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==Una particolare forma di [[anarchismo]]==
==Una particolare forma di [[anarchismo]]==
[[File:Anarchy symbol neat.png|thumb|right|220px|left|La [[A cerchiata|"A" cerchiata]], uno dei simboli del movimento anarchico.]]
[[File:Anarchy symbol neat.png|thumb|220px|left|La [[A cerchiata|"A" cerchiata]], uno dei simboli del movimento anarchico.]]
[[File:Punkertreffen 1984 - Ausschnitt.jpg|thumb|Un [[punk]] che fronteggia dei [[poliziotti]] in schieramento anti-sommossa.]]
[[File:Punkertreffen 1984 - Ausschnitt.jpg|thumb|Un [[punk]] che fronteggia dei [[poliziotti]] in schieramento anti-sommossa.]]
L'esperienza del circolo anarchico sottolineò un'altra caratteristica peculiare dell'ideale crassiano. Il centro, infatti, chiuse a seguito degli attriti fra i "tradizionalisti" del gruppo di ''Persons Unknown'' e gli [[anarcho-punks]]. Il contrasto si svolse prevalentemente su base ideologica: l'[[anarco-pacifismo]] proposto dai ''Crass'' è rivolto ad una ricerca concreta di [[autonomia]] agendo sulla propria vita reale (il vivere in una comune, le occupazioni, le [[autoproduzioni]] e via dicendo) senza nemmeno fare riferimento alla tradizione storica anarchica, anzi ignorandola: «Nonostante il casino, ci si divertiva enormemente. Nessuno che venisse a seccarti con storie assurde, nessuno che voleva sapere come mai [[anarchia]] e pace potessero coesistere, nessuno che venisse a romperci i coglioni con lunghi monologhi su [[Bakunin]], che a quel tempo noi si immaginava probabilmente fosse una marca di vodka». Ispirati profondamente dal concetto di [[azione diretta]] e nonviolenta, utilizzarono questo modo di agire per risolvere gran parte dei loro problemi nonché per organizzare festival, manifestazioni e [[sabotaggi]]. Scopo dei ''Crass'' era costruire una "estetica della rabbia" anziché adottare la strategia degli attivisti anarchici inglesi della generazione precedente, quelli dell<nowiki>'</nowiki>''[[Angry Brigade]]'', con le sue cellule terroristiche, le bombe e le rivendicazioni. Pur cercando di rappresentare la rabbia nei loro prodotti culturali, i ''Crass'' evitarono le grandi contrapposizioni della politica sottoculturale giovanile del periodo: la destra (''British Movement'', ''National Front'', ''Skrewdriver'' e parte dell'Oi!, musica strumentalizzata dalla propaganda [[neofascista]] e dai [[media]]) e la sinistra (''Socialist Workers Party'', ''Rock Against Racism'', ''[[The Clash]]''). Pensavano che non prendendo posizione sarebbero riusciti a provocare il pubblico senza inquadrarlo: i ''Crass'' valorizzavano al massimo la loro [[autonomia]]. Nonostante il loro immaginario catastrofico e pieno di immagini di alienazione e dominio, il collettivo manteneva un atteggiamento propositivo: il futuro per i'' Crass'' era un incubo, ma non lo era il futuro che essi auspicavano. Attraverso queste composizioni culturali dispotiche veniva rappresentata un'utopia politica. Per quanto il loro modo di comunicare fosse di così forte impatto, essi specificheranno: «Non c'è aggressività nelle nostre performance, è solo disperazione». Disperazione per le ingiustizie e le discriminazioni del mondo occidentale, disperazione che nasce dall'amore per la vita: alcuni membri del gruppo realizzarono ''Acts of love'' (''Atti d'amore''), «una raccolta di cinquanta poesie che costituiva un tentativo di dimostrare che l'origine della nostra rabbia era l'amore e non l'odio e che la nostra idea di [[individualismo]] più che da un egocentrismo sociale bigotto derivava da una nostra filosofia dell'essere».  
L'esperienza del circolo anarchico sottolineò un'altra caratteristica peculiare dell'ideale crassiano. Il centro, infatti, chiuse a seguito degli attriti fra i "tradizionalisti" del gruppo di ''Persons Unknown'' e gli [[anarcho-punks]]. Il contrasto si svolse prevalentemente su base ideologica: l'[[anarco-pacifismo]] proposto dai ''Crass'' è rivolto ad una ricerca concreta di [[autonomia]] agendo sulla propria vita reale (il vivere in una comune, le occupazioni, le [[autoproduzioni]] e via dicendo) senza nemmeno fare riferimento alla tradizione storica anarchica, anzi ignorandola: «Nonostante il casino, ci si divertiva enormemente. Nessuno che venisse a seccarti con storie assurde, nessuno che voleva sapere come mai [[anarchia]] e pace potessero coesistere, nessuno che venisse a romperci i coglioni con lunghi monologhi su [[Bakunin]], che a quel tempo noi si immaginava probabilmente fosse una marca di vodka». Ispirati profondamente dal concetto di [[azione diretta]] e nonviolenta, utilizzarono questo modo di agire per risolvere gran parte dei loro problemi nonché per organizzare festival, manifestazioni e [[sabotaggi]]. Scopo dei ''Crass'' era costruire una "estetica della rabbia" anziché adottare la strategia degli attivisti anarchici inglesi della generazione precedente, quelli dell<nowiki>'</nowiki>''[[Angry Brigade]]'', con le sue cellule terroristiche, le bombe e le rivendicazioni. Pur cercando di rappresentare la rabbia nei loro prodotti culturali, i ''Crass'' evitarono le grandi contrapposizioni della politica sottoculturale giovanile del periodo: la destra (''British Movement'', ''National Front'', ''Skrewdriver'' e parte dell'Oi!, musica strumentalizzata dalla propaganda [[neofascista]] e dai [[media]]) e la sinistra (''Socialist Workers Party'', ''Rock Against Racism'', ''[[The Clash]]''). Pensavano che non prendendo posizione sarebbero riusciti a provocare il pubblico senza inquadrarlo: i ''Crass'' valorizzavano al massimo la loro [[autonomia]]. Nonostante il loro immaginario catastrofico e pieno di immagini di alienazione e dominio, il collettivo manteneva un atteggiamento propositivo: il futuro per i'' Crass'' era un incubo, ma non lo era il futuro che essi auspicavano. Attraverso queste composizioni culturali dispotiche veniva rappresentata un'utopia politica. Per quanto il loro modo di comunicare fosse di così forte impatto, essi specificheranno: «Non c'è aggressività nelle nostre performance, è solo disperazione». Disperazione per le ingiustizie e le discriminazioni del mondo occidentale, disperazione che nasce dall'amore per la vita: alcuni membri del gruppo realizzarono ''Acts of love'' (''Atti d'amore''), «una raccolta di cinquanta poesie che costituiva un tentativo di dimostrare che l'origine della nostra rabbia era l'amore e non l'odio e che la nostra idea di [[individualismo]] più che da un egocentrismo sociale bigotto derivava da una nostra filosofia dell'essere».  
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