Comunismo-Anarchico: differenze tra le versioni

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Nel [[1876]], la Conferenza di Firenze della sezione italiana dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|Internazionale]] stabilì i principi dell'anarco-comunismo:
Nel [[1876]], la Conferenza di Firenze della sezione italiana dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|Internazionale]] stabilì i principi dell'anarco-comunismo:
: «La Federazione Italiana considera la proprietà collettiva del prodotto del lavoro come il complemento necessario per il programma collettivista, l'appoggio di tutti per la soddisfazione delle necessità individuali che è l'unica regola della “produzione e del consumo”, corrispondente al principio di solidarietà».
: «La Federazione Italiana considera la proprietà collettiva del prodotto del lavoro come il complemento necessario per il programma [[collettivista]], l'appoggio di tutti per la soddisfazione delle necessità individuali, che è l'unica regola della produzione e del consumo, corrispondente al principio di [[solidarietà]]».


La scelta del comunismo rispetto al [[collettivismo]] fu dovuta alla paura che il collettivismo necessitasse di un potere centrale autoritario, necessario, per esempio, per definire il valore del lavoro, della moneta ecc. Il comunismo si impose, quindi, poiché spazzava via questi obblighi appartenenti al pensiero collettivista.
La scelta del [[comunismo]] rispetto al [[collettivismo]] fu dovuta alla paura che il [[collettivismo]] necessitasse di un [[potere]] centrale autoritario, necessario, per esempio, per definire il valore del lavoro, della moneta ecc. Il [[comunismo]] si impose, quindi, poiché spazzava via questi obblighi appartenenti al pensiero [[collettivista]].


All'inizio del XX secolo, in seguito alla [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione russa]], un gruppo di anarchici esuli a Parigi ([[Nestor Makhno]], [[Ida Mett]], [[Petr Arshinov]] e altri) proposero al movimento anarchico internazionale la [[Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici]]. [[Errico Malatesta| Malatesta]] (e altre personalità dell'[[anarchismo]] internazionale), si mostrò vivamente preoccupato, accusando i Piattaformisti di eccessivo [[autorità | autoritarismo]]. Nonostante queste critiche, una parte degli anarchici si ritenne però in linea con l'idea della Piattaforma.
All'inizio del XX secolo, in seguito alla [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione russa]], un gruppo di [[anarchici]] esuli a Parigi ([[Nestor Makhno]], [[Ida Mett]], [[Petr Arshinov]] e altri) proposero al [[movimento anarchico]] internazionale la [[Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici]]. [[Errico Malatesta|Malatesta]] (e altre personalità dell'[[anarchismo]] internazionale) si mostrò vivamente preoccupato, accusando i [[piattaformisti]] di eccessivo [[autorità|autoritarismo]]. Nonostante queste critiche, una parte degli [[anarchici]] si ritenne però in linea con l'idea della [[Piattaforma]].


Ciò che distingue in maniera inequivocabile i "comunisti-anarchici" dalle altre correnti dell'[[anarchismo]] è il [[dualismo organizzativo]]. Questo signifca che accanto all'[[organizzazione di massa|organizzazione di massa]] (sindacato) deve persistere anche l'[[organizzazione specifica|organizzazione specifica]], ovvero l'organizzazione che riunisce i militanti dell'organizzazione di massa che hanno una medesima teoria, una stessa strategia ed una articolazione tattica omogenea.  
Ciò che distingue in maniera inequivocabile i [[comunisti]] [[anarchici]] dalle altre correnti dell'[[anarchismo]] è il [[dualismo organizzativo]]. Questo signifca che accanto all'[[organizzazione di massa]] ([[sindacato]]) deve persistere anche l'[[organizzazione specifica|organizzazione specifica]], ovvero l'organizzazione che riunisce i militanti dell'[[organizzazione di massa]] che hanno una medesima teoria, una stessa strategia ed una articolazione tattica omogenea.  


L'anarco-comunismo, secondo i principi enunciati durante la conferenza di Firenze, difende ancora oggi l'[[uguaglianza|egualitarismo]], l'[[Moneta alternativa|abolizione dei soldi]], l'abolizione dei benefici e l'introduzione dell'economia del “regalo” per facilitare lo scambio di beni. Il comunismo anarchico vuole l'abolizione della schiavitù del salario, l'[[autogestione]] del lavoro per migliorare le condizioni stesse di impiego, migliorare l'efficienza e rendere il lavoro meno alienante.
L'anarco-comunismo, secondo i principi enunciati durante la Conferenza di Firenze, difende ancora oggi l'[[uguaglianza|egualitarismo]], l'[[Moneta alternativa|abolizione dei soldi]], l'abolizione dei benefici e l'introduzione dell'economia del “regalo” per facilitare lo scambio di beni. Il comunismo anarchico vuole l'abolizione della schiavitù del salario, l'[[autogestione]] del lavoro per migliorare le condizioni stesse di impiego, migliorare l'efficienza e rendere il lavoro meno alienante.


== Altre tendenze anarco-comuniste ==
== Altre tendenze anarco-comuniste ==
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