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===Il rapporto con l'industria musicale===
===Il rapporto con l'industria musicale===
Negli anni dell'esplosione del fenomeno [[punk]] ([[1976]] e successivi) si formarono molte etichette indipendenti, che si offrirono di produrre dischi, spesso in formato 7" (più famoso come 45 giri), ai gruppi che altrimenti non avrebbero avuto un aiuto dalle grosse case discografiche (non si erano ancora accorte delle possibilità commerciali del [[punk]]). I ''Crass'' non fecero eccezione: la piccola etichetta ''Small Wonder'', dopo averne sentito il demotape, li contattò (era il [[1978]]) per proporre loro la stampa di quello che diverrà il loro primo disco: ''The feeding of the 5000''. Ancora prima della sua uscita il disco creò loro dei problemi: «Quando, nella primavera del [[1979]], riuscimmo a pubblicare ''The feeding of the 5000'', il primo brano della prima facciata era fatto di silenzio ed intitolato ''The sound of freee speech'' [''Il suono delle parole libere'']. Lo stabilimento di stampa del disco decise che ''Asylum'', primo brano della prima facciata, era troppo blasfemo per i loro e quindi i vostri gusti. Ecco la vera faccia della censura nel cosiddetto mondo libero!». Le scottanti tematiche affrontate negli altri brani del disco provocarono la reazione disgustata dei mass [[media]], che attaccarono ideologicamente il collettivo e ne stroncarono il prodotto musicale. La critica dei ''Crass'' aveva una serie di bersagli preferiti, che spesso mescolava assieme in una sorta di grandiosa teoria della cospirazione ordita dal "sistema". La [[chiesa]], la disoccupazione, il [[patriarcato]], i valori della famiglia, lo [[Stato]], la guerra, le armi nucleari, lo sfruttamento del Terzo Mondo, l'ambiente, il commercio della carne erano i bersagli preferiti, come pure i gruppi e gli scrittori [[punk]] che non vivevano secondo gli standard rigorosi dei ''Crass''. Nonostante le recensioni negative, i ''Crass'' ottennero sin dall'inizio un discreto successo commerciale di vendite, tanto che «i mass [[media]], che fin dall'inizio hanno fatto di tutto per ignorarci, si sono dovuti arrendere all'evidenza dei fatti e sono stati costretti a darci, pur se riluttanti, un po' di credito». «È tutto molto semplice: se non stai al loro gioco, che è lo sfruttamento commerciale, non accetteranno il tuo».  
Negli anni dell'esplosione del fenomeno [[punk]] ([[1976]] e successivi) si formarono molte etichette indipendenti, che si offrirono di produrre dischi, spesso in formato 7" (più famoso come 45 giri), ai gruppi che altrimenti non avrebbero avuto un aiuto dalle grosse case discografiche (non si erano ancora accorte delle possibilità commerciali del [[punk]]). I ''Crass'' non fecero eccezione: la piccola etichetta ''Small Wonder'', dopo averne sentito il demotape, li contattò (era il [[1978]]) per proporre loro la stampa di quello che diverrà il loro primo disco: ''The feeding of the 5000''. Ancora prima della sua uscita il disco creò loro dei problemi: «Quando, nella primavera del [[1979]], riuscimmo a pubblicare ''The feeding of the 5000'', il primo brano della prima facciata era fatto di silenzio ed intitolato ''The sound of freee speech'' [''Il suono delle parole libere'']. Lo stabilimento di stampa del disco decise che ''Asylum'', primo brano della prima facciata, era troppo blasfemo per i loro e quindi i vostri gusti. Ecco la vera faccia della censura nel cosiddetto mondo libero!». Le scottanti tematiche affrontate negli altri brani del disco provocarono la reazione disgustata dei [[media]], che attaccarono ideologicamente il collettivo e ne stroncarono il prodotto musicale. La critica dei ''Crass'' aveva una serie di bersagli preferiti, che spesso mescolava assieme in una sorta di grandiosa teoria della cospirazione ordita dal "sistema". La [[chiesa]], la disoccupazione, il [[patriarcato]], i valori della famiglia, lo [[Stato]], la guerra, le armi nucleari, lo sfruttamento del Terzo Mondo, l'ambiente, il commercio della carne erano i bersagli preferiti, come pure i gruppi e gli scrittori [[punk]] che non vivevano secondo gli standard rigorosi dei ''Crass''. Nonostante le recensioni negative, i ''Crass'' ottennero sin dall'inizio un discreto successo commerciale di vendite, tanto che «i [[mass media]], che fin dall'inizio hanno fatto di tutto per ignorarci, si sono dovuti arrendere all'evidenza dei fatti e sono stati costretti a darci, pur se riluttanti, un po' di credito». «È tutto molto semplice: se non stai al loro gioco, che è lo sfruttamento commerciale, non accetteranno il tuo».  
