Dell'utopia situazionista o l'immaginazione al rogo (di Pino Bertelli): differenze tra le versioni

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== Dell'utopia situazionista o l'immaginazione al rogo ==
== Dell'utopia situazionista o l'immaginazione al rogo ==
 
[[File:Pinobertellihome.jpg|thumb|400 px|[[Pino Bertelli]] fotografato da Paola Grillo nella ''Taverna Buenaventura Durruti'' (Barcellona, Spagna, [[2007]]). «La sola epoca che mi commuove è quella della Banda Bonnot» ([[Louis Scutenaire]]).]]
'''Dichiarazione d'amore sulla sovversione non sospetta dell'Internazionale Situazionista a partire dal Maggio '68. Della miseria nell'ambiente politico, dottrinario, mercantile considerati nei loro aspetti più retrivi e violenti e di alcuni mezzi per porvi rimedio e la riabilitazione del crimine contro la prostituzione di tutte le arti'''.
'''Dichiarazione d'amore sulla sovversione non sospetta dell'Internazionale Situazionista a partire dal Maggio '68. Della miseria nell'ambiente politico, dottrinario, mercantile considerati nei loro aspetti più retrivi e violenti e di alcuni mezzi per porvi rimedio e la riabilitazione del crimine contro la prostituzione di tutte le arti'''.


