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[[File:Umanità nova.jpg|thumb|«[[Umanità Nova]]» (prima pagina del 9/12/1956), [[stampa anarchica|giornale]] per il quale Quaglino collaborò sin dalla sua fondazione]] | [[File:Umanità nova.jpg|thumb|«[[Umanità Nova]]» (prima pagina del 9/12/1956), [[stampa anarchica|giornale]] per il quale Quaglino collaborò sin dalla sua fondazione]] | ||
'''Corrado Quaglino''' nasce il [[17 marzo]] [[1900]] a Torino presso una modesta famiglia di commercianti. Inizialmente militante della gioventù socialista, quando è ancora studente di ragioneria sceglie di abbracciare l’[[anarchismo]]. Incarcerato più volte per la sua attività propagandistica in favore dell’[[anarchia]], a 17 anni subisce una condanna a due anni (insieme a [[Tommaso Elia]], [[Enrico Cherubini]], [[Francesco Allolio]], [[Giuseppe Rubino]] e [[Ilario Margarina]]) per «eccitamento alla rivolta e vilipendio dell’esercito» a causa della divulgazione di un volantino [[antimilitarismo|antimilitarista]] firmato “Un gruppo di | '''Corrado Quaglino''' nasce il [[17 marzo]] [[1900]] a Torino presso una modesta famiglia di commercianti. Inizialmente militante della gioventù socialista, quando è ancora studente di ragioneria sceglie di abbracciare l’[[anarchismo]]. Incarcerato più volte per la sua attività propagandistica in favore dell’[[anarchia]], a 17 anni subisce una condanna a due anni (insieme a [[Tommaso Elia]], [[Enrico Cherubini]], [[Francesco Allolio]], [[Giuseppe Rubino]] e [[Ilario Margarina]]) per «eccitamento alla rivolta e vilipendio dell’esercito» a causa della divulgazione di un volantino [[antimilitarismo|antimilitarista]] firmato “Un gruppo di religiosi”. Liberato, è chiamato allo svolgimento del servizio militare, ma Quaglino diserta. Nel [[1919]] si trasferisce a Milano sotto falso nome (“Giorni”), dove poi collaborerà ad [[Umanità Nova]], [[stampa anarchica|giornale anarchico]] fondato dall'[[Unione Anarchica Italiana]], in cui cura la rubrica ''La voce del soldato''. | ||
A Milano tiene anche conferenze [[antimilitarismo|antimilitariste]] tra i militari di leva ed è per questo denunciato. Nello stesso periodo collabora anche con «La Valanga» di Roma e con il giornale [[comunismo|comunista]] «L’Ordine Nuovo» di [[Antonio Gramsci]]. Con questi, attraverso i giornali, si ingenera una vivace polemica nonostante l’amicizia e il rispetto che intercorre tra i due. Gramsci, premettendo che «l’amicizia non può essere disgiunta dalla verità , e da tutte le asprezze che al verità comportà », sostiene che "For Ever" (altro soprannome di Qauglino) è un pseudo rivoluzionario: «Chi basa la propria azione sulla mera fraseologia ampollosa, sulla frenesia parolaia, sull’entusiasmo romantico, è solo un demagogo, non un rivoluzionario» <ref name="quaglino">''Lo Stato e il socialismo'', L’Ordine Nuovo, [[28 giugno]]-[[5 luglio]] [[1919]]</ref>. | A Milano tiene anche conferenze [[antimilitarismo|antimilitariste]] tra i militari di leva ed è per questo denunciato. Nello stesso periodo collabora anche con «La Valanga» di Roma e con il giornale [[comunismo|comunista]] «L’Ordine Nuovo» di [[Antonio Gramsci]]. Con questi, attraverso i giornali, si ingenera una vivace polemica nonostante l’amicizia e il rispetto che intercorre tra i due. Gramsci, premettendo che «l’amicizia non può essere disgiunta dalla verità , e da tutte le asprezze che al verità comportà », sostiene che "For Ever" (altro soprannome di Qauglino) è un pseudo rivoluzionario: «Chi basa la propria azione sulla mera fraseologia ampollosa, sulla frenesia parolaia, sull’entusiasmo romantico, è solo un demagogo, non un rivoluzionario» <ref name="quaglino">''Lo Stato e il socialismo'', L’Ordine Nuovo, [[28 giugno]]-[[5 luglio]] [[1919]]</ref>. |