[[Image:Diy.png|thumb|300px|Logo recante il motto ''[[Do It Yourself]]''.]]
[[Image:Diy.png|thumb|300px|Logo recante il motto ''[[Do It Yourself]]''.]]
I ''Crass'' si scagliarono non solo contro la stampa, ma anche contro l'industria musicale: «L'industria musicale non solo compera i gruppi, ma paga anche la stampa. I truffatori sono molto più diffusi e potenti di quanto possiamo immaginare. Comunque, visto che costituivamo una minaccia al suo controllo, fu il nemico a compiere il primo passo verso di noi». Durante tutta la loro carriera ricevettero numerose offerte da parte delle major, offerte che vennero tutte fermamente respinte: «Anni fa c'è stato offerto un contratto da una grossa casa discografica: quello stronzo che la dirigeva ebbe sul serio il coraggio di dirci che noi potevamo vendere la [[rivoluzione]]. Voleva che noi fossimo solo un altro prodotto a basso prezzo per la testa dei consumatori. Disse che avrebbe trasformato la nostra rabbia in una fonte di guadagno». I ''Crass'' si spinsero oltre e giunsero alla fondazione di una propria etichetta discografica: la ''Crass Records''. Tale scelta derivò anche dal fatto che «Pete, della ''Small Wonder'' cominciava già da tempo a risentire negativamente delle continue attenzioni che la [[polizia]] dedicava al suo negozio di dischi per causa nostra, quindi cercammo del denaro in prestito per pubblicare ''Stations of the Crass'' per conto nostro». Grazie al successo di ''Stations of the Crass'', il loro secondo album, il collettivo poté ricomprare «i diritti di ''The Feeding of the 5000'' da ''Small Wonder'', visto che Pete e Mary avevano deciso di chiudere con la loro label. È stato allora che abbiamo ripubblicato il nostro disco d'esordio sulla nostra label e con ''Asylum'' come primo brano, com'era nel nostro iniziale progetto». Nonostante la scelta di rimanere marginali i ''Crass'' hanno usato efficacemente valide tecniche di vendita e promozione in modo da poter diffondere più facilmente le proprie idee. Tutti i loro dischi erano contenuti in copertine apribili a poster riempite di immagini, slogan, testi e via dicendo. La quantità di informazioni riportate sui loro dischi, supportate di un incisivo e innovativo lavoro grafico in bianco e nero, era tale che i dischi dei ''Crass'' non solo si potevano ascoltare ma anche leggere. Tale opera di diffusione fu promossa anche attraverso l'imposizione del prezzo in copertina tenuto rigorosamente vicino ai costi di produzione. I ''Crass'' hanno dato grande rilievo ai costi limitati dei loro dischi autoprodotti: il primo singolo riportava in copertina la scritta ''Non pagare più di 45p'' (i singoli in quel periodo costavano 80-90 pence). L'attività della ''Crass Records'' non si limitò ai dischi e libri dei ''Crass'': con l'andare del tempo, pubblicarono i lavori di più di venti gruppi anarchici e [[punk]], divenendo un simbolo di organizzazione e longevità. Per i gruppi anarchici, l'etichetta da cui era pubblicato il disco era importante quanto la stessa musica. Questo insistente interesse per gli elementi extramusicali era essenziale per l'autonomia tanto ostentata dai ''Crass'': la ''Crass Records'' e il gruppo erano aspetti collegati della stessa attività politico-musicale.
