Confédération Générale du Travail: differenze tra le versioni

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===Dal congresso di Amiens al 1919===
===Dal congresso di Amiens al 1919===
[[File:Madeleine Vernet.jpg|thumb|160 px|[[Madeleine Vernet]]]]
[[File:Madeleine Vernet.jpg|thumb|160 px|[[Madeleine Vernet]]]]
Nel [[1906]], durante il congresso tenutosi dall'[[8 ottobre|8]] al [[13 ottobre]] nella cittadina francese di Amiens, la fazione rivoluionaria della CGT riuscì a far approvvare la cosiddetta ''[[Congresso di Amiens|Carta d'Amiens]]'', che proclamava l'indipendenza dei sindacati e la legittimità  dell'[[azione diretta]] e dello [[sciopero generale]] quale mezzo di lotta sindacale. Nel [[1909]] [[Victor Griffuelhes]] si dimette e viene temporaneamente sostituito da [[Louis Niel]], il quale dopo un breve periodo viene fatto dimettere a causa delle sue posizioni troppo moderate. Diretta da [[Pierre Monatte]], il [[5 ottobre]] comparve il primo numero di ''Vie ouvrière''<ref>Attualmente la rivista editata dalla CGT è ''La Nouvelle Vie ouvrière'' (NVO)</ref>, che si definisce come « sindacalista Rivoluzionario, antiparlementare». Nel periodo precedente la prima guerra mondiale la CGT arriva ad avere circa 700 mila aderenti.  
Nel [[1906]], durante il congresso tenutosi dall'[[8 ottobre|8]] al [[13 ottobre]] nella cittadina francese di Amiens, la fazione rivoluionaria della CGT riuscì a far approvvare la cosiddetta ''[[Congresso di Amiens|Carta d'Amiens]]'', che proclamava l'indipendenza dei sindacati e la legittimità  dell'[[azione diretta]] e dello [[sciopero generale]] quale mezzo di lotta sindacale. Nel [[1909]] [[Victor Griffuelhes]] si dimette e viene temporaneamente sostituito da [[Louis Niel]], il quale dopo un breve periodo viene fatto dimettere a causa delle sue posizioni troppo moderate. Diretta da [[Pierre Monatte]], il [[5 ottobre]] comparve il primo numero di ''Vie ouvrière''<ref>Attualmente la rivista editata dalla CGT è ''La Nouvelle Vie ouvrière'' (NVO)</ref>, che si definisce come « sindacalista Rivoluzionario, antiparlementare». Nel periodo precedente la prima guerra mondiale la CGT arriva ad avere circa 700 mila aderenti.  


Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, sotto la guida di [[Léon Jouhaux]], la CGT si unì alla "[http://www.pbmstoria.it/dizionari/storia_mod/u/u012.htm sacra unione]" (''Union sacrée'') durante la [[Prima guerra mondiale]], che raggruppava diversi partiti e organizzazioni a difesa della [[patria]] francese. Fu questo il motivo della prima scissione interna all'organizzazione ([[Pierre Monatte]] si dimise il [[3 gennaio]]), perchè mentre Jouhaux cercava di pacificare i rapporti della CGT con lo [[Stato]] francese, i suoi oppositori criticarono la pervadente atmosfera di [[nazionalismo]]. Durante la guerra l'organizzazione fu presa in mano dalle donne [[Hélène Brion]] e [[Madeleine Vernet]].
Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, sotto la guida di [[Léon Jouhaux]], la CGT si unì alla "[http://www.pbmstoria.it/dizionari/storia_mod/u/u012.htm sacra unione]" (''Union sacrée'') durante la [[Prima guerra mondiale]], che raggruppava diversi partiti e organizzazioni a difesa della [[patria]] francese. Fu questo il motivo della prima scissione interna all'organizzazione ([[Pierre Monatte]] si dimise il [[3 gennaio]]), perchè mentre Jouhaux cercava di pacificare i rapporti della CGT con lo [[Stato]] francese, i suoi oppositori criticarono la pervadente atmosfera di [[nazionalismo]]. Durante la guerra l'organizzazione fu presa in mano dalle donne [[Hélène Brion]] e [[Madeleine Vernet]].
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===Il secondo dopo guerra===
===Il secondo dopo guerra===
Finita la guerra, la CGT cominciò la propria riorganizzazione e dall'[[8 aprile|8]] al [[12 aprile]] si svolse il 26° congresso a Parigi, in cui prevalse la fazione dei cosiddetti unitari (prossimi al PCF). Allora poteva contare su 5 milioni e mezzo di aderenti, molti dei quali parteciparonbo attivamente alle manifestazioni contro la guerra d'Indocina scoppiata il [[19 novembre]] [[1946]]. <ref>[http://www.youtube.com/watch?v=AxjLZPC9v5I 19 novembre 1946, scopia la guerra d'Indocina]</ref>. L'anno seguente, a partire da luglio, la CGT promuove grandi sioperi  
Finita la guerra, la CGT cominciò la propria riorganizzazione e dall'[[8 aprile|8]] al [[12 aprile]] si svolse il 26° congresso a Parigi, in cui prevalse la fazione dei cosiddetti unitari (prossimi al PCF). Allora poteva contare su 5 milioni e mezzo di aderenti, molti dei quali parteciparonbo attivamente alle manifestazioni contro la guerra d'Indocina scoppiata il [[19 novembre]] [[1946]]. <ref>[http://www.youtube.com/watch?v=AxjLZPC9v5I 19 novembre 1946, scopia la guerra d'Indocina]</ref>. L'anno seguente, a partire da luglio, la CGT promuove grandi sioperi  
tra i lavoratori della Peugeot, Berliet e Michelin. Il [[19 dicembre]], la minoranza della CGT che rifiutava la sottomissione al Partito Comunista Francese si distaccò dalla casa madre e fondò la confederazione «CGT-Force Ouvrière» (FO), a cui aderirono circa 300 mila persone (nel 1948 aderirà  alla ''Confédération internationale des syndicats libres'').  Per preservare la propria unità , la Fédération de l'Education nationale o FEN lasciò la CGT ma non si unì alla FO. Il comunista Benoît Frachon divenne leader della CGT.
tra i lavoratori della Peugeot, Berliet e Michelin. Il [[19 dicembre]], la minoranza della CGT che rifiutava la sottomissione al Partito Comunista Francese si distaccò dalla casa madre e fondò la confederazione «CGT-Force Ouvrière» (FO), a cui aderirono circa 300 mila persone (nel 1948 aderirà  alla ''Confédération internationale des syndicats libres'').  Per preservare la propria unità , la Fédération de l'Education nationale o FEN lasciò la CGT ma non si unì alla FO. Il comunista Benoît Frachon divenne leader della CGT.


Negli anni successivi la CGT portò avanti le sue battaglie sindacali, indicendo poderosi scioperi nel [[1953]] ed in seguito, contro la campagna d'aggressione francese in Algeria, sostenendo « le revendicazioni degli Algerini e le loro aspirazioni nazionali. » L'[[8 febbraio]] [[1962]] una manifestazione contro la guerra fu duramente repressa provocando 9 morti.
Negli anni successivi la CGT portò avanti le sue battaglie sindacali, indicendo poderosi scioperi nel [[1953]] ed in seguito, contro la campagna d'aggressione francese in Algeria, sostenendo « le revendicazioni degli Algerini e le loro aspirazioni nazionali. » L'[[8 febbraio]] [[1962]] una manifestazione contro la guerra fu duramente repressa provocando 9 morti.
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