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La comunità si è strutturata sin dalla sua nascita sul principio dell’[[autogestione]] e della proprietà collettiva. Da allora, diverse decine di collettivi hanno esercitato attività artigianali, culturali, teatrali, i liberi cittadini sono esenti da tassazioni. La cittadina danese è anche conosciuta per i suoi edifici colorati, per il divieto di circolazione per le automobili e per la totale assenza di forze dell'ordine. | La comunità si è strutturata sin dalla sua nascita sul principio dell’[[autogestione]] e della proprietà collettiva. Da allora, diverse decine di collettivi hanno esercitato attività artigianali, culturali, teatrali, i liberi cittadini sono esenti da tassazioni. La cittadina danese è anche conosciuta per i suoi edifici colorati, per il divieto di circolazione per le automobili e per la totale assenza di forze dell'ordine. | ||
I residenti di Christiania, dopo varie vicissitudini, erano riusciti a raggiungere un accordo con il governo danese per il riconoscimento di Christiania come [[autogestione|zona autogestita]], tuttavia periodicamente lo [[Stato]] danese tenta di | I residenti di Christiania, dopo varie vicissitudini, erano riusciti a raggiungere un accordo con il governo danese per il riconoscimento di Christiania come [[autogestione|zona autogestita]], tuttavia periodicamente lo [[Stato]] danese tenta di “normalizzare” la cittadina e farla rientrare nella cosidetta "legalità ". È chiaro che dietro questi tentativi di "normalizzazione" ci sono interessi immobiliari che vorrebbero anche quel pezzo di terra a disposizione delle speculazioni del mercato. | ||
Il [[22 giugno]] [[2011]], a quarant’anni dalla fondazione, è stato raggiunto un accordo con i circa 700 abitanti. Il ministero della Difesa di Copenaghen ha elaborato un modello che prevede il diritto di usufrutto del quartiere occupato e [[autogestione|autogestito]] (circa 35 ettari di superficie), ponendo come condizione l'acquisto del complesso residenziale attraverso un fondo di 76,2 milioni di corone danesi (circa 10,2 milioni di euro). | Il [[22 giugno]] [[2011]], a quarant’anni dalla fondazione, è stato raggiunto un accordo con i circa 700 abitanti. Il ministero della Difesa di Copenaghen ha elaborato un modello che prevede il diritto di usufrutto del quartiere occupato e [[autogestione|autogestito]] (circa 35 ettari di superficie), ponendo come condizione l'acquisto del complesso residenziale attraverso un fondo di 76,2 milioni di corone danesi (circa 10,2 milioni di euro). |