I ''Crass'' si scagliarono non solo contro la stampa, ma anche contro l'industria musicale: «L'industria musicale non solo compera i gruppi, ma paga anche la stampa. I truffatori sono molto più diffusi e potenti di quanto possiamo immaginare. Comunque, visto che costituivamo una minaccia al suo controllo, fu il nemico a compiere il primo passo verso di noi». Durante tutta la loro carriera ricevettero numerose offerte da parte delle major, offerte che vennero tutte fermamente respinte: «Anni fa c'è stato offerto un contratto da una grossa casa discografica: quello stronzo che la dirigeva ebbe sul serio il coraggio di dirci che noi potevamo vendere la [[rivoluzione]]. Voleva che noi fossimo solo un altro prodotto a basso prezzo per la testa dei consumatori. Disse che avrebbe trasformato la nostra rabbia in una fonte di guadagno». I ''Crass'' si spinsero oltre e giunsero alla fondazione di una propria etichetta discografica: la ''Crass Records''. Tale scelta derivò anche dal fatto che «Pete, della ''Small Wonder'' cominciava già da tempo a risentire negativamente delle continue attenzioni che la [[polizia]] dedicava al suo negozio di dischi per causa nostra, quindi cercammo del denaro in prestito per pubblicare ''Stations of the Crass'' per conto nostro». Grazie al successo di ''Stations of the Crass'', il loro secondo album, il collettivo poté ricomprare «i diritti di ''The Feeding of the 5000'' da ''Small Wonder'', visto che Pete e Mary avevano deciso di chiudere con la loro label. È stato allora che abbiamo ripubblicato il nostro disco d'esordio sulla nostra label e con ''Asylum'' come primo brano, com'era nel nostro iniziale progetto». Nonostante la scelta di rimanere marginali i ''Crass'' hanno usato efficacemente valide tecniche di vendita e promozione in modo da poter diffondere più facilmente le proprie idee. Tutti i loro dischi erano contenuti in copertine apribili a poster riempite di immagini, slogan, testi e via dicendo. La quantità di informazioni riportate sui loro dischi, supportate di un incisivo e innovativo lavoro grafico in bianco e nero, era tale che i dischi dei ''Crass'' non solo si potevano ascoltare ma anche leggere. Tale opera di diffusione fu promossa anche attraverso l'imposizione del prezzo in copertina tenuto rigorosamente vicino ai costi di produzione. I ''Crass'' hanno dato grande rilievo ai costi limitati dei loro dischi autoprodotti: il primo singolo riportava in copertina la scritta ''Non pagare più di 45p'' (i singoli in quel periodo costavano 80-90 pence). L'attività della ''Crass Records'' non si limitò ai dischi e libri dei ''Crass'': con l'andare del tempo, pubblicarono i lavori di più di venti gruppi anarchici e [[punk]], divenendo un simbolo di organizzazione e longevità. Per i gruppi anarchici, l'etichetta da cui era pubblicato il disco era importante quanto la stessa musica. Questo insistente interesse per gli elementi extramusicali era essenziale per l'autonomia tanto ostentata dai ''Crass'': la ''Crass Records'' e il gruppo erano aspetti collegati della stessa attività politico-musicale.
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===Denunce e perquisizioni===
===Denunce e perquisizioni===


Il desiderio di [[autonomia]] dei ''Crass'' non trovò vita facile. Fu proprio il primo disco a firma ''Crass Records'' ([[1979]]) a provocare le prime perquisizioni [[poliziesche]]: «Poco dopo l'uscita di ''The feeding of the 5000'' per ''Small Wonder'' riuscimmo a trovare uno stabilimento disposto a stampare ''Asylum'': riregistrammo il pezzo e lo pubblicammo assieme a ''Shaved women'' stampando in casa le copertine ed imponendo un prezzo di vendita di 45 pence. Questo nostro lavoro venne premiato da una visita a casa nostra di una sezione della buon costume di Scotland Yard e da numerose denuncie per vilipendio alla religione e oscenità, che portarono a ispezioni della [[polizia]] in tutti i negozi di dischi del paese». Recitato dalla voce di [[Eve Libertine]] su una base fatta di effetti sonori, il testo di ''Asylum'' è un duro attacco al [[patriarcato]] occidentale attraverso il discorso guida del cristianesimo, collocato in un contesto più ampio di militarismo e misoginia. La pubblicazione del singolo ''Reality Asylum'', oltre alle già citate denunce per oscenità e perquisizioni [[poliziesche]], provocò anche un ammonimento da parte della sezione buoncostume di Scoltand Yard, che li avvisò del fatto che, per quanto fossero formalmente "liberi", non sarebbe stato consigliabile ripetere un'avventura simile. Ma «la natura stessa della nostra libertà ci ha invece imposto di ritentare: si mise così in moto quella continua serie di vessazioni da parte della [[polizia]] nei nostri confronti che dura a tutt'oggi». Oltre ad essere fortemente osteggiati da mass [[media]] ed [[autorità]], i ''Crass'' ebbero problemi col circuito del music business in generale: «È stato all'incirca in quel periodo che per la prima ed unica volta sono state trasmesse delle nostre canzoni per la radio nazionale da John Peel: da allora la nostra reputazione di bestemmiatori e blasfemi ci ha precluso qualsiasi possibilità di intervento e partecipazione nelle trasmissioni radiofoniche inglesi. Sembrava infatti che il dissentire pubblicamente su un argomento come la guerra nelle Falklands fosse inaccettabile da un pubblico che intasava il centralino della ''BBC'' con telefonate di protesta».
