Diego Abad de Santillán: differenze tra le versioni

 
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Prima di allora non aveva avuto nessun legame con l'[[anarchismo]], ma in [[carcere]], grazie all'amicizia di alcuni prigionieri libertari come [[Antonio Lozano]] (l'amicizia e la [[solidarietà]] saranno per lui un'[[etica]] essenziale dell'[[anarchismo]]), approfondisce la conoscenza di questo pensiero, tanto che finirà per diventare un militante.  
Prima di allora non aveva avuto nessun legame con l'[[anarchismo]], ma in [[carcere]], grazie all'amicizia di alcuni prigionieri libertari come [[Antonio Lozano]] (l'amicizia e la [[solidarietà]] saranno per lui un'[[etica]] essenziale dell'[[anarchismo]]), approfondisce la conoscenza di questo pensiero, tanto che finirà per diventare un militante.  
[[Image:Fora.jpg |left|280 px|]]
[[Image:Fora.jpg|left|thumb|150px|Logo della [[FORA]], V° Congresso]]
Appena uscito di prigione, grazie l'amnistia del [[1918]], decide di trasferirsi nuovamente in [[Argentina]] con un visto falso per sfuggire alla leva militare obbligatoria. L'anno seguente l'Argentina è attraversata da durissime proteste del movimento operaio, tutte duramente [[repressione|represse]] dalle [[autorità]] argentino (es. la [[Semana Trágica del 1919]]). Abad de Santillan, per timore della repressione, in quanto attivista di rilievo e collaboratore del giornale «La protesta», sceglie di abbandonare il paese per emigrare in [[Germania]], dove vorrebbe studiare medicina.
Appena uscito di prigione, grazie l'amnistia del [[1918]], decide di trasferirsi nuovamente in [[Argentina]] con un visto falso per sfuggire alla leva militare obbligatoria. L'anno seguente l'Argentina è attraversata da durissime proteste del movimento operaio, tutte duramente [[repressione|represse]] dalle [[autorità]] argentino (es. la [[Semana Trágica del 1919]]). Abad de Santillan, per timore della repressione, in quanto attivista di rilievo e collaboratore del giornale «La protesta», sceglie di abbandonare il paese per emigrare in [[Germania]], dove vorrebbe studiare medicina.
   
   
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Nel [[1931]], si trasferisce nuovamente in [[Spagna]], ove partecipa ai congressi della [[CNT]] e dell'[[l'Internazionale dei lavoratori| AIT]]. Successivamente si trasferisce nuovamente in [[Argentina]], proprio nel momento in cui la [[repressione]] contro il movimento [[sindacalismo |sindacalista]] e anarchico era particolarmente intenso. Davanti all'incapacità di combattere la dittatura con forza e decisione, anche a causa dei soliti conflitti interni al movimento operaio, sceglie di lasciare con profonda amarezza l'[[Argentina]].  
Nel [[1931]], si trasferisce nuovamente in [[Spagna]], ove partecipa ai congressi della [[CNT]] e dell'[[l'Internazionale dei lavoratori| AIT]]. Successivamente si trasferisce nuovamente in [[Argentina]], proprio nel momento in cui la [[repressione]] contro il movimento [[sindacalismo |sindacalista]] e anarchico era particolarmente intenso. Davanti all'incapacità di combattere la dittatura con forza e decisione, anche a causa dei soliti conflitti interni al movimento operaio, sceglie di lasciare con profonda amarezza l'[[Argentina]].  


Nel [[1933]] Diego rientra in [[Spagna]], a Barcellona, dove diviene un militante attivo della [[Federazione Anarchica Iberica]] ('''FAI'''). Pubblica molti suoi scritti in «[[Tierra y Libertad]]», oltre che in «Solidarietà operaia». In seno al movimento anarchico spagnolo, Diego è uno dei principali oppositori della [[Treintismo|fazione treintista]] guidata da [[Angel Pestana]].
Nel [[1933]] Diego rientra in [[Spagna]], a Barcellona, dove diviene un militante attivo della [[Federazione Anarchica Iberica]] ([[Federazione Anarchica Iberica|FAI]]). Pubblica molti suoi scritti in «[[Tierra y Libertad]]», oltre che in «Solidarietà operaia». In seno al movimento anarchico spagnolo, Diego è uno dei principali oppositori della [[Treintismo|fazione treintista]] guidata da [[Angel Pestana]].


