Davide Cesare: differenze tra le versioni

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== L'aggressione ==
== L'aggressione ==
La notte del [[16 marzo]] [[2003]], "Dax" esce con alcuni compagni del [[Centro Sociale O.R.So.]] da un bar di Milano nella zona ticinese, in via Brioschi. I quattro antagonisti incrociano due fratelli, simpatizzanti dell'estrema destra, che portano a passeggio un cane rottweiler. Fra i due gruppi, da un iniziale alterco, si passa alle vie di fatto e all'uso di armi bianche. Due ragazzi del C.S.O. vengono feriti (uno in modo più grave, ma si salverà), mentre Davide Cesare, colpito da una decina di coltellate, muore durante il trasporto all'ospedale.
La notte del [[16 marzo]] [[2003]], Dax esce con alcuni compagni del [[Centro Sociale O.R.So.]] da un bar di Milano nella zona ticinese, in via Brioschi. I quattro antagonisti incrociano due fratelli, simpatizzanti dell'estrema destra, che portano a passeggio un cane rottweiler. Fra i due gruppi, da un iniziale alterco, si passa alle vie di fatto e all'uso di armi bianche. Due ragazzi del C.S.O. vengono feriti (uno in modo più grave, ma si salverà), mentre Davide Cesare, colpito da una decina di coltellate, muore durante il trasporto all'ospedale.


Gli aggressori verranno in seguito identificati come cani sciolti, non legati a specifici gruppi politici e membri della famiglia Morbi: due fratelli, Federico (28 anni) e Mattia (17 anni), e il padre Giorgio (54 anni).
Gli aggressori verranno in seguito identificati come cani sciolti, non legati a specifici gruppi politici e membri della famiglia Morbi: due fratelli, Federico (28 anni) e Mattia (17 anni), e il padre Giorgio (54 anni).
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== Il processo ==
== Il processo ==
Inizialmente l'omicidio viene catalogato come il «degenerare di una rissa tra balordi» e l'aggressione al San Paolo è giustificata dalla reazione delle forze dell'ordine alle continue intemperanze da parte dei compagni di "Dax", che cercavano di "trafugare" la salma dall'ospedale.
Inizialmente l'omicidio viene catalogato come il «degenerare di una rissa tra balordi» e l'aggressione al San Paolo è giustificata dalla reazione delle forze dell'ordine alle continue intemperanze da parte dei compagni di Dax, che cercavano di "trafugare" la salma dall'ospedale.


Grazie alle testimonianze dei giovani compagni, medici e pazienti presenti, oltre che a quella di un videoamatore che ha registrato l'accaduto, si è riusciti a fare maggiormente luce sull'accaduto e a smentire che si trattasse di una rissa tra balordi.
Grazie alle testimonianze dei giovani compagni, medici e pazienti presenti, oltre che a quella di un videoamatore che ha registrato l'accaduto, si è riusciti a fare maggiormente luce sull'accaduto e a smentire che si trattasse di una rissa tra balordi.