Il desiderio di [[autonomia]] dei ''Crass'' non trovò vita facile. Fu proprio il primo disco a firma ''Crass Records'' ([[1979]]) a provocare le prime perquisizioni [[poliziesche]]: «Poco dopo l'uscita di ''The feeding of the 5000'' per ''Small Wonder'' riuscimmo a trovare uno stabilimento disposto a stampare ''Asylum'': riregistrammo il pezzo e lo pubblicammo assieme a ''Shaved women'' stampando in casa le copertine ed imponendo un prezzo di vendita di 45 pence. Questo nostro lavoro venne premiato da una visita a casa nostra di una sezione della buon costume di Scotland Yard e da numerose denuncie per vilipendio alla religione e oscenità, che portarono a ispezioni della [[polizia]] in tutti i negozi di dischi del paese». Recitato dalla voce di [[Eve Libertine]] su una base fatta di effetti sonori, il testo di ''Asylum'' è un duro attacco al [[patriarcato]] occidentale attraverso il discorso guida del cristianesimo, collocato in un contesto più ampio di militarismo e misoginia. La pubblicazione del singolo ''Reality Asylum'', oltre alle già citate denunce per oscenità e perquisizioni [[poliziesche]], provocò anche un ammonimento da parte della sezione buoncostume di Scoltand Yard, che li avvisò del fatto che, per quanto fossero formalmente "liberi", non sarebbe stato consigliabile ripetere un'avventura simile. Ma «la natura stessa della nostra libertà ci ha invece imposto di ritentare: si mise così in moto quella continua serie di vessazioni da parte della [[polizia]] nei nostri confronti che dura a tutt'oggi». Oltre ad essere fortemente osteggiati da [[mass media]] ed [[autorità]], i ''Crass'' ebbero problemi col circuito del music business in generale: «È stato all'incirca in quel periodo che per la prima ed unica volta sono state trasmesse delle nostre canzoni per la radio nazionale da John Peel: da allora la nostra reputazione di bestemmiatori e blasfemi ci ha precluso qualsiasi possibilità di intervento e partecipazione nelle trasmissioni radiofoniche inglesi. Sembrava infatti che il dissentire pubblicamente su un argomento come la guerra nelle Falklands fosse inaccettabile da un pubblico che intasava il centralino della ''BBC'' con telefonate di protesta».