In seguito agli eventi insurrezionali dell'[[ottobre 1930]], rivelatisi poi fallimentari, con i quali i nazionalisti Catalani auspicavano il raggiungimento dell'indipendenza dal potere centrale di Madrid e la contemporanea "liquidazione" degli anarchici, la situazione degli anarchici peggiora notevolmente visto che si ritrovano a dover fronteggiare la recrudescenza repressiva dello [[Stato]] iberico. Molti militanti vengono arrestati, tra questi anche Diego Abad de Santillan, che viene imprigionato in una stiva di un battello a causa dell'eccessivo sovraffollamento delle carceri.  
In seguito agli eventi insurrezionali dell'[[ottobre 1930]], rivelatisi poi fallimentari, con i quali i nazionalisti Catalani auspicavano il raggiungimento dell'indipendenza dal potere centrale di Madrid e la contemporanea "liquidazione" degli anarchici, la situazione degli anarchici peggiora notevolmente visto che si ritrovano a dover fronteggiare la recrudescenza repressiva dello [[Stato]] iberico. Molti militanti vengono arrestati, tra questi anche Diego Abad de Santillan, che viene imprigionato in una stiva di un battello a causa dell'eccessivo sovraffollamento delle carceri.  
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Nel [[Giornate del maggio 1937 (Barcellona)|maggio del 1937]] il governo filostalinista di [[Juan Negrin]] attacca i lavoratori della "telefonica” spagnola", controllata sino ad allora in [[autogestione]] dagli operai membri della [[CNT]]. Diego, avvertito degli eventi, giunge a Barcellona per cercare di far cessare l'ostilità tra le parti, pentendosene successivamente quando si accorgerà delle reali intenzioni degli stalinisti spagnoli che intendevano egemonizzare la guerra e porre fine alla rivoluzione libertaria. A posteriori dichiarerà che sarebbe stato meglio far giungere a Barcellona le milizie antifasciste per contrastare la controrivoluzione stalinista.
Nel [[Giornate del maggio 1937 (Barcellona)|maggio del 1937]] il governo filostalinista di [[Juan Negrin]] attacca i lavoratori della "telefonica” spagnola", controllata sino ad allora in [[autogestione]] dagli operai membri della [[CNT]]. Diego, avvertito degli eventi, giunge a Barcellona per cercare di far cessare l'ostilità tra le parti, pentendosene successivamente quando si accorgerà delle reali intenzioni degli stalinisti spagnoli che intendevano egemonizzare la guerra e porre fine alla rivoluzione libertaria. A posteriori dichiarerà che sarebbe stato meglio far giungere a Barcellona le milizie antifasciste per contrastare la controrivoluzione stalinista.


In seguito a questi avvenimenti, si mette in disparte rispetto al movimento libertario, concentrandosi maggiormente alla scrittura del libro ''La rivoluzione e la guerra di Spagna'' che, uscito nel settembre del [[1937]], provoca reazioni negative sia nella [[CNT]] che tra gli stalinisti del '''PCÈ'' (partito comunista spagnolo). Questi ultimi, fedeli alla loro vocazione autoritaria ne chiedono l'arresto. La [[Federazione Anarchica Iberica]] invece lo sostiene apertamente, minacciando il governo di Negrin di far scatenare una guerra antistalinista se lo avessero arrestato.
In seguito a questi avvenimenti, si mette in disparte rispetto al movimento libertario, concentrandosi maggiormente alla scrittura del libro ''La rivoluzione e la guerra di Spagna'' che, uscito nel settembre del [[1937]], provoca reazioni negative sia nella [[CNT]] che tra gli stalinisti del ''PCE'' (partito comunista spagnolo). Questi ultimi, fedeli alla loro vocazione autoritaria ne chiedono l'arresto. La [[Federazione Anarchica Iberica]] invece lo sostiene apertamente, minacciando il governo di Negrin di far scatenare una guerra antistalinista se lo avessero arrestato.


