Davide Cesare: differenze tra le versioni

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Grazie alle testimonianze dei giovani compagni, medici e pazienti presenti, oltre che a quella di un videoamatore che ha registrato l'accaduto, si è riusciti a fare maggiormente luce sull'accaduto, e a smentire che si trattasse di una rissa tra balordi.
Grazie alle testimonianze dei giovani compagni, medici e pazienti presenti, oltre che a quella di un videoamatore che ha registrato l'accaduto, si è riusciti a fare maggiormente luce sull'accaduto, e a smentire che si trattasse di una rissa tra balordi.


Nel Maggio [[2004]] sono arrivate le sentenze. Il figlio maggiore è stato condannato a 16 anni e 8 mesi di reclusione. Il padre, inizialmente prosciolto perché non ritenuto responsabile dell'aggressione, è stato condannato a una reclusione di 3 anni e 4 mesi per il tentato omicidio di uno dei compagni di "Dax" assieme al figlio più piccolo. Queste sentenze non si discostano tanto da quelle richieste dal Pubblico Ministero Nicola Di Plotti di 18 anni per il primo e 5 per il secondo. A questo vanno aggiunti 150.000 euro di risarcimento alla madre e 200 000 alla compagna e alla figlia. Il figlio minore, accusato dell'omicidio di Davide e del tentato omicidio di un altro ragazzo, sta scontando 3 anni di messa alla prova, come stabilito dal Tribunale dei minori. Per quanto riguarda invece i fatti del San Paolo, la sentenza di primo grado è arrivata nel ''2006'' con tre condanne (due compagni di Davide Cesare sono stati condannati a un anno e otto mesi, mentre un maresciallo dei carabinieri a sette mesi.) e quattro assoluzioni. I giudici hanno inoltre imposto ai militanti il pagamento di una provvisionale per risarcimenti di 100 mila euro. Assolti, invece, sia altri due appartenenti a centri sociali milanesi, sia altri due esponenti delle forze dell'ordine, per i quali la Procura della Repubblica aveva chiesto la condanna. In sede di processo d'appello, il maresciallo dei carabinieri è stato invece assolto, restando confermate le altre decisioni del tribunale; la sentenza d'appello è stata confermata dalla Cassazione nel [[2009]].
Nel Maggio [[2004]] sono arrivate le sentenze. Il figlio maggiore è stato condannato a 16 anni e 8 mesi di reclusione. Il padre, inizialmente prosciolto perché non ritenuto responsabile dell'aggressione, è stato condannato a una reclusione di 3 anni e 4 mesi per il tentato omicidio di uno dei compagni di "Dax" assieme al figlio più piccolo. Queste sentenze non si discostano tanto da quelle richieste dal Pubblico Ministero Nicola Di Plotti di 18 anni per il primo e 5 per il secondo. A questo vanno aggiunti 150.000 euro di risarcimento alla madre e 200.000 alla compagna e alla figlia. Il figlio minore, accusato dell'omicidio di Davide e del tentato omicidio di un altro ragazzo, sta scontando 3 anni di messa alla prova, come stabilito dal Tribunale dei minori. Per quanto riguarda invece i fatti del San Paolo, la sentenza di primo grado è arrivata nel ''2006'' con tre condanne (due compagni di Davide Cesare sono stati condannati a un anno e otto mesi, mentre un maresciallo dei carabinieri a sette mesi.) e quattro assoluzioni. I giudici hanno inoltre imposto ai militanti il pagamento di una provvisionale per risarcimenti di 100 mila euro. Assolti, invece, sia altri due appartenenti a centri sociali milanesi, sia altri due esponenti delle forze dell'ordine, per i quali la Procura della Repubblica aveva chiesto la condanna. In sede di processo d'appello, il maresciallo dei carabinieri è stato invece assolto, restando confermate le altre decisioni del tribunale; la sentenza d'appello è stata confermata dalla Cassazione nel [[2009]].


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