===Un attacco [[femminismo|femminista]]===
===Un attacco [[femminismo|femminista]]===


''Reality Asylum'' non fu l'unico brano ad affrontare tematiche connesse alla discriminazione sessuale. Mossi dal desiderio di «sferrare un attacco [[femminista]]» al fine di spingere le persone a imparare a rifiutare i ruoli che ci sono imposti dall'alto, tipo il «maschio dominatore» contro la «femmina remissiva», ruoli finora accettati passivamente, nel [[1980]] i ''Crass'' pubblicarono l'album'' Penis Envy'' (''Invidia del pene''). Curato esclusivamente dalla parte femminile del collettivo, l'album affrontava, secondo un punto di vista esclusivamente femminile ma che esulava dai tradizionali schemi "femministi", il ruolo della donna nella società [[patriarcale]], la sua sessualità e le discriminazioni presenti nella religione cattolica. ''Penis Envy'' provocò numerose reazioni sconcertate, evidenziando numerosi pregiudizi radicati non solo nei mass [[media]], ma anche negli stessi [[punks]]. L'album provocò anche le reazioni della stampa generalmente di sinistra, che li accusò di ambiguità e di anti-femminismo (a una ragionata lettura dei testi di queste canzoni, continuamente in bilico tra racconti personali e considerazioni politiche, tali critiche non avevano senso di esistere). L'ultimo brano di ''Penis Envy'', intitolato ''Our Wedding'' (''Il nostro matrimonio''), venne usato per colpire direttamente la rivista ''Loving'', rivista rosa per adolescenti «specializzata nello sfruttamento della solitudine giovanile». Proposta sotto lo pseudonimo di ''Creative Recording and Sound Service'', la canzone in questione era una parodia di una canzone d'amore ispirata al matrimonio. Stampata in formato 7" flexi, venne allegata alla rivista ''Loving'', che la propose alle proprie lettrici come "un must per il felice giorno del matrimonio". Apparentemente tale, ''Our Wedding'' si rivelò in realtà come una feroce critica all'istituzione stessa. Non appena l'inganno venne scoperto l'intera Fleet Street di Londra venne scossa e molte teste caddero nella redazione di ''Loving''.
''Reality Asylum'' non fu l'unico brano ad affrontare tematiche connesse alla discriminazione sessuale. Mossi dal desiderio di «sferrare un attacco [[femminista]]» al fine di spingere le persone a imparare a rifiutare i ruoli che ci sono imposti dall'alto, tipo il «maschio dominatore» contro la «femmina remissiva», ruoli finora accettati passivamente, nel [[1980]] i ''Crass'' pubblicarono l'album'' Penis Envy'' (''Invidia del pene''). Curato esclusivamente dalla parte femminile del collettivo, l'album affrontava, secondo un punto di vista esclusivamente femminile ma che esulava dai tradizionali schemi "femministi", il ruolo della donna nella società [[patriarcale]], la sua sessualità e le discriminazioni presenti nella religione cattolica. ''Penis Envy'' provocò numerose reazioni sconcertate, evidenziando numerosi pregiudizi radicati non solo nei [[mass media]], ma anche negli stessi [[punks]]. L'album provocò anche le reazioni della stampa generalmente di sinistra, che li accusò di ambiguità e di anti-femminismo (a una ragionata lettura dei testi di queste canzoni, continuamente in bilico tra racconti personali e considerazioni politiche, tali critiche non avevano senso di esistere). L'ultimo brano di ''Penis Envy'', intitolato ''Our Wedding'' (''Il nostro matrimonio''), venne usato per colpire direttamente la rivista ''Loving'', rivista rosa per adolescenti «specializzata nello sfruttamento della solitudine giovanile». Proposta sotto lo pseudonimo di ''Creative Recording and Sound Service'', la canzone in questione era una parodia di una canzone d'amore ispirata al matrimonio. Stampata in formato 7" flexi, venne allegata alla rivista ''Loving'', che la propose alle proprie lettrici come "un must per il felice giorno del matrimonio". Apparentemente tale, ''Our Wedding'' si rivelò in realtà come una feroce critica all'istituzione stessa. Non appena l'inganno venne scoperto l'intera Fleet Street di Londra venne scossa e molte teste caddero nella redazione di ''Loving''.


===Contro l'[[Oi!]] e gli ''[[skinheads]]''===
===Contro l'[[Oi!]] e gli ''[[skinheads]]''===
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[[File:Crass_pete_steve_andy.jpg|thumb|400px|I ''Crass'' sul palco (maggio [[1984]]). Sullo sfondo compare lo slogan "<small>THERE IN NO AUTHORITY BUT YOURSELF</small>". Da sinistra a destra: Pete Wright, Steve Ignorant e Andrew "Andy" Palmer.]]
[[File:Crass_pete_steve_andy.jpg|thumb|400px|I ''Crass'' sul palco (maggio [[1984]]). Sullo sfondo compare lo slogan "<small>THERE IN NO AUTHORITY BUT YOURSELF</small>". Da sinistra a destra: Pete Wright, Steve Ignorant e Andrew "Andy" Palmer.]]