=== L'ultimo periodo: in Francia, Argentina e Spagna ===
=== L'ultimo periodo: in Francia, Argentina e Spagna ===
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== Pensiero ==
== Pensiero ==
: «La relativa sfiducia del [[sindacalismo rivoluzionario]] - da cui la critica verso "il neutralismo" - e dell'[[anarco-sindacalismo]] - da cui l'incontestabile pretesa di "regolare tutta la vita sociale" - coincide perfettamente con il fine rivoluzionario della [[il movimento anarchico in Argentina (FORA)|Fora]]'', ''che non attribuisce al sindacalismo che un ruolo difensivo, auspicando la propria fine con l'abolizione della società divisa in classi e l'instaurazione del [[anarco-comunismo|comunismo anarchico]]»'' (In ''Elogio del fine rivoluzionario'' di [[Frank Mintz]] ).
: «La relativa sfiducia del [[sindacalismo rivoluzionario]] - da cui la critica verso "il neutralismo" - e dell'[[anarco-sindacalismo]] - da cui l'incontestabile pretesa di "regolare tutta la vita sociale" - coincide perfettamente con il fine rivoluzionario della [[FORA]], che non attribuisce al sindacalismo che un ruolo difensivo, auspicando la propria fine con l'abolizione della società divisa in classi e l'instaurazione del [[anarco-comunismo|comunismo anarchico]]» (In ''Elogio del fine rivoluzionario'' di [[Frank Mintz]]).
Il contributo teorico di Diego Abad de Santillan negli anni Venti si è concentrato sul legame tra [[sindacalismo]] ed idee anarchiche. Partenze dalla neutralità ed indipendenza del sindacato sostenuta da [[Ángel Pestaña]] in [[Spagna]], come dall'idealizzazione di [[Malatesta]] del movimento insurrezionale. Egli sosteneva che il sindacato doveva avere una delineazione ideologica, cioè, anarchica, pur rispettando gli altri sindacati differenti. Ispirato al programma dell'[[Alleanza Internazionale dei Socialisti Democratici|Alleanza]] di [[Bakunin]], ha difeso il ruolo della minoranza cosciente presente nei sindacati, in grado di essere il primo nella lotta in difesa degli interessi della comunità, al fine di attirare gli altri con l'esempio e fornire orientamenti per gli insorti anarchici.
Il contributo teorico di Diego Abad de Santillan negli anni Venti si è concentrato sul legame tra [[sindacalismo]] ed idee anarchiche. Partenze dalla neutralità ed indipendenza del sindacato sostenuta da [[Ángel Pestaña]] in [[Spagna]], come dall'idealizzazione di [[Malatesta]] del movimento insurrezionale. Egli sosteneva che il sindacato doveva avere una delineazione ideologica, cioè, anarchica, pur rispettando gli altri sindacati differenti. Ispirato al programma dell'[[Alleanza Internazionale dei Socialisti Democratici|Alleanza]] di [[Bakunin]], ha difeso il ruolo della minoranza cosciente presente nei sindacati, in grado di essere il primo nella lotta in difesa degli interessi della comunità, al fine di attirare gli altri con l'esempio e fornire orientamenti per gli insorti anarchici.


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* ''Las Cargas tributarias: apuntes sobre las finanzas estatales contemporáneas''. Barcelona: Mundial, 1934
* ''Las Cargas tributarias: apuntes sobre las finanzas estatales contemporáneas''. Barcelona: Mundial, 1934
* ''El organismo económico de la revolución''. Barcelona: 1936.
* ''El organismo económico de la revolución''. Barcelona: 1936.
* ''[*[http://membres.lycos.fr/anarchives/site/syndic/aftertherevolution.htm After the Revolution]'', Greenberg, 1937. Ed. facsimilar Sydney: Jura Media, 1996.[http://membres.lycos.fr/anarchives/site/syndic/aftertherevolution.htm], New York: Greenberg, 1937
* ''[https://web.archive.org/web/20050328065948/http://membres.lycos.fr/anarchives/site/syndic/aftertherevolution.htm After the Revolution]'', Ed. facsimilar Sydney: Jura Media, 1996; New York: Greenberg, 1937
* ''La revolución y la guerra de España''. La Habana: 1938
* ''La revolución y la guerra de España''. La Habana: 1938
* ''Bibliografía anarquista argentina''. Barcelona: Timón, 1938.
* ''Bibliografía anarquista argentina''. Barcelona: Timón, 1938.
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* [http://www.fora-ait.com.ar/ Federacion obrera regional argentina]  
* [http://www.fora-ait.com.ar/ Federacion obrera regional argentina]  
* [http://www.iwa-ait.org/ Sito ufficiale dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori]
* [http://www.iwa-ait.org/ Sito ufficiale dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori]
* [http://archive.is/FBBT Diego Abad de Santillán - par '''Encyclopédie anti-autoritaire bleed''']
* [http://archive.is/FBBT Diego Abad de Santillán - Encyclopédie anti-autoritaire bleed]
* [https://search.iisg.amsterdam/Record/ARCH00004 Diego Abad de Santillán - par '''International Institute of Social History Archives''']
* [https://search.iisg.amsterdam/Record/ARCH00004 Diego Abad de Santillán - International Institute of Social History Archives]


[[Categoria:Anarchici|Abad de Santillán, Diego]]
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