De l'Être-Humain mâle et femelle - Lettre à P. J. Proudhon (di Joseph Déjacque): differenze tra le versioni

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Forse che io ho bisogno, per esempio, di avere in proprio un sole, un'atmosfera mia, un fiume mio, una foresta mia, tutte le vie e le case di una città mie? Forse che ho diritto di esserne il detentore esclusivo, il proprietario, e di privarne gli altri, senza profitto neppure per i miei bisogni? E se non ho questo diritto, ho dunque, maggiormente, ragione di volere, come nel sistema dei contratti, misura a ciascuno - secondo le sue forze accidentali di produzione, - ciò che gli spetta di tutte queste cose? Quanto dovrà consumare di raggi di sole, di metri cubi d'aria o di acqua, o di spazi per passeggiare nella foresta? Quale sarà il numero di case o la porzione di casa che avrà il diritto di occupare; il numero di porta o il pezzo di marciapiede dove gli sarà permesso appoggiare il piede e il numero di strade o il lastricato dove gli sarà proibito camminare? - Forse che, con o senza contratto, non consumerò maggiormente quelle cose che la mia natura, il mio temperamento comporta? Forse che posso assorbire da solo tutti i raggi del sole e tutta l'aria dell'atmosfera, tutta l'acqua del fiume? Forse posso invadere e assorbire con la mia persona tutte le ombrosità della foresta, tutte le strade della città e tutto il lastricato della strada, tutte le case della città e tutte le camere delal casa? E non è forse la stessa cosa per tutto quanto serve al consumo umano, che sia un prodotto grezzo, come l'aria o il sole, o un prodotto lavorato, come la strada o la casa? A che pro, allora, un contratto che non può nulla aggiungere alla mia [[libertà]], che non può attentarvi, e che certamente vi attenterebbe?  
Forse che io ho bisogno, per esempio, di avere in proprio un sole, un'atmosfera mia, un fiume mio, una foresta mia, tutte le vie e le case di una città mie? Forse che ho diritto di esserne il detentore esclusivo, il proprietario, e di privarne gli altri, senza profitto neppure per i miei bisogni? E se non ho questo diritto, ho dunque, maggiormente, ragione di volere, come nel sistema dei contratti, misura a ciascuno - secondo le sue forze accidentali di produzione, - ciò che gli spetta di tutte queste cose? Quanto dovrà consumare di raggi di sole, di metri cubi d'aria o di acqua, o di spazi per passeggiare nella foresta? Quale sarà il numero di case o la porzione di casa che avrà il diritto di occupare; il numero di porta o il pezzo di marciapiede dove gli sarà permesso appoggiare il piede e il numero di strade o il lastricato dove gli sarà proibito camminare? - Forse che, con o senza contratto, non consumerò maggiormente quelle cose che la mia natura, il mio temperamento comporta? Forse che posso assorbire da solo tutti i raggi del sole e tutta l'aria dell'atmosfera, tutta l'acqua del fiume? Forse posso invadere e assorbire con la mia persona tutte le ombrosità della foresta, tutte le strade della città e tutto il lastricato della strada, tutte le case della città e tutte le camere delal casa? E non è forse la stessa cosa per tutto quanto serve al consumo umano, che sia un prodotto grezzo, come l'aria o il sole, o un prodotto lavorato, come la strada o la casa? A che pro, allora, un contratto che non può nulla aggiungere alla mia [[libertà]], che non può attentarvi, e che certamente vi attenterebbe?  