Coerentemente al loro [[pacifismo anarchico|ideale pacifista]] i ''Crass'' si scagliarono sin dagli inizi contro la guerra, argomento presente sin dalle loro prime produzioni. L'esercito ed il nucleare rientravano tra i loro "bersagli" preferiti. Ad un certo punto la loro propaganda si acutizzò in seguito ad un evento sconvolgente ed inaspettato: «Durante il [[1981]] abbiamo registrato ''Christ The Album'', però la nostra gioia venne annientata da una grande tragedia: la [[Gran Bretagna]] andava in guerra. Delle stupidaggini avvenute su un'isola chiamata South Georgia, un posto del quale nessuno aveva mai sentito parlare, portarono a gravi scontri su di un gruppo di isole chiamate Falkland, un posto del quale pure nessuno aveva mai sentito parlare. Mentre centinaia di ragazzi morivano, le nostre canzoni, i nostri volantini, parole e idee immediatamente sembrava avessero perso significato».  
Coerentemente al loro [[pacifismo anarchico|ideale pacifista]] i ''Crass'' si scagliarono sin dagli inizi contro la guerra, argomento presente sin dalle loro prime produzioni. L'esercito ed il nucleare rientravano tra i loro "bersagli" preferiti. Ad un certo punto la loro propaganda si acutizzò in seguito ad un evento sconvolgente ed inaspettato: «Durante il [[1981]] abbiamo registrato ''Christ The Album'', però la nostra gioia venne annientata da una grande tragedia: la [[Gran Bretagna]] andava in guerra. Delle stupidaggini avvenute su un'isola chiamata South Georgia, un posto del quale nessuno aveva mai sentito parlare, portarono a gravi scontri su di un gruppo di isole chiamate Falkland, un posto del quale pure nessuno aveva mai sentito parlare. Mentre centinaia di ragazzi morivano, le nostre canzoni, i nostri volantini, parole e idee immediatamente sembrava avessero perso significato».  
In un contesto dove «le proteste contro la guerra erano virtualmente inesistenti e il dissenso veniva zittito», i ''Crass'' pubblicarono un singolo flexi contenente una canzone contro la guerra nelle Falkland. Definiti dalla stampa come "traditori", ricevettero dalla Camera dei Comuni un ammonimento che li invitava a «badare a quanto stavamo facendo». Così come accadde precedentemente per il singolo ''Reality Asylum'', essi decisero di continuare la loro opera di controinformazione e nel [[1982]], non appena terminata la guerra, pubblicarono un altro singolo contenente la canzone ''How does it feel to be the mother of a thousand dead?'' (''Come ci si sente ad essere la madre di mille morti?''). La canzone era un diretto attacco a Margaret Thatcher, ritenuta responsabile di avere «voluto la guerra per pubblicizzare la propria immagine e quella del proprio partito in vista delle imminenti elezioni». In seguito alla loro propaganda i ''Crass'', oltre a ulteriori denunce, ricevettero grande attenzione da parte dei mass [[media]]. Nonostante la situazione fosse già assai critica, realizzarono segretamente un nastro e lo spedirono anonimamente alle principali testate giornalistiche mondiali. Il nastro provocò un vero e proprio caso giornalistico definito ''Thatchergate''. Si trattava di un nastro ben realizzato, studiato in forma di conversazione tra Reagan e Thatcher, durante la quale veniva ammessa la sua responsabilità diretta nell'affondamento della ''Belgrado'' (argomento sul quale Thatcher aveva imposto il no comment) e veniva confermato il bombardamento della ''Sheffield'' da parte dell<nowiki>'</nowiki>''Invincibile''. «E, visto che c'eravamo, abbiamo inserito una dichiarazione di Reagan nella quale veniva presa in considerazione l'idea di un conflitto nucleare in Europa nel caso fosse messa in pericolo la sicurezza degli [[Stati Uniti]]. Un'ipotesi che probabilmente non è poi così assurda». Furono usate informazioni non di pubblico dominio, fornite ai ''Crass'' da un marinaio che era stato nelle Falkland, compresa l'accusa che la ''Sheffield'' (colpita da un missile ''Exocet'') fosse stata effettivamente sacrificata dagli alti gradi della Marina per proteggere la portaerei vicina su cui prestava servizio il principe Andrea. Scoperta da un giornalista la loro responsabilità, i ''Crass'' divennero oggetto di numerose interviste da parte di tutto il mondo, interviste alle quali risposero dando sempre opinioni secondo un punto di vista anarchico. Tale attenzione nei loro confronti cominciò a far desiderare, tra i membri del collettivo, l'idea di sciogliere il gruppo: «Avevamo finalmente raggiunto una specie di potere politico, eravamo trattati con considerazione e rispetto. Era davvero ciò che volevamo? Dopo sette anni di attività eravamo diventati proprio quello che all'inizio volevamo combattere. Avevamo sì trovato una base solida per le nostre idee, ma qualcosa di quelle stesse idee si era come perso per strada. Eravamo divenuti amari proprio dove una volta eravamo gioiosi, pessimisti proprio quando era l'ottimismo la nostra causa».  