Nel maggio del [[2004]] sono arrivate le sentenze. Il figlio maggiore è stato condannato a 16 anni e 8 mesi di reclusione. Il padre, inizialmente prosciolto perché non ritenuto responsabile dell'aggressione, è stato condannato a una reclusione di 3 anni e 4 mesi per il tentato omicidio di uno dei compagni di "Dax" assieme al figlio più piccolo. Queste sentenze non si discostano tanto da quelle richieste dal pubblico ministero Nicola Di Plotti (18 anni per il primo e 5 per il secondo). A queste pene vanno aggiunti 150.000 euro di risarcimento alla madre e 200.000 alla compagna e alla figlia di "Dax". Il figlio minore, accusato dell'omicidio di Davide e del tentato omicidio di un altro ragazzo, ha scontato 3 anni di messa alla prova, come stabilito dal Tribunale dei minori. Per quanto riguarda, invece, i fatti del San Paolo, la sentenza di primo grado è arrivata nel [[2006]] con tre condanne (due compagni di Davide Cesare sono stati condannati a un anno e otto mesi, mentre un maresciallo dei carabinieri è stato condannato a sette mesi) e quattro assoluzioni. I giudici hanno inoltre imposto ai militanti il pagamento di una provvisionale di di 100.000 euro per risarcimenti. Assolti, invece, sia altri due appartenenti a centri sociali milanesi, sia altri due esponenti delle forze dell'ordine, per i quali la procura della repubblica aveva chiesto la condanna. In sede di processo d'appello, il maresciallo dei carabinieri è stato assolto, restando confermate le altre decisioni del tribunale; la sentenza d'appello è stata confermata dalla Cassazione nel [[2009]].
Nel maggio del [[2004]] sono arrivate le sentenze. Il figlio maggiore è stato condannato a 16 anni e 8 mesi di reclusione. Il padre, inizialmente prosciolto perché non ritenuto responsabile dell'aggressione, è stato condannato a una reclusione di 3 anni e 4 mesi per il tentato omicidio di uno dei compagni di Dax assieme al figlio più piccolo. Queste sentenze non si discostano tanto da quelle richieste dal pubblico ministero Nicola Di Plotti (18 anni per il primo e 5 per il secondo). A queste pene vanno aggiunti 150.000 euro di risarcimento alla madre e 200.000 alla compagna e alla figlia di Dax. Il figlio minore, accusato dell'omicidio di Davide e del tentato omicidio di un altro ragazzo, ha scontato 3 anni di messa alla prova, come stabilito dal Tribunale dei minori. Per quanto riguarda, invece, i fatti del San Paolo, la sentenza di primo grado è arrivata nel [[2006]] con tre condanne (due compagni di Davide Cesare sono stati condannati a un anno e otto mesi, mentre un maresciallo dei carabinieri è stato condannato a sette mesi) e quattro assoluzioni. I giudici hanno inoltre imposto ai militanti il pagamento di una provvisionale di di 100.000 euro per risarcimenti. Assolti, invece, sia altri due appartenenti a centri sociali milanesi, sia altri due esponenti delle forze dell'ordine, per i quali la procura della repubblica aveva chiesto la condanna. In sede di processo d'appello, il maresciallo dei carabinieri è stato assolto, restando confermate le altre decisioni del tribunale; la sentenza d'appello è stata confermata dalla Cassazione nel [[2009]].


== Omaggi ==
== Omaggi ==
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A cura dell'associazione culturale Rozzano Rossa la quale ha pubblicato due libri - ''La resistenza di oggi'' e ''Il lavoro che non paga'' - con scritti provenienti da tutta Italia e commentati da una giuria, tra cui: Carmen Covito, Rosa Piro, Giovanni Impastato, Aldo Nove, Claudio Jampaglia.
A cura dell'associazione culturale Rozzano Rossa la quale ha pubblicato due libri - ''La resistenza di oggi'' e ''Il lavoro che non paga'' - con scritti provenienti da tutta Italia e commentati da una giuria, tra cui: Carmen Covito, Rosa Piro, Giovanni Impastato, Aldo Nove, Claudio Jampaglia.


*Bonsai Tv ha dedicato uno speciale alla memoria di "Dax" dal titolo ''[https://www.youtube.com/watch?v=_UpWmea5DKA#t=0m0s Dax Vive: Milano sette anni dopo]'', promulgata gratuitamente sia da Yalp che da Youtube.
*Bonsai Tv ha dedicato uno speciale alla memoria di Dax dal titolo ''[https://www.youtube.com/watch?v=_UpWmea5DKA#t=0m0s Dax Vive: Milano sette anni dopo]'', promulgata gratuitamente sia da Yalp che da Youtube.


== Note ==
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*[https://www.youtube.com/watch?v=ln1C96oohkE Funerali di Dax, corteo antifascita]
*[https://www.youtube.com/watch?v=ln1C96oohkE Funerali di Dax, corteo antifascita]
*[http://archive.is/o5p19 Intervista con ROSA PIRO, madre di Davide "Dax" Cesare]
*[http://archive.is/o5p19 Intervista con ROSA PIRO, madre di Davide "Dax" Cesare]
[[Categoria:Antifascisti|Davide, Cesare]]
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