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I ''Crass'' incontrarono numerosi problemi anche nel circuito dei locali: «Fummo cacciati, boicottati, persino banditi dall'allora leggendario ''Roxy Club'': ci dissero che volevano solo ragazzi a posto». In reazione a questa situazione e con l'intento di diffondere il più possibile le proprie idee, cominciarono a suonare «in posti dove nessun altro gruppo aveva mai suonato prima. Circoli di quartiere, tendoni, centri sociali, qualsiasi posto che non fosse stato un club privato, una discoteca o appartenesse al circuito universitario. Centinaia di persone sarebbero state disposte a seguirci in capo al mondo durante i nostri tours per celebrare il reciproco senso di [[libertà]]. Abbiamo diviso la nostra musica, film, letteratura, conversazioni, cibo e tè». Tal esigenza di esprimersi in luoghi non convenzionali portò all'idea di occupare un posto per potervi organizzare dei concerti alla portata di tutti. Dopo un primo tentativo al ''Rainbow Club'' «occupammo lo ''Zig Zag Club'', anch'esso allora sfitto. La notizia di questa seconda occupazione si diffuse per la città in un baleno, anche perché si era sparsa voce dei pestaggi della [[polizia]] al ''Rainbow''. A mezzogiorno parecchie centinaia di persone si erano raccolte dentro e tutt'intorno allo ''Zig Zag'' occupato e nel pomeriggio ebbe inizio un grande concerto collettivo gratuito. Con cibo gratis e birra rubata abbiamo celebrato ancora la nostra indipendenza, stavolta assieme a tanti gruppi musicali, il meglio di quello che si poteva davvero chiamare [[punk]]. Insieme abbiamo dato vita a un'esplosione di energia durata ventiquattr'ore che ha ispirato decine e decine di eventi simili in tutto il mondo. Avevamo imparato la lezione: lo slogan ''[[do it yourself]]'' [''fatelo da soli''] non è mai stato così vero come in quel giorno allo ''Zig Zag Club''».  
I ''Crass'' incontrarono numerosi problemi anche nel circuito dei locali: «Fummo cacciati, boicottati, persino banditi dall'allora leggendario ''Roxy Club'': ci dissero che volevano solo ragazzi a posto». In reazione a questa situazione e con l'intento di diffondere il più possibile le proprie idee, cominciarono a suonare «in posti dove nessun altro gruppo aveva mai suonato prima. Circoli di quartiere, tendoni, centri sociali, qualsiasi posto che non fosse stato un club privato, una discoteca o appartenesse al circuito universitario. Centinaia di persone sarebbero state disposte a seguirci in capo al mondo durante i nostri tours per celebrare il reciproco senso di [[libertà]]. Abbiamo diviso la nostra musica, film, letteratura, conversazioni, cibo e tè». Tal esigenza di esprimersi in luoghi non convenzionali portò all'idea di occupare un posto per potervi organizzare dei concerti alla portata di tutti. Dopo un primo tentativo al ''Rainbow Club'' «occupammo lo ''Zig Zag Club'', anch'esso allora sfitto. La notizia di questa seconda occupazione si diffuse per la città in un baleno, anche perché si era sparsa voce dei pestaggi della [[polizia]] al ''Rainbow''. A mezzogiorno parecchie centinaia di persone si erano raccolte dentro e tutt'intorno allo ''Zig Zag'' occupato e nel pomeriggio ebbe inizio un grande concerto collettivo gratuito. Con cibo gratis e birra rubata abbiamo celebrato ancora la nostra indipendenza, stavolta assieme a tanti gruppi musicali, il meglio di quello che si poteva davvero chiamare [[punk]]. Insieme abbiamo dato vita a un'esplosione di energia durata ventiquattr'ore che ha ispirato decine e decine di eventi simili in tutto il mondo. Avevamo imparato la lezione: lo slogan ''[[do it yourself]]'' [''fatelo da soli''] non è mai stato così vero come in quel giorno allo ''Zig Zag Club''».  


