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==I concerti==
==I concerti==
[[File:Crass_pete_steve_andy.jpg|thumb|400px|I ''Crass'' sul palco (maggio [[1984]]). Sullo sfondo compare lo slogan "<small>THERE IN NO AUTHORITY BUT YOURSELF</small>". Da sinistra a destra: Pete Wright, Steve Ignorant e Andrew "Andy" Palmer.]]
[[File:Crass2.jpg|thumb|400px|''Crass'' in concerto a Bristol (settembre [[1981]]).]]
I ''Crass'' incontrarono numerosi problemi anche nel circuito dei locali: «Fummo cacciati, boicottati, persino banditi dall'allora leggendario ''Roxy Club'': ci dissero che volevano solo ragazzi a posto». In reazione a questa situazione e con l'intento di diffondere il più possibile le proprie idee, cominciarono a suonare «in posti dove nessun altro gruppo aveva mai suonato prima. Circoli di quartiere, tendoni, centri sociali, qualsiasi posto che non fosse stato un club privato, una discoteca o appartenesse al circuito universitario. Centinaia di persone sarebbero state disposte a seguirci in capo al mondo durante i nostri tours per celebrare il reciproco senso di [[libertà]]. Abbiamo diviso la nostra musica, film, letteratura, conversazioni, cibo e tè». Tal esigenza di esprimersi in luoghi non convenzionali portò all'idea di occupare un posto per potervi organizzare dei concerti alla portata di tutti. Dopo un primo tentativo al ''Rainbow Club'' «occupammo lo ''Zig Zag Club'', anch'esso allora sfitto. La notizia di questa seconda occupazione si diffuse per la città in un baleno, anche perché si era sparsa voce dei pestaggi della [[polizia]] al ''Rainbow''. A mezzogiorno parecchie centinaia di persone si erano raccolte dentro e tutt'intorno allo ''Zig Zag'' occupato e nel pomeriggio ebbe inizio un grande concerto collettivo gratuito. Con cibo gratis e birra rubata abbiamo celebrato ancora la nostra indipendenza, stavolta assieme a tanti gruppi musicali, il meglio di quello che si poteva davvero chiamare [[punk]]. Insieme abbiamo dato vita a un'esplosione di energia durata ventiquattr'ore che ha ispirato decine e decine di eventi simili in tutto il mondo. Avevamo imparato la lezione: lo slogan ''do it yourself'' (''fatelo da soli'') non è mai stato così vero come in quel giorno allo ''Zig Zag Club''».  
I ''Crass'' incontrarono numerosi problemi anche nel circuito dei locali: «Fummo cacciati, boicottati, persino banditi dall'allora leggendario ''Roxy Club'': ci dissero che volevano solo ragazzi a posto». In reazione a questa situazione e con l'intento di diffondere il più possibile le proprie idee, cominciarono a suonare «in posti dove nessun altro gruppo aveva mai suonato prima. Circoli di quartiere, tendoni, centri sociali, qualsiasi posto che non fosse stato un club privato, una discoteca o appartenesse al circuito universitario. Centinaia di persone sarebbero state disposte a seguirci in capo al mondo durante i nostri tours per celebrare il reciproco senso di [[libertà]]. Abbiamo diviso la nostra musica, film, letteratura, conversazioni, cibo e tè». Tal esigenza di esprimersi in luoghi non convenzionali portò all'idea di occupare un posto per potervi organizzare dei concerti alla portata di tutti. Dopo un primo tentativo al ''Rainbow Club'' «occupammo lo ''Zig Zag Club'', anch'esso allora sfitto. La notizia di questa seconda occupazione si diffuse per la città in un baleno, anche perché si era sparsa voce dei pestaggi della [[polizia]] al ''Rainbow''. A mezzogiorno parecchie centinaia di persone si erano raccolte dentro e tutt'intorno allo ''Zig Zag'' occupato e nel pomeriggio ebbe inizio un grande concerto collettivo gratuito. Con cibo gratis e birra rubata abbiamo celebrato ancora la nostra indipendenza, stavolta assieme a tanti gruppi musicali, il meglio di quello che si poteva davvero chiamare [[punk]]. Insieme abbiamo dato vita a un'esplosione di energia durata ventiquattr'ore che ha ispirato decine e decine di eventi simili in tutto il mondo. Avevamo imparato la lezione: lo slogan ''do it yourself'' (''fatelo da soli'') non è mai stato così vero come in quel giorno allo ''Zig Zag Club''».  


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