semplice distinzione tra violenza e nonviolenza non è una guida sufficiente... le azioni con cui cerchiamo di fare del bene non possono sfuggire alle imperfezioni del mondo che stiamo cercando di cambiare.» <ref> Howard Zinn, ''Disobedience and Democracy: Nine Fallacies on Law and Order'' (South End Press edition, 2002), 39-41</ref> Ecco perché, continua Zinn, [[Thoreau]], pur promuovendo generalmente una forma di disobbedienza pacifista, non ebbe remore ad appoggiare con coraggio la lotta antischiavista di natura violenta promossa da [[Johnn Brown]]. <ref>[https://en.wikipedia.org/wiki/A_Plea_for_Captain_John_Brown A Plea for Captain John Brown]</ref>


Per gli anarchici di conseguenza la disobbedienza civile è un mezzo strettamente rivoluzionario, poichè atto al rovesciamento di un governo o di un potere strutturato. Ciò però non è una prerogativa esclusivamente libertaria, visto che anche l'azione di Gandhi è stata da molti definita «disobbedienza rivoluzionaria». <ref>Rex Martin (Jan 1970), ''Civil Disobedience'', ''Ethics'', pp. 123–139</ref>
Per gli anarchici di conseguenza la disobbedienza civile è un mezzo strettamente rivoluzionario, poichè atto al rovesciamento di un governo o di un potere strutturato. Ciò però non è una prerogativa esclusivamente libertaria, visto che anche l'azione di Gandhi è stata da molti definita «disobbedienza rivoluzionaria». <ref>Rex Martin (Jan 1970), ''Civil Disobedience'', ''Ethics'', pp. 123–139</ref>
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