In un contesto dove «le proteste contro la guerra erano virtualmente inesistenti e il dissenso veniva zittito», i ''Crass'' pubblicarono un singolo flexi contenente una canzone contro la guerra nelle Falkland. Definiti dalla stampa come "traditori", ricevettero dalla Camera dei Comuni un ammonimento che li invitava a «badare a quanto stavamo facendo». Così come accadde precedentemente per il singolo ''Reality Asylum'', essi decisero di continuare la loro opera di controinformazione e nel [[1982]], non appena terminata la guerra, pubblicarono un altro singolo contenente la canzone ''How does it feel to be the mother of a thousand dead?'' (''Come ci si sente ad essere la madre di mille morti?''). La canzone era un diretto attacco a Margaret Thatcher, ritenuta responsabile di avere «voluto la guerra per pubblicizzare la propria immagine e quella del proprio partito in vista delle imminenti elezioni». In seguito alla loro propaganda i ''Crass'', oltre a ulteriori denunce, ricevettero grande attenzione da parte dei [[mass media]]. Nonostante la situazione fosse già assai critica, realizzarono segretamente un nastro e lo spedirono anonimamente alle principali testate giornalistiche mondiali. Il nastro provocò un vero e proprio caso giornalistico definito ''Thatchergate''. Si trattava di un nastro ben realizzato, studiato in forma di conversazione tra Reagan e Thatcher, durante la quale veniva ammessa la sua responsabilità diretta nell'affondamento della ''Belgrado'' (argomento sul quale Thatcher aveva imposto il no comment) e veniva confermato il bombardamento della ''Sheffield'' da parte dell<nowiki>'</nowiki>''Invincibile''. «E, visto che c'eravamo, abbiamo inserito una dichiarazione di Reagan nella quale veniva presa in considerazione l'idea di un conflitto nucleare in Europa nel caso fosse messa in pericolo la sicurezza degli [[Stati Uniti]]. Un'ipotesi che probabilmente non è poi così assurda». Furono usate informazioni non di pubblico dominio, fornite ai ''Crass'' da un marinaio che era stato nelle Falkland, compresa l'accusa che la ''Sheffield'' (colpita da un missile ''Exocet'') fosse stata effettivamente sacrificata dagli alti gradi della Marina per proteggere la portaerei vicina su cui prestava servizio il principe Andrea. Scoperta da un giornalista la loro responsabilità, i ''Crass'' divennero oggetto di numerose interviste da parte di tutto il mondo, interviste alle quali risposero dando sempre opinioni secondo un punto di vista anarchico. Tale attenzione nei loro confronti cominciò a far desiderare, tra i membri del collettivo, l'idea di sciogliere il gruppo: «Avevamo finalmente raggiunto una specie di potere politico, eravamo trattati con considerazione e rispetto. Era davvero ciò che volevamo? Dopo sette anni di attività eravamo diventati proprio quello che all'inizio volevamo combattere. Avevamo sì trovato una base solida per le nostre idee, ma qualcosa di quelle stesse idee si era come perso per strada. Eravamo divenuti amari proprio dove una volta eravamo gioiosi, pessimisti proprio quando era l'ottimismo la nostra causa».  


