Dario Cagno: differenze tra le versioni

nessun oggetto della modifica
m (Sostituzione testo - "à " con "à ")
Nessun oggetto della modifica
 
(6 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 1: Riga 1:
'''Dario Cagno''' (Torino, [[11 agosto]] [[1899]] - Torino, [[23 dicembre]] [[1943]]), anarchico e [[antifascismo|antifascista]] italiano.
'''Dario Cagno''' (Torino, [[11 agosto]] [[1899]] - Torino, [[23 dicembre]] [[1943]]), [[anarchico]] e [[antifascismo|antifascista]] italiano.
[[File:Dario Cagno.jpg|right|thumb|Dario Cagno]]
[[File:Dario Cagno.jpg|right|thumb|Dario Cagno]]
== La vita ==
== La vita ==
L'anarchico Dario Cagno nato a Torino l'[[11 agosto]] del [[1899]], di professione artigiano, appena quattordicenne si imbarcò a Genova su una nave mercantile; pellegrinò per vari paesi fino al rimpatrio coatto dagli Stati Uniti negli anni della prima guerra mondiale. È comunque attivo durante il ventennio.
L'anarchico Dario Cagno nato a Torino l'[[11 agosto]] del [[1899]], di professione artigiano, appena quattordicenne si imbarcò a Genova su una nave mercantile; pellegrinò per vari paesi fino al rimpatrio coatto dagli Stati Uniti negli anni della Prima guerra mondiale. È comunque attivo durante il ventennio.
 
=== La condanna per diserzione e l'espatrio ===
=== La condanna per diserzione e l'espatrio ===
Nel [[1920]] fu condannato a tre anni di carcere per diserzione. Scontata la pena espatriò in Francia dove entrò poi in contatto con gli ambienti dell'emigrazione [[antifascismo|antifascista]]. Assumette l'incarico di «corriere sovversivo» rientrando più volte in Italia fino al settembre del [[1934]], quando venne preso e assegnato al confine nell'isola di Ponza per tre anni e riassegnato in seguito al confinoeper altri cinque anni, a Ponza, Ventotene, Pisticci, Castel di Guido. A Ponza partecipa ad una rivolta collettiva subendo una condanna a 10 mesi di [[carcere]].
Nel [[1920]] fu condannato a tre anni di carcere per diserzione. Scontata la pena espatriò in Francia dove entrò poi in contatto con gli ambienti dell'emigrazione [[antifascismo|antifascista]]. Assumette l'incarico di «corriere sovversivo» rientrando più volte in Italia fino al settembre del [[1934]], quando venne preso e assegnato al confine nell'isola di Ponza per tre anni e riassegnato in seguito al confinoeper altri cinque anni, a Ponza, Ventotene, Pisticci, Castel di Guido. A Ponza partecipa ad una rivolta collettiva subendo una condanna a 10 mesi di [[carcere]].
=== Il ritorno a Torino ===
=== Il ritorno a Torino ===
Liberato condizionalmente nel novembre del [[1942]], si rende irreperibile e torna a Torino dopo l'armistizio dell'[[8 settembre]] [[1943]], dove si stabilì in via Accademia Albertina 38 e quasi subito iniziò la militanza nella [[Anarchici e Resistenza|Resistenza]] in una formazione [[gappista]] di [[anarco-comunismo|anarcocomunisti]].
Liberato condizionalmente nel novembre del [[1942]], si rende irreperibile e torna a Torino dopo l'armistizio dell'[[8 settembre]] [[1943]], dove si stabilì in via Accademia Albertina 38 e quasi subito iniziò la militanza nella [[Anarchici e Resistenza|Resistenza]] in una formazione gappista di [[anarco-comunisti]].