I concerti dei ''Crass'' si distinsero per il loro impatto e per la totale assenza di diversità fra musicista e spettatore. Capaci di sconvolgere anche i [[punks]], i ''Crass'' stimolavano il dubbio e aggiungevano un tassello nuovo, un qualcosa di serio. Lo stesso [[Penny Rimbaud]] definirà i concerti del suo gruppo in questo modo: «Era ben altro che ambiguità, era una contraddizione assoluta, tra il calore, l'apertura mentale eccetera. Di tutti i gruppi [[punk]] eravamo i più meccanici, disumani, terrorizzanti. Eravamo un gran buco nero da cui fuoriusciva una cascata di immagini orribili. Un bombardamento a tappeto, in completo contrasto con il dopo concerto, in cui giravamo per la sala mangiando tramezzini e sorseggiando tazze di tè. Era proprio questa confusione che metteva in discussione le persone e le invitava a decidere». Decidere di reagire a tutto ciò che gli veniva fatto vedere organizzando proteste, manifestazioni, occupando e via dicendo. Di grande impatto, autogestiti, con un prezzo d'ingresso nettamente inferiore a quello dei concerti offerti dal music business ed organizzati in posti inusuali o addirittura illegali, simili eventi si distinsero anche per la donazione dei profitti a varie cause affini all'ideale [[anarcopacifismo|anarchico-pacifista]]: «Nella primavera del [[1980]] abbiamo partecipato a una serie di concerti a sostegno del fondo di difesa per alcuni anarchici detenuti, definiti paradossalmente "persons unknown" ["sconosciuti"]». Assieme ai soldi ricavati dalla pubblicazione di un disco split 7" col gruppo ''[[Poison Girls]]'', i ''Crass'' contribuirono anche all'apertura di un circolo anarchico: «La facilità relativa con cui eravamo stati in grado di raccogliere i fondi per il centro anarchico ci fece capire il nostro potere non solo di dare vita a nuove idee, ma anche di riuscire in qualche modo a realizzarle. Veniva davvero molta gente ai nostri concerti, quindi il modo migliore di sfruttare la situazione era il decidere che avremmo esclusivamente suonato in concerto a sostegno di qualche cosa. In tutti gli anni della nostra attività siamo riusciti a raccogliere fondi per una grande quantità di cause differenti». Non solo: «I soldi ricavati dallo spettacolo precedente sono andati sia a qualche campagna politica marginale (salute mentale e diritti degli animali) sia alla promozione di altri eventi musicali come i free festival (saranno proprio alcuni dei membri del collettivo dei ''Crass'' a partecipare all'organizzazione dei primi festival di Stonehenge). Opposizione e antagonismo attraverso l'attivismo e attraverso la [[musica]]».
I concerti dei ''Crass'' si distinsero per il loro impatto e per la totale assenza di diversità fra musicista e spettatore. Capaci di sconvolgere anche i [[punks]], i ''Crass'' stimolavano il dubbio e aggiungevano un tassello nuovo, un qualcosa di serio. Lo stesso [[Penny Rimbaud]] definirà i concerti del suo gruppo in questo modo: «Era ben altro che ambiguità, era una contraddizione assoluta, tra il calore, l'apertura mentale eccetera. Di tutti i gruppi [[punk]] eravamo i più meccanici, disumani, terrorizzanti. Eravamo un gran buco nero da cui fuoriusciva una cascata di immagini orribili. Un bombardamento a tappeto, in completo contrasto con il dopo concerto, in cui giravamo per la sala mangiando tramezzini e sorseggiando tazze di tè. Era proprio questa confusione che metteva in discussione le persone e le invitava a decidere». Decidere di reagire a tutto ciò che gli veniva fatto vedere organizzando proteste, manifestazioni, occupando e via dicendo. Di grande impatto, autogestiti, con un prezzo d'ingresso nettamente inferiore a quello dei concerti offerti dal music business ed organizzati in posti inusuali o addirittura illegali, simili eventi si distinsero anche per la donazione dei profitti a varie cause affini all'ideale [[anarcopacifismo|anarchico-pacifista]]: «Nella primavera del [[1980]] abbiamo partecipato a una serie di concerti a sostegno del fondo di difesa per alcuni anarchici detenuti, definiti paradossalmente "persons unknown" ["sconosciuti"]». Assieme ai soldi ricavati dalla pubblicazione di un disco split 7" col gruppo ''[[Poison Girls]]'', i ''Crass'' contribuirono anche all'apertura di un circolo anarchico: «La facilità relativa con cui eravamo stati in grado di raccogliere i fondi per il centro anarchico ci fece capire il nostro potere non solo di dare vita a nuove idee, ma anche di riuscire in qualche modo a realizzarle. Veniva davvero molta gente ai nostri concerti, quindi il modo migliore di sfruttare la situazione era il decidere che avremmo esclusivamente suonato in concerto a sostegno di qualche cosa. In tutti gli anni della nostra attività siamo riusciti a raccogliere fondi per una grande quantità di cause differenti». <ref>Dalla salute mentale ai diritti degli animali, alla promozione di altri eventi musicali come i free festival (saranno proprio alcuni dei membri del collettivo dei ''Crass'' a partecipare all'organizzazione dei primi festival di Stonehenge).</ref> Opposizione e antagonismo attraverso l'attivismo e attraverso la [[musica]].


==Una particolare forma di [[anarchismo]]==
==Una particolare forma di [[anarchismo]]==
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