Nel [[1984]], stanchi delle continue denunce e perquisizioni, dei processi e non più convinti che avesse un senso continuare col gruppo in quanto «i nostri concerti erano diventati praticamente un'occasione d'intrattenimento qualsiasi», i ''Crass'' decisero di sciogliersi. In realtà sin dai primissimi dischi il collettivo era uso riportare una specie di codice cifrato che altro non rappresentava che un conto alla rovescia con scadenza finale proprio l'anno [[1984]], in chiaro omaggio al famoso romanzo di [[George Orwell]]. Ma la realtà dei fatti venne vissuta come ancora più dolorosa dal collettivo: «Era arrivato il [[1984]], in maniera ancora peggiore di quella profetizzata da [[George Orwell|Orwell]]: disoccupazione, sfratti, povertà, fame. Lo stato di [[polizia]] era divenuto una realtà: se ne sarebbero accorti ben presto i minatori in [[sciopero]]. La "morte accidentale" provocata dalla [[polizia]], trasformata ormai in esercito personale di Thatcher, era divenuta un fatto normale, accettato da tutti. L'equilibrio di un'intera [[società]] era appeso al filo di una dittatura egoista e malvagia. La nostra situazione non era delle migliori: siamo stati trascinati in tribunale ancora una volta per una denuncia per oscenità, un processo che ci ha quasi distrutto. "Abbiamo i mezzi per non farvi più parlare", ci hanno detto. Fu durante l'estate di quell'anno che si tenne il nostro ultimo concerto, una serata agitatissima a sostegno dei minatori del Galles in [[sciopero]]. Sul palco dichiarammo ancora una volta la nostra ferma intenzione di continuare a combattere per la [[libertà]] ma, nel ritornare a casa, quella sera ci si rese conto che non potevamo più andare avanti così. Il cammino che avevamo intrapreso sembrava giunto a un punto morto. Avevamo bisogno di nuove strade per raggiungere i nostri obiettivi». Formando altri gruppi, mantenendo sempre vivo l'impegno politico-sociale e sostenendo altri gruppi attraverso la ''Crass Records'' i membri del collettivo cercarono nuove strade per esprimersi.
Nel [[1984]], stanchi delle continue denunce e perquisizioni, dei processi e non più convinti che avesse un senso continuare col gruppo in quanto «i nostri concerti erano diventati praticamente un'occasione d'intrattenimento qualsiasi», i ''Crass'' decisero di sciogliersi. In realtà sin dai primissimi dischi il collettivo era uso riportare una specie di codice cifrato che altro non rappresentava che un conto alla rovescia con scadenza finale proprio l'anno [[1984]], in chiaro omaggio al famoso romanzo di [[George Orwell]]. Ma la realtà dei fatti venne vissuta come ancora più dolorosa dal collettivo: «Era arrivato il [[1984]], in maniera ancora peggiore di quella profetizzata da [[George Orwell|Orwell]]: disoccupazione, sfratti, povertà, fame. Lo stato di [[polizia]] era divenuto una realtà: se ne sarebbero accorti ben presto i minatori in [[sciopero]]. La "morte accidentale" provocata dalla [[polizia]], trasformata ormai in esercito personale di Thatcher, era divenuta un fatto normale, accettato da tutti. L'equilibrio di un'intera [[società]] era appeso al filo di una dittatura egoista e malvagia. La nostra situazione non era delle migliori: siamo stati trascinati in tribunale ancora una volta per una denuncia per oscenità, un processo che ci ha quasi distrutto. "Abbiamo i mezzi per non farvi più parlare", ci hanno detto. Fu durante l'estate di quell'anno che si tenne il nostro ultimo concerto, una serata agitatissima a sostegno dei minatori del Galles in [[sciopero]]. Sul palco dichiarammo ancora una volta la nostra ferma intenzione di continuare a combattere per la [[libertà]] ma, nel ritornare a casa, quella sera ci si rese conto che non potevamo più andare avanti così. Il cammino che avevamo intrapreso sembrava giunto a un punto morto. Avevamo bisogno di nuove strade per raggiungere i nostri obiettivi». Formando altri gruppi, mantenendo sempre vivo l'impegno politico-sociale e sostenendo altri gruppi attraverso la ''Crass Records'' i membri del collettivo cercarono nuove strade per esprimersi.
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