Nella Torino industriale, l'attività armata andò di pari passo con la riorganizzazione di classe attraverso la creazione di commissioni sindacali clandestine e comitati d'agitazione di fabbrica che, a partire dai grandi scioperi del marzo [[1943]], furono affiancati da nuclei "gappisti" impegnati in sabotaggi ed eliminazioni di aguzzini [[Fascismo|fascisti]].
Nella Torino industriale, l'attività armata andò di pari passo con la riorganizzazione di classe attraverso la creazione di commissioni sindacali clandestine e comitati d'agitazione di fabbrica che, a partire dai grandi scioperi del marzo [[1943]], furono affiancati da nuclei "gappisti" impegnati in sabotaggi ed eliminazioni di aguzzini [[Fascismo|fascisti]].
Riga 15: Riga 18:
La prima eliminazione decisa dai gappisti torinesi fu quella del seniore della Milizia Domenico Giardina. L'azione viene fissata per il mattino del [[24 ottobre]] del [[1943]]. Esecutori lo stesso Garemi e Cagno. Alle 8,30 del giorno fissato, i due gappisti attesero l'ufficiale fascista nei pressi della sua abitazione, posta in una traversale di corso Vittorio: allorchè Giardina imboccò via Carlo Alberto diretto al comando della Legione, Garemi e Cagno gli scaricarono addosso le loro rivoltelle. Mentre Giardina cadeva a terra colpito mortalmente, i due gappisti si diedero alla fuga.
La prima eliminazione decisa dai gappisti torinesi fu quella del seniore della Milizia Domenico Giardina. L'azione viene fissata per il mattino del [[24 ottobre]] del [[1943]]. Esecutori lo stesso Garemi e Cagno. Alle 8,30 del giorno fissato, i due gappisti attesero l'ufficiale fascista nei pressi della sua abitazione, posta in una traversale di corso Vittorio: allorchè Giardina imboccò via Carlo Alberto diretto al comando della Legione, Garemi e Cagno gli scaricarono addosso le loro rivoltelle. Mentre Giardina cadeva a terra colpito mortalmente, i due gappisti si diedero alla fuga.


Il colpo era riuscito, ma la polizia si scatenò immediatamente sulle tracce dei "giustizieri". Non passarono 48 ore e i due gappisti vengono entrambi catturati. Due mesi dopo, il [[23 dicembre]], Garemi e Cagno furono torturati e fucilati nella caserma Monte Grappa. È questa la prima azione della [[Anarchici e Resistenza|Resistenza]] [[antifascismo|antifascista]] a Torino ad opera dei [["Gruppi d'azione patriottica"(GAP)]].  
Il colpo era riuscito, ma la polizia si scatenò immediatamente sulle tracce dei "giustizieri". Non passarono 48 ore e i due gappisti vengono entrambi catturati. Due mesi dopo, il [[23 dicembre]], Garemi e Cagno furono torturati e fucilati nella caserma Monte Grappa. È questa la prima azione della [[Anarchici e Resistenza|Resistenza]] [[antifascismo|antifascista]] a Torino ad opera dei Gruppi d'Azione Patriottica (GAP).  


Dario Cagno è ricordato con Aldo Gagnor in un'altra lapide dedicata ai dipendenti Cimat caduti per la [[libertà]], collocata all'interno della cancellata della azienda scomparsa, in corso Trapani 95/a.
Dario Cagno è ricordato con Aldo Gagnor in un'altra lapide dedicata ai dipendenti Cimat caduti per la [[libertà]], collocata all'interno della cancellata della azienda scomparsa, in corso Trapani 95/a.
Riga 21: Riga 24:
== Riferimenti ==
== Riferimenti ==
*Asct, scheda anagrafica
*Asct, scheda anagrafica
*Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese
*Aisrp, Banca dati Partigianato piemontese
*"La Fiaccola Ardente", 1, n. 4, giugno 1946, p. 3
*"La Fiaccola Ardente", 1, n. 4, giugno 1946, p. 3
*R. Luraghi, Il movimento operaio torinese durante la resistenza, cit., p. 121
*R. Luraghi, Il movimento operaio torinese durante la resistenza, cit., p. 121
*T. Imperato, Anarchici a Torino, cit., p. 53 e sgg.
*T. Imperato, Anarchici a Torino, cit., p. 53 e sgg.
*Antifascisti nel Casellario politico centrale, Roma, Anppia, Quaderno n. 5, 1990  
*Antifascisti nel Casellario politico centrale, Roma, Anppia, Quaderno n. 5, 1990  


64 364

contributi