E ora, per ciò che riguarda la produzione, forse che il principio attivo che è in me sarà più sviluppato per il fatto che lo si sarà oppresso, che gli si saranno posti degli ostacoli? Sarebbe assurdo sostenere una simile tesi. L'uomo chiamato libero, nelle [[società]] attuali, il proletario, produce molto meglio e molto di più che l'uomo chiamato negro, lo schiavo. Cosa accadrebbe se fosse realmente e universalmente libero: la produzione ne sarebbe centuplicata. E i pigri? I pigri sono un'incidente delle nostre [[società]] anomali, cioè, avendo l'ozio gli onori e il lavoro il disprezzo, non è sorprendente che gli uomini si stanchino di una fatica che porta solo frutti amari. Ma nello stadio di comunità-[[anarchica]] e con le scienze tali come sono sviluppate ai nostri giorni, non potrebbe accadere nulla di simile. Vi saranno, sì come oggi, esseri più lenti a produrre di altri, ma di conseguenza, meno vivi nel consumare: l'equazione esiste naturalmente. Vi serve una prova? Prendete a caso cento lavoratori, e vedrete che i più consumatori sono anche i più produttivi - come raffigurarsi che l'essere umano, il cui organismo è composto di tanti preziosi utensili e l'impiego dei quali dà una moltitudine di gioie, lo strumento del braccio, lo strumento del cuore, lo strumento dell'intelligenza, come figurarsi che li lascerebbe volontariamente corrodere dalla ruggine? Cosa! allo stato di libera natura e di meraviglie industriali e scientifiche, allo stato di esuberanza [[anarchica]], in cui tutto gli ricorderebbe il movimento e tutto il movimento la vita, cosa! l'essere umano non saprebbe cercare la felicità che in una imbecille immobilità? Andiamo, dunnque! Solo il contrario è possibile.
E ora, per ciò che riguarda la produzione, forse che il principio attivo che è in me sarà più sviluppato per il fatto che lo si sarà oppresso, che gli si saranno posti degli ostacoli? Sarebbe assurdo sostenere una simile tesi. L'uomo chiamato libero, nelle [[società]] attuali, il proletario, produce molto meglio e molto di più che l'uomo chiamato negro, lo schiavo. Cosa accadrebbe se fosse realmente e universalmente libero: la produzione ne sarebbe centuplicata. E i pigri, direte voi? I pigri sono un'incidente delle nostre [[società]] anomali, cioè, avendo l'ozio gli onori e il lavoro il disprezzo, non è sorprendente che gli uomini si stanchino di una fatica che porta solo frutti amari. Ma nello stadio di comunità-[[anarchica]] e con le scienze tali come sono sviluppate ai nostri giorni, non potrebbe accadere nulla di simile. Vi saranno, sì come oggi, esseri più lenti a produrre di altri, ma di conseguenza, meno vivi nel consumare: l'equazione esiste naturalmente. Vi serve una prova? Prendete a caso cento lavoratori, e vedrete che i più consumatori sono anche i più produttivi - come raffigurarsi che l'essere umano, il cui organismo è composto di tanti preziosi utensili e l'impiego dei quali dà una moltitudine di gioie, lo strumento del braccio, lo strumento del cuore, lo strumento dell'intelligenza, come figurarsi che li lascerebbe volontariamente corrodere dalla ruggine? Cosa! allo stato di libera natura e di meraviglie industriali e scientifiche, allo stato di esuberanza [[anarchica]], in cui tutto gli ricorderebbe il movimento e tutto il movimento la vita, cosa! l'essere umano non saprebbe cercare la felicità che in una imbecille immobilità? Andiamo, dunnque! Solo il contrario è possibile.


Sul terreno della vera [[anarchia]], delal [[libertà]] assoluta, esisterebbe senza alcun dubbio tanta diversità fra gli esseri quante sarebbero le persone nella [[società]], diversità di età, di sesso, di attitudine: l'[[uguaglianza]] non è uniformità. E questa diversità di tutti gli esseri e di tutti gli istanti è giustamente ciò che rende ogni governo, costituzione o contrattazione impossibile. Come impegnarsi per un anno, per un giorno, per un'ora, quando in un'ora, un giorno, un anno, si può pensare in maniera completamente differente che nell'istante in cui ci si è impegnati? Con l'[[anarchia]] radicale, vi sarebbero dunque donne e uomini di maggiore o minore valore relativo; vi sarebbero bambini e vecchi; ma tutti, indistintamente, non sarebbero meno esseri umani, e sarebbero ugualmente e assolutamente liberi di muoversi nel cerchio delle loro attrazioni, liberi di consumare e di produrre come converrebbe loro, senza che alcuna autorità paterna, maritale o governativa, senza che nessun regolamento legale o contrattuale possa portarvi danno.
Sul terreno della vera [[anarchia]], delal [[libertà]] assoluta, esisterebbe senza alcun dubbio tanta diversità fra gli esseri quante sarebbero le persone nella [[società]], diversità di età, di sesso, di attitudine: l'[[uguaglianza]] non è uniformità. E questa diversità di tutti gli esseri e di tutti gli istanti è giustamente ciò che rende ogni governo, costituzione o contrattazione impossibile. Come impegnarsi per un anno, per un giorno, per un'ora, quando in un'ora, un giorno, un anno, si può pensare in maniera completamente differente che nell'istante in cui ci si è impegnati? Con l'[[anarchia]] radicale, vi sarebbero dunque donne e uomini di maggiore o minore valore relativo; vi sarebbero bambini e vecchi; ma tutti, indistintamente, non sarebbero meno esseri umani, e sarebbero ugualmente e assolutamente liberi di muoversi nel cerchio delle loro attrazioni, liberi di consumare e di produrre come converrebbe loro, senza che alcuna autorità paterna, maritale o governativa, senza che nessun regolamento legale o contrattuale possa portarvi danno.
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