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== Premessa == | == Premessa == | ||
Sono stati gli anarchici, di fatto, ad adottare per primi su larga scala il termine comunismo. La sua assunzione cosciente anzi ha rappresentato una maturazione precoce del movimento anarchico, che è passato dalla fase [[ collettivismo|collettivista]], cui era ancora legato [[Michail Bakunin | Bakunin]] («da ciascuno secondo le proprie capacità , a ciascuno in misura del proprio lavoro»), alla fase veramente [[eguaglianza| egualitaria]] («da ciascuno secondo le proprie capacità , a ciascuno secondo i propri bisogni»). | Sono stati gli anarchici, di fatto, ad adottare per primi su larga scala il termine comunismo. La sua assunzione cosciente anzi ha rappresentato una maturazione precoce del movimento anarchico, che è passato dalla fase [[collettivismo|collettivista]], cui era ancora legato [[Michail Bakunin | Bakunin]] («da ciascuno secondo le proprie capacità , a ciascuno in misura del proprio lavoro»), alla fase veramente [[eguaglianza| egualitaria]] («da ciascuno secondo le proprie capacità , a ciascuno secondo i propri bisogni»). | ||
Prima che sul finire del XIX° secolo gli anarchici adottassero l'aggettivo comunista, esso era relegato ad alcune sette utopistiche prive di importanza, quali gli icariani che si rifacevano a [[Étienne Cabet]]. | Prima che sul finire del XIX° secolo gli anarchici adottassero l'aggettivo comunista, esso era relegato ad alcune sette utopistiche prive di importanza, quali gli icariani che si rifacevano a [[Étienne Cabet]]. | ||
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[[File:Bakunin.jpg|right|160 px|thumb|[[Michail Bakunin]]]] | [[File:Bakunin.jpg|right|160 px|thumb|[[Michail Bakunin]]]] | ||
Il comunismo anarchico in [[Italia]] trae le sue origini dalla [[l'Internazionale dei lavoratori | Prima Internazionale]], per merito di [[Carlo Cafiero]], [[Errico Malatesta]], [[Andrea Costa]] e altri. Queste idee non erano molto differenti dal primo [[Pierre Joseph Proudhon | pensiero proudhoniano]] antecedente la morte di [[Michail Bakunin]] (quest'ultimo permise all'[[anarchismo]] di uscire dall'[[anarchismo proudhoniano]] e da quello di [[William Godwin]], collocandolo in un ambito di lotta di classe, per divenire autenticamente collettivista e, in prospettiva, [[ comunismo|comunista]]). | Il comunismo anarchico in [[Italia]] trae le sue origini dalla [[l'Internazionale dei lavoratori | Prima Internazionale]], per merito di [[Carlo Cafiero]], [[Errico Malatesta]], [[Andrea Costa]] e altri. Queste idee non erano molto differenti dal primo [[Pierre Joseph Proudhon | pensiero proudhoniano]] antecedente la morte di [[Michail Bakunin]] (quest'ultimo permise all'[[anarchismo]] di uscire dall'[[anarchismo proudhoniano]] e da quello di [[William Godwin]], collocandolo in un ambito di lotta di classe, per divenire autenticamente collettivista e, in prospettiva, [[comunismo|comunista]]). | ||
Proudhon, appoggiò l'idea della [[La proprietà |proprietà ]] individuale del prodotto del proprio lavoro, il salario e un mercato di interscambio, che segnarono la rottura con l'[[anarchismo]] comunista. [[Carlo Cafiero|Cafiero]] in ''[[Anarchia e Comunismo]]'' sostenne che la proprietà del prodotto del proprio lavoro conduce ad una distinzione di classe ([[classismo]]) intollerabile per il pensiero libertario. | Proudhon, appoggiò l'idea della [[La proprietà |proprietà ]] individuale del prodotto del proprio lavoro, il salario e un mercato di interscambio, che segnarono la rottura con l'[[anarchismo]] comunista. [[Carlo Cafiero|Cafiero]] in ''[[Anarchia e Comunismo]]'' sostenne che la proprietà del prodotto del proprio lavoro conduce ad una distinzione di classe ([[classismo]]) intollerabile per il pensiero libertario. |