A [[Gilles Ivain]], che non abbiamo mai conosciuto, se non attraverso la bellezza del suo pensiero ereticale.
A [[Gilles Ivain]], che non abbiamo mai conosciuto, se non attraverso la bellezza del suo pensiero ereticale.
[[File:Pinobertellihome.jpg|thumb|400 px|[[Pino Bertelli]] fotografato da Paola Grillo nella Taverna Buenaventura Durruti (Barcellona, Spagna, 2007) - «La sola epoca che mi commuove è quella della Banda Bonnot» (Anonimo Toscano)]]
: «Sono in un ambiente privilegiato per lo studio del gruppo e delle funzioni degli individui in gruppo. La Deriva (sul filo delle azioni, con i suoi gesti, la sua passeggiata, i suoi incontri) è esattamente per la totalità ciò che la psicanalisi (quella buona) è per il linguaggio. Lasciatevi andare sul filo delle parole, dice l'analista''.'' Egli ascolta, fino al momento in cui denuncia o modifica (si può dire détourne) un a parola, una espressione, una definizione. La Deriva è appunto una tecnica, quasi terapeutica. Ma come l'analisi senza altre cose è quasi sempre controindicata, allo stesso modo La Deriva continua è un pericolo nella misura in cui l'individuo si inoltra troppo in là (senza basai, ma...) senza protezione e rischia Di esplodere, di dissolversi, di dissociarsi e di disintegrarsi.  Ed è così la ricaduta in ciò che si dice vita corrente, o meglio dire, «la vita pietrificata».  Perciò io adesso denuncio la propaganda della Deriva continua del Formulario. Si, continua, come il gioco di poker a Las Vegas, ma continua per un dato periodo di tempo, limitato alla domenica per alcuni, ad una settimana per un buon numero di soggetti; un mese è molto.  Abbiamo toccato nel 1953-54 tre o quattro mesi di Deriva; è il limite estremo, il punto critico.  È un miracolo se non siamo morti. Possediamo una cattiva salute di ferro». (Da una lettera di Gilles Ivain, spedita all'[[Internazionale Situazionista]] nel [[1964]], dall'ospedale psichiatrico.
: «Sono in un ambiente privilegiato per lo studio del gruppo e delle funzioni degli individui in gruppo. La Deriva (sul filo delle azioni, con i suoi gesti, la sua passeggiata, i suoi incontri) è esattamente per la totalità ciò che la psicanalisi (quella buona) è per il linguaggio. Lasciatevi andare sul filo delle parole, dice l'analista''.'' Egli ascolta, fino al momento in cui denuncia o modifica (si può dire détourne) un a parola, una espressione, una definizione. La Deriva è appunto una tecnica, quasi terapeutica. Ma come l'analisi senza altre cose è quasi sempre controindicata, allo stesso modo La Deriva continua è un pericolo nella misura in cui l'individuo si inoltra troppo in là (senza basai, ma...) senza protezione e rischia Di esplodere, di dissolversi, di dissociarsi e di disintegrarsi.  Ed è così la ricaduta in ciò che si dice vita corrente, o meglio dire, «la vita pietrificata».  Perciò io adesso denuncio la propaganda della Deriva continua del Formulario. Si, continua, come il gioco di poker a Las Vegas, ma continua per un dato periodo di tempo, limitato alla domenica per alcuni, ad una settimana per un buon numero di soggetti; un mese è molto.  Abbiamo toccato nel 1953-54 tre o quattro mesi di Deriva; è il limite estremo, il punto critico.  È un miracolo se non siamo morti. Possediamo una cattiva salute di ferro». (Da una lettera di Gilles Ivain, spedita all'[[Internazionale Situazionista]] nel [[1964]], dall'ospedale psichiatrico.
[[Gilles Ivain]] è lo pseudonimo del francese Ivan Chtcheglov, membro dell'IS, internato in manicomio nel [[1959]]. Nel primo numero della rivista «Internazionale Situazionista», ha pubblicato il testo ''Formulario per una urbanistica'').<br />
[[Gilles Ivain]] è lo pseudonimo del francese Ivan Chtcheglov, membro dell'IS, internato in manicomio nel [[1959]]. Nel primo numero della rivista «Internazionale Situazionista», ha pubblicato il testo ''Formulario per una urbanistica'').<br />
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7. Nel “Rapporto sulle situazioni...” Debord assembla le tracce eversive dell'I.S. e dissemina ovunque il cianuro della libertà nel concetto espresso bene dal nostro irmão di strada, fra'Marcelo Barros: “la libertà non si dà. Si conquista”. La Teologia d'ogni liberazione è tutta qui. Le invettive di Debord le ritroviamo nella critica della vita quotidiana di Henri Lefebvre, nella filosofia radicale di Jean-Paul Sartre, nella rivolta individuale di Albert Camus, nella scoperta del negativo della “scuola di Francoforte” (Theodor W. Adorno, Herbert Marcuse, Max Horkheimer)... più ancora è la lezione di vita che divampa negli scritti di D.A.F. De Sade, Charles Fourier, Joseph Proudhon, Walter Benjamin e nel pensiero libertario d'ogni tempo.
7. Nel “Rapporto sulle situazioni...” Debord assembla le tracce eversive dell'I.S. e dissemina ovunque il cianuro della libertà nel concetto espresso bene dal nostro irmão di strada, fra'Marcelo Barros: “la libertà non si dà. Si conquista”. La Teologia d'ogni liberazione è tutta qui. Le invettive di Debord le ritroviamo nella critica della vita quotidiana di Henri Lefebvre, nella filosofia radicale di Jean-Paul Sartre, nella rivolta individuale di Albert Camus, nella scoperta del negativo della “scuola di Francoforte” (Theodor W. Adorno, Herbert Marcuse, Max Horkheimer)... più ancora è la lezione di vita che divampa negli scritti di D.A.F. De Sade, Charles Fourier, Joseph Proudhon, Walter Benjamin e nel pensiero libertario d'ogni tempo.
La “rivolta situazionista” non è mai stata una rivoluzione culturale, politica, economica soltanto... l'insorgenza situazionista è stata una fusione tra arte e politica... l'esplosione di un flusso esperienziale e di aggregazione di “nuovi soggetti sociali”... la loro politica era “sporcarsi le mani” con gli operai che si sollevavano contro i loro oppressori e insieme ai giovani, ai “quasi adatti”, al popolo insorto... andavano a sognare quell'utopia possibile (dell'amore dell'uomo per gli altri uomini) che era già (non solo allora) nelle teste di molti. Si trattava di non fare prigionieri, perché poi bisognava dare loro non solo il pane ma anche la libertà e le rose. La pietà non è rivoluzionaria, diceva. Rivendicare se stessi, significa combattere per il diritto di far rispettare i più elementari diritti dell'uomo. Sotto ogni cielo.
La “rivolta situazionista” non è mai stata una rivoluzione culturale, politica, economica soltanto... l'insorgenza situazionista è stata una fusione tra arte e politica... l'esplosione di un flusso esperienziale e di aggregazione di “nuovi soggetti sociali”... la loro politica era “sporcarsi le mani” con gli operai che si sollevavano contro i loro oppressori e insieme ai giovani, ai “quasi adatti”, al popolo insorto... andavano a sognare quell'utopia possibile (dell'amore dell'uomo per gli altri uomini) che era già (non solo allora) nelle teste di molti. Si trattava di non fare prigionieri, perché poi bisognava dare loro non solo il pane ma anche la libertà e le rose. La pietà non è rivoluzionaria, diceva. Rivendicare stessi, significa combattere per il diritto di far rispettare i più elementari diritti dell'uomo. Sotto ogni cielo.


8. A partire dalla devalorizzazione dell'arte, della politica, della fede... i Situazionisti disseminavano i loro veleni libertari contro il fascio dai saperi stabiliti. La decostruzione di ogni forma di comunicazione audiovisuale era l'inizio di “qualcosa” che stava morendo e di “altro” che nasceva dalle sue ceneri o dai suoi morti al limitare del bosco.
8. A partire dalla devalorizzazione dell'arte, della politica, della fede... i Situazionisti disseminavano i loro veleni libertari contro il fascio dai saperi stabiliti. La decostruzione di ogni forma di comunicazione audiovisuale era l'inizio di “qualcosa” che stava morendo e di “altro” che nasceva dalle sue ceneri o dai suoi morti al limitare del bosco.
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