Diego Abad de Santillán: differenze tra le versioni

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Nel [[1931]], si trasferisce nuovamente in [[Spagna]], ove partecipa ai congressi della [[CNT]] e dell'[[l'Internazionale dei lavoratori| AIT]]. Successivamente si trasferisce nuovamente in [[Argentina]], proprio nel momento in cui la [[repressione]] contro il movimento [[sindacalismo |sindacalista]] e anarchico era particolarmente intenso. Davanti all'incapacità di combattere la dittatura con forza e decisione, anche a causa dei soliti conflitti interni al movimento operaio, sceglie di lasciare con profonda amarezza l'[[Argentina]].  
Nel [[1931]], si trasferisce nuovamente in [[Spagna]], ove partecipa ai congressi della [[CNT]] e dell'[[l'Internazionale dei lavoratori| AIT]]. Successivamente si trasferisce nuovamente in [[Argentina]], proprio nel momento in cui la [[repressione]] contro il movimento [[sindacalismo |sindacalista]] e anarchico era particolarmente intenso. Davanti all'incapacità di combattere la dittatura con forza e decisione, anche a causa dei soliti conflitti interni al movimento operaio, sceglie di lasciare con profonda amarezza l'[[Argentina]].  


Nel [[1933]] Diego rientra in [[Spagna]], a Barcellona, dove diviene un militante attivo della [[Federazione Anarchica Iberica]] ('''FAI'''). Pubblica molti suoi scritti in «[[Tierra y Libertad]]», oltre che in «Solidarietà operaia». In seno al movimento anarchico spagnolo, Diego è uno dei principali oppositori della [[Treintismo|fazione treintista]] guidata da [[Angel Pestana]].
Nel [[1933]] Diego rientra in [[Spagna]], a Barcellona, dove diviene un militante attivo della [[Federazione Anarchica Iberica]] ([[Federazione Anarchica Iberica|FAI]]). Pubblica molti suoi scritti in «[[Tierra y Libertad]]», oltre che in «Solidarietà operaia». In seno al movimento anarchico spagnolo, Diego è uno dei principali oppositori della [[Treintismo|fazione treintista]] guidata da [[Angel Pestana]].


In seguito agli eventi insurrezionali dell'[[ottobre 1930]], rivelatisi poi fallimentari, con i quali i nazionalisti Catalani auspicavano il raggiungimento dell'indipendenza dal potere centrale di Madrid e la contemporanea "liquidazione" degli anarchici, la situazione degli anarchici peggiora notevolmente visto che si ritrovano a dover fronteggiare la recrudescenza repressiva dello [[Stato]] iberico. Molti militanti vengono arrestati, tra questi anche Diego Abad de Santillan, che viene imprigionato in una stiva di un battello a causa dell'eccessivo sovraffollamento delle carceri.  
In seguito agli eventi insurrezionali dell'[[ottobre 1930]], rivelatisi poi fallimentari, con i quali i nazionalisti Catalani auspicavano il raggiungimento dell'indipendenza dal potere centrale di Madrid e la contemporanea "liquidazione" degli anarchici, la situazione degli anarchici peggiora notevolmente visto che si ritrovano a dover fronteggiare la recrudescenza repressiva dello [[Stato]] iberico. Molti militanti vengono arrestati, tra questi anche Diego Abad de Santillan, che viene imprigionato in una stiva di un battello a causa dell'eccessivo sovraffollamento delle carceri.  
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[[Categoria:Anarchici|Abad de Santillán, Diego]]
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[[Categoria:Anarchici spagnoli|Abad de Santillán, Diego]]
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[[Categoria:Comunisti anarchici|Abad de Santillán, Diego]]
[[Categoria:Rivoluzione spagnola|Abad de Santillán, Diego]]
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[[Categoria:Sindacalisti|Abad de Santillán, Diego]]
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